ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] versi l'E. si proponeva di svelare la sostanza psicologica di un carattere, ricomporre una biografia, mostrare una una indagine ditipo categoriale: Rilke non è più considerato come individuo, ma come "personalità espressiva anzi simbolica di tutta un ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] visse - una certa vocazione e un certo interesse per i rapporti ditipo economico, frequentissimi con le persone con le quali entrò in contatto. la duttilità del carattere ("solo attese al suo officio con diligenzia ed essendo di buona coscienzia ...
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CARNELUTTI, Francesco
Giovanni Tarello
Nacque a Udine il 15 maggio 1879da Giuseppe e da Luisa Missiaglia. Dopo gli studi classici a Treviso si indirizzò alla giurisprudenza, iscrivendosi all'università [...] l'esecuzione (elevata, giusta il sistema carneluttiano, a tipo generale di processo): tutto il progetto, del resto, è 'intervento del C. nelle discipline penalistiche ebbe un carattere nettamente formalistico, e svolse una funzione solidale con ...
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TUBERTINI, Giuseppe
Daniele Pascale Guidotti Magnani
Figlio di Angelo e di Rosa Soverini, nacque nel 1759 presumibilmente a Budrio, borgo della pianura bolognese dove i suoi antenati sono attestati [...] di cui si conserva la facciata, si caratterizza per un portico su pilastri e una composizione estremamente asciutta, visto il suo carattere modeste commissioni ditipo peritale per privati (restano ad esempio suoi disegni per la casa Zoboli di via de’ ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] (Albania), di gerghi. L'A. riprende uno per uno questi argomenti, ne rifà con rigore i contorni, dà ad essi un carattere nuovo con da Alessandro Manzoni e, pur riconoscendo che il tipo fonetico, morfologico e sintattico della lingua letteraria ...
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TOMMASEO, Niccolò
Gabriele Scalessa
– Nacque a Sebenico, in Dalmazia, il 9 ottobre 1802 da Girolamo, commerciante, e da Caterina Chevessich, massaia illetterata e dall’animo pio.
Compì i primi studi [...] e, anche per via del carattere poco conciliante, polemizzò con Giacomo Leopardi, di cui mal tollerava gli accenti 1838).
Quest’ultimo, ditipo filosofico, ravvisava la distanza fra il bello e il sublime nella quantità di ‘veri’ presenti in ...
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CREDARO, Luigi
Patrizia Guarnieri
Nacque a Colda, frazione di Sondrio, il 15 genn. 1860, primogenito di poverissimi contadini, Andrea e Maria Baldini, analfabeti, e per le condizioni economiche della [...] senza negarle del tutto, le concezioni pedagogiche sia ditipo spiritualista o neoidealista sia ditipo positivista. Infatti l'herbartismo pedagogico - per cui educare è formare il carattere attraverso l'istruzione, secondo certe prospettive morali e ...
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BIANCO da Siena
Franca Brambilla Ageno
Fu il più fecondo autore di laudi del movimento dei poverelli di Cristo, fondato tra il 1360 e il 1362 dal mercante senese Giovanni Colombini e divenuto poi la [...] dal Belcari, troviamo fra i testimoni "Bianco di Santi da Siena". Mutatosi, anche per intervento della Curia, il carattere del movimento, la vita del B. divenne quella incolore e povera di avvenimenti di chi è chiuso in una cella; i poverelli ...
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DE MEESTER HÜYOEL, Giacomo Filippo
Lauro Rossi
Nacque a Milano il 14 luglio 1765 da Daniele, olandese di Middelburg, e da Elena Mattei, figlia di un giureconsulto milanese. Tra i suoi fratelli si ricordano [...] dare e conservare l'indipendenza di una nazione in qualunque posizione, avente qualunque carattere morale e possedente qualunque grado , il D. è per l'istituzione in Italia di una repubblica ditipo federale, sul modello degli Stati Uniti d'America, ...
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PICCININI, Alessandro
Dinko Fabris
PICCININI, Alessandro. – Nacque a Bologna il 30 gennaio 1566 da Leonardo Maria e Cassandra de Mussolini.
Esponente principale di una famiglia bolognese che produsse [...] di V.E., e particolarmente con la di lei propria persona».
Il contenuto del Libro primo ha un carattere a Eberle altri tre strumenti del nuovo tipo; il duca di Ferrara ne regalò due al principe Carlo Gesualdo di Venosa, che a sua volta ne lasciò ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...