Patologo e clinico (Noicattaro 1880 - Roma 1970); prof. di clinica medica a Messina, Cagliari, Bari, Genova, e di patologia medica a Roma. Si dedicò a problemi endocrinologici con studî sulla funzionalità [...] biologica. Da queste ultime ricerche derivò il concetto di biotipo per rappresentare un'ulteriore evoluzione del concetto di tipomorfologico nell'ambito della medicina costituzionalistica. Nel 1938 aderì al Manifesto degli scienziati razzisti. ...
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DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] puro del D. le proporzioni vengono fissate dalle misure delle varie parti riferite in funzione dell'altezza. Nel tipomorfologico ideale l'altezza è uguale alla grande apertura delle braccia e al doppio della circonferenza toracica. L'altezza dello ...
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BOLDRINI, Marcello
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Matelica (Macerata) il 9 febbr. 1890 da Vincenzo, insegnante elementare e poi ispettore scolastico e rinomato poeta dialettale, e da Seconda Galconi. [...] Aspetto sociologico assunsero i suoi studi sulla formazione, l'alternanza e la tipologia dei ceti dominanti, sul tipomorfologico degli atleti e degli attori dello schermo e sulla stratificazione sociale dei difetti fisici. Notevoli furono gli studi ...
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PAVESI, Pietro
Alessandro Volpone
PAVESI, Pietro. – Nacque a Pavia il 24 settembre 1844, primogenito di Carlo Giuseppe, maestro di calligrafia originario di Pieve del Cairo, e di Luigia Farina.
Compì [...] alle concezioni elaborate in Germania dagli esponenti della Naturphilosophie. Seguirono alcune ricerche giovanili di tipomorfologico (sulla struttura dei Selaci) e fisiologico (sull’emario dei Tunicati). Tuttavia, questo avvio apparentemente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Levi
Andrea Grignolio
Giuseppe Levi, fra i grandi studiosi del sistema nervoso della prima metà del Novecento, fu pioniere delle colture in vitro dei tessuti, e svolse ricerche fondamentali [...] Chiarugi che utilizzava nei corsi estese nozioni di embriologia, anatomia microscopica e citologia, secondo un approccio di tipomorfologico, nel quale la forma delle strutture anatomiche era vista in chiave filogenetica (dunque darwiniana) e intesa ...
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Naturalista (Étampes 1772 - Parigi 1844). Professore di zoologia nel Muséum d'histoire naturelle (1795), partecipò alla spedizione napoleonica in Egitto, che gli consentì di allargare notevolmente lo spettro [...] che lo portò a collegare la dimensione morfologico-anatomica con quelle fisiologica, patologica, ambientale analoghi, afferma che "la struttura dei viventi può essere ricondotta a un tipo uniforme" ovvero che "la natura ha formato tutte le specie su ...
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GOLGI, Camillo
Guido Cimino
Terzogenito di quattro figli, nacque a Corteno (dal 1956 Corteno Golgi), nel Bresciano, il 7 luglio 1843. Il padre Alessandro, che aveva sposato la cugina Carolina Golgi, [...] intrico. Avanzò anche l'ipotesi che le cellule del "primo tipo" abbiano una funzione motoria e quelle del "secondo tipo" una funzione sensoriale.
Fornì una classificazione morfologica delle fibre nervose, le quali prima che si affermasse la teoria ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] cattedra ad personam. Nel 1866 esce a Berlino la Morfologia generale degli organismi, seguita due anni dopo dalla Storia Darwin, che naturalmente voleva evitare di esporsi allo stesso tipo di critiche, fu spinto ad accumulare una quantità sempre ...
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LULLI (Lully), Giovanni Battista (Jean-Baptiste)
Mario Armellini
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Caterina del Sera (o del Seta) il 28 nov. 1632.
Di famiglia contadina, il padre era giunto a Firenze [...] forme spettacolari originalmente francesi, in primis la comédie-ballet.
Tipo di spettacolo privo d'una organizzazione formale ben precisa, dell'opera italiana, presentava dal punto di vista morfologico non poche concessioni a forme di spettacolo o ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] sua carriera: in altri termini, il sistema fonologico, morfologico, sintattico che si desume dalle sue opere – pur , viso; gli aggettivi gentile, dolente, novo, dolce, ecc., cioè il tipo di parole che nel De vulgari eloquentia (II, vii, 2-5) Dante ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
laterale
agg. [dal lat. lateralis, der. di latus -tĕris «lato, fianco»]. – 1. Che si trova di fianco o ai lati (rispetto a una linea mediana, alla fronte di un edificio, ecc.): pareti l., porte l., altari l.; l’ingresso l. di un palazzo, di...