segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] fuoco ecc.), un’icona (si tratta di un s. che rinvia all’oggetto in base a un qualche tipodi somiglianza, per es. una fotografia o, confini. Per es., in inglese il carattere velare del terzo fonema di will svolge una funzione demarcativa in will ...
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Corso d’acqua permanente, con portate più o meno costanti.
Geografia
Caratteristiche
Un f. è il principale meccanismo che assicura lo smaltimento delle acque di una regione; in esso si versano generalmente [...] : sul fondo e in sospensione (trasporto torbido); un terzo tipodi trasporto è quello in soluzione, che riguarda gli elementi e vecchi equilibri senza crearne di nuovi. Inoltre, i f. hanno pure influenze dicarattere politico: spesso segnano confini ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] formale ionico (rilievo pittorico) si unisce a soggetti dicarattere prettamente etrusco; nei secondi sono caratteristici la freschezza del 3°-2° sec. rivela una ricerca ditipo impressionistico che denota un forte influsso dell’arte ellenistica ...
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Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] scena la Rappresentazione di Anima et di Corpo. A questo tipodi spettacoli diede un dicarattere spirituale (azione morale) sia pratiche, che, fatte in determinate condizioni di libertà e di grazia, sono degne di premio soprannaturale. Prima di ...
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Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali e delle consonanti di un alfabeto.
Comunicazione scritta che una persona indirizza a un’altra, oppure a un ufficio, a un ente [...] papa è ornata; con il 13° sec. inizia un tipodi l. più solenni, senza indicazione di destinatario ma con la formula ad perpetuam rei memoriam o simile della Chiesa. Per atti legislativi di minore portata e dicarattere più limitato si usano i ...
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Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà [...] liturgico.
Letteratura
La letteratura copta ha prevalente carattere ecclesiastico, predilige la catechesi, l’agiografia, al vecchio tipodi chiesa a presbiterio triconco si aggiunse una cupola nell’abside centrale (chiesa a tre navate di Dēr es- ...
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Religiosi, uomini e donne, che vivono secondo la regola benedettina (camaldolesi, cistercensi e trappisti, mechitaristi, olivetani, silvestrini e vallombrosani). In senso più stretto quelli riuniti nella [...] le esenzioni accrebbero poi i poteri dell’abate. Il bisogno di una maggiore unità si fece tuttavia sentire, per varie cause, e sorsero così le congregazioni, unioni dicarattere federativo che rispettavano, entro certi limiti, l’autonomia dei singoli ...
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Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica.
Nel mondo romano, scopo del collegium era principalmente il culto (come nei 4 grandi c., [...] e spesso anche degli insegnanti sotto il medesimo tetto. Questo tipodi c. si sviluppò soprattutto con la Controriforma, per opera di vari ordini religiosi e con diverso carattere: mirando cioè a istruire fanciulli delle classi meno abbienti, a ...
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Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici (semplici offerte o immolazioni di vittime) alla divinità. È compreso nel numero delle installazioni rituali [...] (a partire dal 5° sec. a.C. si diffuse il tipo a volute o ionico, in età ellenistica si impose il modello a pianta circolare) e sorgere in tutti gli spazi pubblici dicarattere civile e religioso. In età ellenistica gli a. ebbero spesso proporzioni ...
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Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] dell’aristotelismo condusse i teologi a esaminare problemi dicarattere metafisico e si venne così formando un’angelologia a ogni schema iconografico. Frequente è la derivazione del tipo degli a. da quello degli amorini dell’antichità pagana; ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...