Musicista (Reggio nell'Emilia 1597 - Modena 1681). Studiò a Roma, e divenne il più rinomato tiorbista del tempo. Passò poi a Venezia, dove partecipò all'apertura del S. Cassiano (1637) con il libretto dell'Andromeda, musicato da Manelli. Nel 1638 scrisse il libretto della Maga fulminata. Fu maestro di cappella a Modena ...
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Musicista (Firenze 1682 - Vienna 1732), fu virtuoso di tiorba e poi compositore della corte di Vienna. Compose molte musiche teatrali (17 opere), 9 oratorî, circa 50 cantate. ...
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Pseudonimo dell'ignoto autore di una raccolta di poesie in dialetto napoletano, De la tiorba a taccone, pubblicata a Napoli nel 1646. Intitolata allo strumento musicale popolaresco che si suonava con un [...] plettro di cuoio ("taccone") e divisa in dieci "corde", la raccolta è un'indiavolata parodia del canzoniere petrarchesco e dei lirici marinisti; dietro il nome dell'autore si è ritenuto che si celasse ...
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Musicista francese (n. 1660 - m. Parigi dopo il 1720). Chitarrista, tiorbista e compositore, fu attivo presso la corte di Luigi XIV (1694-1720). Pubblicò due libri di composizioni per chitarra (1682 e [...] 1686) e uno di pezzi per tiorba e liuto (1716). Scrisse anche diverse arie. ...
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Musicista (Chioggia 1555 circa - Roma 1628), organista, a Roma, a S. Maria Maggiore dal 1601 o dal 1609. Fu protonotario apostolico e cameriere segreto di Gregorio XV. Compose musica sacra e profana (tra [...] l'altro canti a 1 e a 2 voci concertate con violino o tiorba, che sono tra le prime manifestazioni di tal sorta di composizioni) e Il Carro di Fedeltà d'Amore, sorta di mascherata in musica eseguita nel 1606, che ha una sua importanza negli esordî ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] ; L. Felici, Poesia ital. del Seicento, Milano 1978. A cura di E. Malato è l'ed. critica delle Operepoetiche (con in app. La tiorba a taccone), I-II, Roma 1967 (cfr. U. Dotti, su Paese sera, 9 febbr. 1969, e M. Pieri, in Lettere ital., XXIII [1971 ...
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CASTALDI, Bellerofonte
Claudio Mutini
Cesare Orselli
Nacque a Modena, o in una località del ducato, in data da ascriversi quasi sicuramente tra il 1580 e il 1581. Proveniva da famiglia di agiate condizioni [...] a realizzare il basso fondamentale, e sei corde sul manico; il tiorbino era accordato un'ottava più in alto. La tiorba ebbe ampia fortuna nella pratica musicale: conosciuta fin dal 1600 in tutta Europa, ne esisteva ancora nel 1755 un suonatore alla ...
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BERTACCHINI, Pietro
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Nacque a Carpi il 26 nov. 1641 da GiovanniBattista e da Camilla Blesi. A nove anni iniziò lo studio dell'arciliuto con suo padre, esperto suonatore di questo strumento, della [...] , al Teatro Falcone, L'Argia, opera di A. Cesti. Il B. ottenne un grande successo. A Genova diede anche lezioni di tiorba alla nobiltà ligure: fra i suoi numerosi allievi ebbe il figlio e la moglie del doge Alessandro Grimaldi - Giacomo e Alessandra ...
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PICCININI, Alessandro
Dinko Fabris
PICCININI, Alessandro. – Nacque a Bologna il 30 gennaio 1566 da Leonardo Maria e Cassandra de Mussolini.
Esponente principale di una famiglia bolognese che produsse [...] Bassi a Roma, Philippe Maes, scriveva che a un giovane spedito apposta dalle Fiandre non era stato possibile far dare lezioni di tiorba dal «S.r Piccenini», perché da cinque o sei mesi era al servizio del duca di Savoia (cfr. Coelho, 1997, pp. 123 ...
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BAZZINI, Francesco
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Nacque a Lovere da Marc'Antonio e da Lodovica Gaioncelli nell'anno 1593. Fece i suoi primi studi nel seminario di Bergamo e presso l'Accademia della Mia, sodalizio in cui veniva [...] 300 ducati d'oro all'anno. Qui svolse la maggior parte della sua attività, celebratissimo come cantore e come suonatore di tiorba, presente in ogni manifestazione musicale della corte e della città, ad eccezione di un breve periodo in cui fu a Vienna ...
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tiorba
tiòrba s. f. [etimo incerto]. – Strumento musicale a corde pizzicate, della famiglia dei liuti (detto anche chitarrone): introdotto verso la fine del sec. 16°, si mantenne in uso per tutto il secolo seguente. Si distingueva per avere...
tiorbato
agg. [der. di tiorba]. – Liuto t., varietà di liuto, munito di una doppia serie di corde, una delle quali vibra per simpatia con le corrispondenti corde dell’altra.