Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] di intensificazione, in espressioni del tipo piccolo piccolo, vicino vicino, ecc. (cfr. Dressler & Merlini Barbaresi 1994: 510-524).
La suffissazione degli alterati solleva una serie di problemi di carattere morfologico. Un primo problema, che ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] , ecc.). Anche il participio passato è però una forma morfologicamente flessa che nei tempi composti attivi con ausiliare essere richiede l osserva l’interazione con fattori semantici connessi con il tipo di azione espressa dal verbo o con il grado ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] in cui l’aggettivo non subisce modifica di carattere morfologico. Non era così in latino, ove il grado matura) la negazione non è espletiva, ma piena.
Infine, frasi del tipo:
(7) a. questo problema più che difficile è complesso
b. proporrei ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] classi di genere in larga prevalenza formale e di natura morfologica, visto che per sancire l’appartenenza di un nome a maschile o viceversa. Si tratta dei cosiddetti falsi doppi generi, del tipo il porto / la porta, il caso / la casa, ecc., ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] concludere che il suffisso elativo è un caso di flessione (di tipo inerente), non prototipica per le sue restrizioni e per il suo più velocemente possibile.
Gaeta, Livio (2003), Produttività morfologica verificata su corpora: il suffisso -issimo, in ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] verbi con suffissi diminutivi sono in maggioranza di tipo continuativo, denotano cioè azioni che si protraggono diminutivi italiani in -etto e -ino, in Parallela 4. Morfologia. Atti del V incontro italo-austriaco della Società di linguistica italiana ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] italiano si trovano spesso ad essere privi di informazioni morfologiche. Ciò può essere dovuto al fatto che nella consonanti finali innesca un processo di adattamento che produce forme del tipo [ˈbarrə] [ˈbussə] [ˈfiattə] [ˈspɔrtə] [ˈfilmə], con ...
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La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] è un argomento controverso. I suffissi sono il tipo di affisso più impiegato nelle lingue per la derivazione che riguarda tutte le parole indipendentemente dalla loro struttura morfologica (si pensi all’evoluzione semantica di parole non derivate ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] marmo», e che perciò, considerando anche i neutri di materia del tipo già citato o bbrit[ə] «il vetro», sarebbe fornito addirittura di di una marca propria, -a, di carattere morfologico ma non flessivo, e consistente di nomi esclusivamente plurali ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] fonologiche sono dovute le rianalisi del genere etimologico (Sgroi 2009) del tipo di gr. diálektos -ou femm. «idioma» > lat. , pp. 75-102.
Giannini, Stefania (2003), Il mutamento morfologico, in Il cambiamento linguistico, a cura di M. Mancini, ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
laterale
agg. [dal lat. lateralis, der. di latus -tĕris «lato, fianco»]. – 1. Che si trova di fianco o ai lati (rispetto a una linea mediana, alla fronte di un edificio, ecc.): pareti l., porte l., altari l.; l’ingresso l. di un palazzo, di...