BARONIO, Cesare
Alberto Pincherle
Nacque la notte fra il 30 e il 31 ott. 1538 a Sora, da Camillo Barone (così, o anche Baroni, si firmò e fu chiamato pure il B., ancora, talvolta, nell'anno 1596) e [...] malevole (ebbe spesso a soffrire per dicerie di nemici che il carattere suo duro e l'intransigenza contribuirono a ". Il B. si trovava di fronte a una storiografia di questo tipo: che teneva conto di interessi e di impulsi. Perciò egli non vuole ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] si vuole insistere sull'idea di una derivazione del tipo da Cluny II, piuttosto che su quella di una invenzione originale, occorre stato di cose le dimensioni e il carattere eccezionale dell'edificio. Sta di fatto che i tentativi di ripresa delle ...
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EVANGELISTI
W. Melczer
La radice etimologica del termine e., che nel senso cristiano significa 'colui che annuncia la buona novella relativa a Cristo', è il verbo εὐαγγελίζομαι 'annunciare lieti eventi'. [...] simboli degli e. sono disposti in un'unica fila al di sotto di Cristo: così nella Bibbia di León del 960 (León, Mus.-Bibl. de la Real dei simboli degli e. rimanda al carattere antropomorfo del tetramorfo come descritto da del c.d. tipo visionario: uno ...
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BATTESIMO
S. Maddalo
Il termine b. (dal gr. βαπτίζω, frequentativo di βάπτω 'immergo') si riferisce al sacramento istituito direttamente da Cristo, i cui segni esteriori furono evidenziati nel momento [...] himátion (come nelle immagini dei profeti e degli apostoli) nel tipo siriano e cappadociano; per es. in un lezionario del 1051 scene di genere (Roma, BAV, Urb. gr. 2, c. 109) e si arricchisce di particolari narrativi, spesso a carattere simbolico: ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] successivi sia il trasferimento a Bologna sia alcuni dissensi ditipo "teorico-storico" lo portarono ad allontanarsi dalle posizioni cultura filosofica", criticava la rivendicazione del carattere puramente religioso del movimento fatta dallo Jemolo ...
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Iniziazione
Stefano Allovio
Nell'ambito dell'antropologia culturale e dell'etnologia, si parla di iniziazione quando, in occasione di specifici eventi rituali, il singolo individuo muta il suo status [...] A. van Gennep sosteneva il carattere essenzialmente sociale e culturale di tale passaggio, il quale difficilmente essere emblematico di un secondo tipo d'iniziazione inerente all'introduzione di un individuo a un particolare culto.
La vita di un ...
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APORTI, Ferrante Abele
Angiolo Gambaro
Nacque a S. Martino dall'Argine (Mantova) il 20 nov. 1791 da Giuseppe, colto avvocato e repubblicano convinto, che ebbe a soffrire qualche iattura nelle vicende [...] esistente pei maschi agiati ne aggiungeva una seconda dello stesso tipo. Sicché alla fine del marzo 1833 si contavano in Cremona sotto la denominazione di "Istituto per la formazione del carattere giovanile" a New-Lanark in Scozia ad opera di R. Owen ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] visse - una certa vocazione e un certo interesse per i rapporti ditipo economico, frequentissimi con le persone con le quali entrò in contatto. la duttilità del carattere ("solo attese al suo officio con diligenzia ed essendo di buona coscienzia ...
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ARCA DELL'ALLEANZA
G. Sed-Rajna
Oggetto sacro degli Israeliti, centro del culto divino, costruito in legno d'acacia rivestito di lamine d'oro e destinato a contenere le tavole della Legge.L'evocazione [...] dell'arca. Queste quattro immagini di Dura sono le sole illustrazioni ebraiche a carattere narrativo che contengano l'immagine mosaici di Germigny mostrano affinità stilistiche con la pittura romana; peraltro, motivi ornamentali ditipo omayyade ...
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GIOVANNI da Matera, santo
Francesco Panarelli
Nacque intorno al 1080 a Matera; i nomi dei genitori non sono noti: è priva di fondamento una tradizione locale che lo vuole membro della famiglia materana [...] una comunità ditipo monastico, di cui però di Bari, già capoluogo del Catapanato bizantino e ancora il centro urbano più importante della Puglia normanna; qui fu attivo intorno al 1127-28.
Sebbene la sua predicazione pare aver avuto solo carattere ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...