BULLE, Johannes
Alfredo Cioni
Tedesco di Brema, il suo nome appare segnato nella matricola dei confratelli del Collegio teutonico di Roma per l'anno 1477. In questo documento, che non contiene purtroppo [...] anno in cui fu introdotta la stampa in Italia sino agli inizi del sec. XVI, si può dire che a Roma la tipografia fu esercitata da Tedeschi: su trentotto botteghe funzionanti nell'Urbe in quel periodo di tempo, infatti, solo quattro furono di Italiani ...
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BICILLO, Guid'Ubaldo
Alfredo Cioni
Nato a Urbino intorno all'anno 1500, fu tipografo a Venezia e a Pesaro, in società con gli eredi di Bartolomeo Cesano. Questi aveva a Venezia bottega più di libraio [...] a Pesaro nel 1555, ottenendo la direzione della nuova stamperia che il Cesano impiantò in quella città.
In Pesaro la tipografia aveva avuto splendore sul principio del Cinquecento per merito dei Soncino; partiti quelli non vi fu chi prendesse il loro ...
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BRITANNICO (Britannici, de Britannicis)
Ugo Baroncelli
Poco o nulla si conosce delle origini della famiglia, che da Palazzolo sull'Oglio nel 1461 si trasferì a Brescia dove, soprattutto per merito di [...] la vendita dei libri da loro stampati tennero bottega anche a Venezia e in questa città nel 1490 esercitarono anche l'arte tipografica.
Predilessero i piccoli formati di minor costo e di più facile smercio e in questo furono ben presto imitati dagli ...
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GIARELLI, Francesco
Fabio Zavalloni
Nacque a Piacenza il 27 sett. 1844 da Carlo, avvocato e patriota, e da Elisabetta Spittaler. Compiuti a Piacenza e Parma gli studi inferiori, nel 1867 si laureò in [...] e il 1870 il G. si distinse come compilatore dei Bollettini del gran fatto, speciali numeri unici con i quali tipografi d'iniziativa sopperivano alle lacune dei quotidiani, ancora riluttanti verso la cronaca.
Una vera e propria svolta nella vita del ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Giovanni senior
Massimo Ceresa
Figlio di Cristoforo, nacque da una famiglia originaria di Trino, presso Vercelli. È ignota la data di nascita. Il G., che era un agiato mercante, [...] solo volume, l'Opera molto piacevole di G.G. Alione, con la falsa sottoscrizione "In Venetia" e senza il nome del tipografo. L'anno successivo Giovanni Francesco e Facino da soli stamparono le Eroidi di Ovidio. Poi scomparve anche Facino, e Giovanni ...
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CARAFA, Domenico
Mauro De Nichilo
Nacque a Napoli verso la quarta decade del sec. XV da Giovanni Antonio e da Caterina d'Acaia (della chaya).
Primogenito, come risulta da un documento del 30 settembre [...] stampe uscite dall'officina del C. al tempo della società, forse perdute o ancora da attribuirgli tra quelle pervenuteci senza note tipografiche: non sembra probante la congettura a suo favore di Fava-Bresciano (pp. 94 s.) per la stampa del 21 marzo ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Gabriele
Massimo Ceresa
Nacque, probabilmente nel primo decennio del XVI secolo a Trino, nel Vercellese, da Giovanni senior e Guglielmina Borgominieri. Doveva essere il primogenito, [...] 'Orlando furioso del 1542, si ricava una delle migliori lodi al G., spesso citata, nella quale l'erudito toscano riconosce al tipografo di fare "mercantia più d'onore, che d'utile".
Nel 1548 e 1549 il G. stampò un singolare volume, intitolato Lettere ...
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CAVALLO (Cavalli, Caballus, Caballinus), Marco (Marco Antonio)
Gianni Ballistreri
Nacque ad Ancona nella seconda metà del sec. XV; secondo il Vecchietti e il Peruzzi, fu figlio di Lionardo, patrizio [...] in un clima di ingenua epica popolare -,apparve la prima volta a Venezia nel 1526 sotto il nome del C. nella tipografia di F. Bindoni e M. Pasini; nel 1530 però il poemetto era ripubblicato dallo Zoppino, che ne rivendicò esplicitamente la paternità ...
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GIUNTI (Giunta), Tommaso
Massimo Ceresa
Figlio di Lucantonio il Vecchio e di Francesca di Soldano di ser Francesco di Cepparello, nacque a Venezia il 6 marzo 1494 e venne presto coinvolto dal padre [...] corsivo Gros texte adoperato pure da Gabriele Giolito.
Il 24 maggio 1553, come si legge nel testamento del G., la tipografia giuntina fu soggetta a fallimento causa un debito di circa 100.000 ducati, per un'improvvisa denuncia del creditore Giovanni ...
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DUSINELLI (Dusinello), Pietro
Tiziana Pesenti
Nacque intorno alla metà del sec. XVI, probabilmente a Venezia, dato che nessuna indicazione di provenienza accompagna il suo nome nei frontespizi e nelle [...] ventisette; il solo spoglio di cataloghi e repertori ne dà invece almeno trentacinque e si può supporre, come per tutti i tipografi del '500, che la sua reale produzione fosse almeno del doppio. La qualità delle sue stampe, buona nel primo decennio ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...