ASCOLI, Giulio
Mario Crespi
Nato a Trieste il 13 ott- 1870, si iscrisse al primo anno del corso di medicina e chirurgia dell'università di Praga, trasferendosi poi a Graz e, infine, a Vienna: in questa [...] sezioni cardiache. Nell'università di Pavia, l'orientamento morfologico della scuola del Golgi lo indirizzò a ricerche di inibizione dello sviluppo sessuale accompagnato ad obesità, tipo distrofia adiposogenitale; infine, studiando le gravi ...
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Vedi URNA dell'anno: 1966 - 1997
URNA (urna)
G. A. Mansuelli
L'u. cineraria, detta anche ossuario, è essenzialrnente connessa alla pratica della cremazione, anche se dal punto di vista morfologico i [...] tipi di u., a protome e a casa.
Il tipo antropomorfo personalizza il contenitore attribuendogli fisionomia umana schematica: lo stesso delle u.-casa, per cui si risale, per antecedenti morfologici, ai modellini votivi di capanne del tardo Neolitico e ...
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CAGNETTO, Giovanni
Mario Crespi
Nacque a Venezia il 19 febbraio del 1874 da Felice e da Carlotta Callegher. Si laureò in medicina e chirurgia a Padova nell'anno 1898. Attratto dallo studio della anatomia [...] il calcio e dà luogo ad alterazioni di tipo rachitico (Alterazioni rachitiformi sperimentalmente prodotte durante l'accrescimento vari campi della patologia, sempre informate allo studio morfologico ed etiopatogenetico delle forme morbose in esame.
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Apulia
Pier Vincenzo Mengaldo
. Con questo nome D. designa in VE I X e XII tutto il territorio del regno angioino dell'Italia meridionale, a sud del Tronto e del Garigliano (cfr. Pd VIII 61 ss.), secondo [...] 'edizione Niccolini; il Bruscoli ha ‛ bolzerie ') sarà per D. indice di barbarismo non tanto dal lato morfologico, poiché il tipo è largamente frequentato dalla lingua letteraria dei ‛ siciliani ' (Iacopo da Lentini, ad esempio, gioca abilmente sull ...
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CERVESATO, Dante
Arnaldo Cantani
Nato a Rovigo il 22 ag. 1850 da Alessandro e da Antonia Argenti, attese agli studi liceali a Venezia. Dopo aver partecipato alla battaglia di Mentana con i volontari [...] 'unica malattia, come chiaramente appare dalle sovrapponibilità del tipo di lesioni in esse riscontrate. In particolare, con con riduzione e scomparsa della vascolarità. Il quadro morfologico illustrato dal C. non è stato in seguito ...
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GENNARI, Francesco Maria Lorenzo
Giulia Crespi
Nacque a Langhirano, presso Parma, nel villaggio di Mataleto, il 4 ott. 1752, primo dei dodici figli di Giuseppe e di Giacoma (nei locali registri parrocchiali [...] procedere alla dissezione dell'organo dato il particolare tipo di consistenza che lo caratterizza, ed è corredata 1935, pp. 129, 200; G. Lambertini, Dizionario anatomico (Anatomici e morfologi e loro trovati), Napoli 1949, pp. 242, 399; L. Testut, ...
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leucemia. Fattori prognostici e terapia
Massimo Breccia
Claudio Cartoni
Vengono qui considerati tre tipi di leucemia: le leucemie acute mieloidi (LAM), la leucemia mieloide cronica (LMCr), la leucemia [...] a 3 anni con regime di chemioterapia intensivo. Si riconoscono 3 varianti morfologiche (da L1 a L3); immunologicamente si distinguono le forme B (pro- linfociti (per circa il 98% di tipo B) apparentemente maturi, scarsamente proliferanti, ...
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Lo studio del corpo umano
Lo studio del corpo umano è appannaggio di un gruppo eterogeneo di discipline, che nel loro complesso appartengono all'ambito delle cosiddette scienze biologiche. Tali discipline [...] il mondo circostante, la riproduzione ecc. L'approccio morfologico-funzionale allo studio del corpo umano può partire dal in regioni, composte in modo eterogeneo per quanto riguarda il tipo di organi e le funzioni che questi assolvono, e ...
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mobilita
mobilità s. f. – Concetto centrale nel dibattito architettonico contemporaneo e fortemente legato a una dimensione sociologica che, alla luce dei caratteri della postmodernità, rintraccia nelle [...] mobilità. Le ripercussioni che essa determina sull'assetto morfologico urbano, nelle sue molteplici componenti, la pongono come il concetto di m. comprenda problematiche di tipo sociale, pianificatorio, infrastrutturale e normativo che hanno reso ...
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protuberanza
protuberanza [Der. del part. pres. protuberans -antis del lat. protuberare "gonfiarsi in fuori", comp. di pro- "davanti" e tuber -eris "gonfiore"] [ASF] P. solari: nubi di gas che si protendono [...] e sottili e si denominano allora filamenti. Possono essere classificate in base a vari criteri: tipo spettrale, durata, movimento, aspetto morfologico, connessione con l'attività solare. La classificazione tradizionale è quella di E. Pettit, che ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
laterale
agg. [dal lat. lateralis, der. di latus -tĕris «lato, fianco»]. – 1. Che si trova di fianco o ai lati (rispetto a una linea mediana, alla fronte di un edificio, ecc.): pareti l., porte l., altari l.; l’ingresso l. di un palazzo, di...