Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] Bessarione, nel momento in cui fece il celebre lascito dei propri codici alla Serenissima. Se prima dell'apertura dell'officina tipografica di Aldo Manuzio, nel 1494-1495, solo una dozzina di libri greci era stata edita in Italia, pochi anni più ...
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Discorso intorno alla nostra lingua
Paolo Trovato
Premessa
Il Discorso intorno alla nostra lingua (o anche Dialogo intorno alla nostra lingua) – uno scritto contro i teorici della «lingua comune» e [...] al serenissimo principe di Venetia, ottobre; Ritratti, ottobre; lettera a Giovanni Matteo Giberti [ottobre]. In ottobre i tipografi stampano anche due operette di Giovanni Berardino Fuscano. Non datate, ma databili appunto fine ottobre-novembre, l ...
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ARTIGIANI
Bartolomé Bennassar e Mauro Ridolfi
Storia
di Bartolomé Bennassar
Introduzione
Qualunque sia la definizione di artigianato che si voglia considerare, due fatti sembrano innanzitutto incontestabili: [...] 1354-1358 a Siena, a Colonia, a Londra. Nel 1439 a Lione si scontrano i maestri, i lavoranti e gli apprendisti tipografi: i ribelli si organizzano in confraternite e provocano uno sciopero.
Frattanto l'artigianato rurale non è mai scomparso. Nel XIII ...
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ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] III (1903), pp. 77 s.; B. Bruno, Condaghi sardi e Carta de Logu, in Acc. e Bibl. d'Italia, X (1936), p. 45; R. Di Tucci, Librai e tipografi in Sardegna nel Cinquecento…, in Arch. stor. sardo, XXIV (1954), pp. 136-150; L. Balsamo, I primordi dell'arte ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] primi mesi del 1648 gli Incogniti assistettero al processo indetto dal S. Uffizio contro Francesco Valvasense, divenuto tipografo ufficiale dell'Accademia dopo Sarzina e stampatore delle Glorie. Scatenato dalla detenzione da parte di un altro libraio ...
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Design della comunicazione
Giovanni Lussu
Le attività progettuali connesse alla comunicazione, in particolare alla comunicazione visiva, si diversificano e si ridefiniscono in relazione alle innovazioni [...] avere o non avere lo stimolo alla lettura): sta di fatto che l’autore ha dato al romanzo una forma tipografica strettamente funzionale alla narrazione, con pagine ‘normali’ che si alternano a pagine rovesciate, inclinate o quasi vuote, con un sistema ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] s.; Gli Arcadi dal 1690 al 1800. Onomasticon, a cura di A.M. Giorgetti Vichi, Roma 1977, p. 128; F. Marchat, L'attività tipografico-editoriale di mons. A.F. (Pisa, 1771-1803), in La Bibliofilia, LXXXII (1980), 1, pp. 51-73; E. Casali, "Messer Ottavio ...
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FEDERICO I Gonzaga, marchese di Mantova
Gian Maria Varanini
Figlio primogenito di Ludovico III marchese di Mantova e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 2 luglio (più probabilmente che il [...] personale interesse e munificenza di F. si indirizzavano a settori diversi, come l'oreficeria o la medaglistica o la tipografia, oltre che ovviamente alla pittura e alla scultura (ad esempio con il concorso per il sepolcro di Barbara di Hohenzollern ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] ordinatore e vicepresidente. A lato dei contributi offerti a società operaie di mutuo soccorso, fra cui quella fra i tipografi della Perseveranza, si quotò per dotare il patronato per gli infortuni sul lavoro. Ebbe parte anche nel finanziare o ...
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CIALENTE, Fausta
Nunzio Ruggiero
Nacque il 29 novembre 1898, nel quartiere storico di Stampace a Cagliari, dove suo padre Alfredo, un abruzzese di trentaquattro anni, ufficiale di carriera del r. [...] un romanzo litoraneo, in Oblio, V (2015), 17, pp. 87-94.
Sull’Egitto negli anni di F. C.: L. Dori, Tipografi e giornalisti italiani in Egitto, in Africa, XIV (1959), 3, pp. 146-148; P. Vittorelli, Giellismo, azionismo, socialismo. Scritti tra storia ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...