La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] a quelli derivazionali (per es., lavora-zion-e, lavora-tor-e).
L’italiano ha sostituito alcune caratteristiche del tipomorfologico fusivo proprie del latino (in particolare l’uso dei casi nei nomi e negli aggettivi e la coniugazione verbale ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] proposizionali: ➔ correlative, strutture) a doppia marca – non necessariamente lessicale: il futuro concessivo è una marca di tipomorfologico – che riproducono su un piano di coordinazione tutti i valori della subordinazione concessiva; si tratta di ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] che blocca la produzione del raddoppiamento sintattico nelle condizioni che lo prevedono, sia che si tratti del tipo fonologico che del tipomorfologico, è di natura prosodica e riguarda la presenza di una pausa tra la fine della parola che innesca ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] a quelle del modo e del tempo: ama-v-o. Ma dal momento che l’italiano appartiene al tipomorfologico fusivo (o flessivo; ➔ morfologia; ➔ lingue romanze e italiano) i suoi morfemi flessivi tendono a svolgere più funzioni nello stesso tempo, per es ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] grandissima maggioranza delle parole dell’italiano comprende un suffisso flessivo. L’appartenenza dell’italiano al tipomorfologico fusivo o flessivo (➔ morfologia; ➔ lingue romanze e italiano) fa sì che uno stesso suffisso flessivo possa avere più ...
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Il termine suppletivismo designa il fenomeno morfologico (➔ morfologia) per il quale in uno stesso paradigma flessivo (➔ paradigmi) entrano a far parte due (o più) morfemi lessicali diversi. Il risultato [...] morfi flessivi non motivata da ragioni fonologiche.
Il suppletivismo è un fenomeno che caratterizza le lingue appartenenti al tipomorfologico fusivo o flessivo, a cui appartiene l’italiano (➔ lingue romanze e italiano). È dunque comune anche nelle ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] c[o]priletto (un copriletto designa infatti uno specifico tipo di oggetto, non una qualunque cosa posta sopra un sopra illustrato (sia pure davanti a flessione), ma anche su confine morfologico davanti a radice (cfr. di[z]illusione). Ne consegue che ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] varietà delle lingue, dato che in molte lingue dalla morfologia scarsa o nulla (dall’inglese fino al cinese), tempo / al tempo x. Soltanto i verbi che ammettono il secondo tipo di espressione sono considerati telici: quindi, Luca ha nuotato per un’ ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] ; ➔ soggettive, frasi). Se usata metalinguisticamente, qualunque classe morfologica può ricoprire il ruolo di soggetto:
(22) molto è soggetto tonico (o sintagma nominale), la seconda come clitico (il tipo te tu fai; la ragazza la canta, ecc.).
(c) ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] , buttare giù, entrare dentro, ecc.). Si tratta di un tipo lessicale per il quale l’italiano e i suoi dialetti si ), all’interno del lemmario del GRADIT i lessemi dotati di struttura morfologica sono circa il 50%. Di questi, quasi i tre quarti sono ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
laterale
agg. [dal lat. lateralis, der. di latus -tĕris «lato, fianco»]. – 1. Che si trova di fianco o ai lati (rispetto a una linea mediana, alla fronte di un edificio, ecc.): pareti l., porte l., altari l.; l’ingresso l. di un palazzo, di...