DI NAPOLI
Roberta Ascarelli
Famiglia di comici napoletani, il cui capostipite Raffaele nacque a Napoli nel 1815. Era probabilmente discendente di quel Pietro, autore di commedie in musica, gtivo alla [...] del suo repertorio. Il Luzi tentò di rimediare, introducendo accanto alla farsa e al caratteredi Pulcinella, impersonato da G. De scelta dell'impresario Molinari giocarono un ruolo considerazioni ditipo diverso: egli era infatti il più amato tra ...
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GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] una serie di figure femminili, che vivevano del tutto autonomamente rispetto al tipo della tradizione. cura di B. Croce, Bari 1958, pp. 354 s.; E. Caccia, Carattere e caratteri nella commedia di G., Venezia 1959; E. Levi, Il comico dicarattere da ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] 16-17). Di «carattere chiuso e introverso» (P. Gassman, 2007, p. 89), si interessò però allora soprattutto di letteratura; frequentò , Gassman difese piuttosto la propria ricerca di «un tipodi recitazione insieme eroica e realistica» (cfr ...
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Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] mai (1973) il cui protagonista, Guglielmo Speranza - già il nome è indicativo - non vuole essere un tipo, un carattere individuabile, bensì "il prototipo di noi tutti, un eroe la cui esistenza è caratterizzata dagli aspetti positivi e negativi della ...
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FABBRI, Diego
Sergio Torresani
Nacque a Forlì il 2 luglio 1911 da Augusto e Lina Camporesi. Il padre, repubblicano, era operaio in un'officina di pompe idrauliche; la madre, papalina, svolgeva lavori [...] Perché importante? Perché formerà in platea un uomo, un certo tipo d'uomo che comincerà a parteggiare per qualcuno che, dal con la sua conclamata rivalutazione degli umili, è un movimento dicarattere sociale, tanto più lo è il cristianesimo del F., ...
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FRULOVISI, Tito Livio de'
Guido Arbizzoni
Nacque a Ferrara intorno al 1400, ma lasciò presto, con il padre Domenico, la città natale per trasferirsi a Venezia.
Il suo cognome è stato talora inteso come [...] non dicarattere occasionale e marginale rispetto ad altre attività, letterarie e non, com'è di consueto per altri autori di da ciò non discende la necessità di postulare per la Corallaria un'esecuzione ditipo medievale. Gli actores nominati nelle ...
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BETTI, Ugo
Ferdinando Taviani
Nato a Camerino il 4 febbr. 1892 da Tullio, medico, e da Emilia Mannucci, trascorse l'infanzia e la giovinezza a Parma. Qui si laureò in legge nel 1914 con una tesi di [...] di avvocato delle Ferrovie dello Stato, un'opera dicarattere giuridico, Considerazioni sulla forza maggiore come limite di pirandelliano; soluzione cercata in un cristianesimo ditipo giansenistico ed individualistico e che, sorta faticosamente ...
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FALCONI, Armando
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 10 luglio 1871 dall'attore capocomico Pietro e dalla primattrice "madre nobile" Adelaide Negri. Dopo aver frequentato il collegio "Ungarelli" di Bologna, [...] F., dopo l'elegante brillante, il promiscuo proteiforme che crea personaggi dicarattere affrontando, sia nell'aspetto fisico sia nelle vibrazioni intime, il massimo grado di taluni sentimenti umani; egli assicurò pertanto uno strepitoso successo a ...
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DE SANCTIS, Alfredo
Roberta Ascarelli
Nacque a Brindisi il 7 ott. 1866 da una famiglia di comici girovaghi. Il padre Pio, un mediocre attore che sosteneva ruoli da caratterista ed era particolarmente [...] del D., la duttilità della sua recitazione agile, varia ed espressiva e, soprattutto, la sua vera vocazione di attore dicarattere che predilige "il teatro tipo Sardou, Scribe e, s'è finalmente scoperto, Dennery" (D'Amico, p. 96) e che, più che alla ...
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BOVIO, Libero
Raoul Meloncelli
Nato a Napoli l'8 giugno 1883 dal filosofo e uomo politico Giovanni e da Bianca Nicosia, fu avviato agli studi tecnici, che non portò a termine, come non riuscì a dedicarsi [...] seguito la sua ispirazione poetica lo condusse verso temi dicarattere meno realistico e nella delicata barcarola 'Ncopp''a tammurate" o "tammurriate" (Tammurriata d'autunno, 1935), un particolare tipodi canzone dal ritmo vivace (2/4 - 6/8), forse d ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...