Evoluzione
Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. [...] sono confrontate a livello genetico; la pura somiglianza morfologica rivelerà invece solo che gli ambienti erano simili. proteina è tanto più soggetta a una selezione di tipo stabilizzante quanto più è essenziale per un organismo. Dalla ...
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La grande scienza. Immunologia
Alberto Mantovani
Immunologia
La sopravvivenza dell'individuo e della specie in un ambiente microbiologico potenzialmente ostile dipende dall'esistenza di un sistema immunitario [...] linfociti scoperti intorno alla metà degli anni Settanta del XX secolo. Queste cellule, di cui esistevano descrizioni di tipomorfologico, sono state individuate per la loro capacità di uccidere spontaneamente alcune linee tumorali, da cui il nome ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] un repertorio di argomenti antievoluzionistici: la variazione, si disse, non può uscire dai limiti del tipomorfologico. La grande tradizione della morfologia tedesca, che si forma proprio nei primi decenni dell'Ottocento, alimentò fino alla metà del ...
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La variabilità del corpo nelle popolazioni
Gabriella Spedini
L'approccio allo studio della diversità
All'interno della specie, la circolazione dei geni è aperta in tutte le direzioni, dato che per definizione [...] a seguito delle migrazioni dall'Arabia, sovrapponendosi al substrato autoctono costituito dai berberi. Per trovare il tipomorfologico opposto a quello dei nilotici, bisogna spostarsi in Asia, nelle estreme regioni settentrionali, dove sono confinate ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] . Sarà sufficiente ricordare lo zoologo Heinrich Georg Bronn (1800-1862), che, grazie a studi empirici di tipomorfologico-comparativo sugli animali fossili, riconobbe il cambiamento delle forme negli strati geologici e descrisse la successione da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Levi
Andrea Grignolio
Giuseppe Levi, fra i grandi studiosi del sistema nervoso della prima metà del Novecento, fu pioniere delle colture in vitro dei tessuti, e svolse ricerche fondamentali [...] Chiarugi che utilizzava nei corsi estese nozioni di embriologia, anatomia microscopica e citologia, secondo un approccio di tipomorfologico, nel quale la forma delle strutture anatomiche era vista in chiave filogenetica (dunque darwiniana) e intesa ...
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Proporzioni corporee e tipologie costituzionali: il somatotipo
William D. Ross
Gli esseri umani, nonostante le numerose somiglianze che li accomunano in quanto membri di una stessa specie, tanto più [...] a 7, servendosi per la valutazione di un atlante fotografico e di alcune misure, si dà una valutazione di tipomorfologico, o somatotipo, del soggetto. Per la rappresentazione grafica di tali distribuzioni, Sheldon propose di servirsi del cosiddetto ...
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variazione intraspecifica
Saverio Forestiero
Variazione relativa a uno o a più caratteri (di tipomorfologico, genetico, biochimico, etologico ecc.) rilevabile dal confronto tra gli individui di una [...] in modo discontinuo (come nei caratteri qualitativi/unigenici, per es., il sistema RH). La combinazione tra tipo di carattere considerato (continuo o discontinuo) e numero di popolazioni studiate (una sola o molteplici contemporaneamente) determinerà ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] su aspetti fondamentali dell’evoluzione dell’uomo.
Applicazioni alla filogenesi. - Sebbene storicamente le prime ricerche comparate di tipo non morfologico sui Primati risalgano agli inizi del Novecento, è solo negli ultimi anni del secolo che gli ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] del DNA abbia potuto utilizzare un’attività enzimatica del tipo di quella della trascrittasi inversa. Il ruolo primario dell molte informazioni in quanto l’approccio è esclusivamente morfologico, più promettente sembra l’approccio molecolare. Per ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
laterale
agg. [dal lat. lateralis, der. di latus -tĕris «lato, fianco»]. – 1. Che si trova di fianco o ai lati (rispetto a una linea mediana, alla fronte di un edificio, ecc.): pareti l., porte l., altari l.; l’ingresso l. di un palazzo, di...