DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] , Quinzio Solini e Paolo Quagliati per il cembalo, Marco Fraticelli per la viola da gamba, ancora il Solini per la tiorba, il contrappunto e la pratica del basso continuo, infine Fabrizio Caroso per la danza.
La precocità degli interessi musicali del ...
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LANDI, Stefano
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma da Matteo di Antonio Mattei, calzolaio senese, e Cecilia di Fabio Landi, e fu battezzato il 26 febbr. 1587 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Rimasto [...] "Superbo te ne vai legno fugace", "Se non è cosa in terra" (ibid.; cfr. Hill, pp. 367-369); canzoni strumentali per liuto, arpa, tiorba e basso continuo: La Breve (a 4), La Ragana (a 4), La Fantastica (a 4), La Pazza (a 3), La Alessandrina (a 3), La ...
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MARCORELLI, Giovanni Francesco
Arnaldo Morelli
MARCORELLI (Mercorelli, Marco Aurelio, Marco Aurelli), Giovanni Francesco. – Nacque a Spello (Perugia) agli inizi del Seicento.
Fu organista della collegiata [...] nella raccolta Canzonette amorose. Libro primo a una, doi, tre voci concertate per cantare nel cimbalo, spinetta, tiorba o altro simile istromento, raccolte da Giovanni van Geertsom… (Rotterdam 1656).
Opere: oltre alle composizioni sopra ricordate ...
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SIGNORELLI, Luca
Mario Salmi
Pittore, nato a Cortona intorno alla metà del secolo XV, ivi morto il 16 ottobre 1523. Luca Pacioli e il Vasari affermano che egli si formò alla scuola di Piero della Francesca; [...] che si riflette nel trono e nei gradini, rifuggendo da effetti di grazia persino nell'angelo che suona la tiorba, ma insistendo su certe precisazioni e minuzie fiammingheggianti. Poi egli continua sulla stessa via con la virilità della sua ...
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CACCINI, Giulio, detto anche Giulio Romano
Cesare Casellato
Per mancanza di documenti probanti, i pareri degli studiosi sul luogo e la data di nascita del C. si dividono quasi equamente a proporre due [...] di accompagnarsi da sé con uno strumento che nel caso del C. era il chitarrone (un tipo di arciliuto) o la tiorba romana, inventata da A. Naldi detto il Bardella, anch'egli musico alla corte medicea. A prescindere da ogni polemica sulla vantata ...
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leuto
Raffaello Monterosso
Il vocabolo (che soltanto in pochissimi dei codici fiorentini ricorre nella forma ‛ liuto '), è usato da D. una sola volta, quale secondo termine di una similitudine che fa [...] , in epoca rinascimentale, ma con altri nomi: fu chiamato, a seconda delle peculiari caratteristiche di ognuno, ‛ chitarrone ' o ‛ tiorba ' o ‛ colascione '). Ora, quando D. adopera l'immagine del l. intende riferirsi a quello lungo o a quello corto ...
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LORI, Arcangelo (Arcangelo del Leuto)
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma nel 1611-12 circa - nell'atto di morte (16 genn. 1679) è detto "in età di anni 67 in circa" - da Loreto, nativo di Spoleto, e da Marta [...] Caproli, G. Carissimi, M. Marazzoli, M.A. Pasqualini, L. Rossi e M. Savioni. Della sua attività di virtuoso di arciliuto e tiorba non resta che un esempio: la Toccata del s.r Arcangelo presente nel Libro di leuto di Giuseppe Antonio Doni (manoscritto ...
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GREGORI
Sandranna Ciccariello
Famiglia di musicisti originari di Siena. Alberto, il primo di cui si ha notizia, nacque a Siena forse nei primi decenni della seconda metà del sec. XVI. Egregio suonatore [...] Venezia 1635); Ariosi concenti, cioè La ciaccona, RuggieriRomanesca, più arie a una et a 2 voci da cantarsi nel gravicembalo o tiorba, op. 9 (ibid. 1635; dedicati a Lelio Zuccantini e Nicolò Amati); altri quattro libri di madrigali a cinque voci e la ...
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MANNELLI (Manelli), Francesco
Arnaldo Morelli
Nacque a Tivoli intorno al 1595 da Giovanni di Simone, originario di Lucignano nell'Aretino, e da Drusilla Bracchi di agiata famiglia tiburtina, unitisi [...] proteggeva i Mannelli e Ferrari -, lo stampatore A. Bariletti lodava l'abilità di Ferrari, come poeta, suonatore di tiorba e impresario, sottolineando come un "privato virtuoso" fosse riuscito a produrre con "honore" un dramma per musica con ...
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FEROCI, Francesco
Salvatotore De Salvo
Nacque a San Giovanni Valdarno (in provincia d'Arezzo) il 16 apr. 1673 da Ottavio e da Teresa Toci. Non si hanno notizie sui primi anni di vita, ma è certo che [...] si ricordano, oltre ai già citati F. M. Veracini e B. Matucci, Domenico Palafuti, noto nell'ambiente fiorentino come suonatore di tiorba, e il nipote G. Feroci.
Il F. ha lasciato tutta la produzione manoscritta, mentre alcune opere sono uscite per la ...
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tiorba
tiòrba s. f. [etimo incerto]. – Strumento musicale a corde pizzicate, della famiglia dei liuti (detto anche chitarrone): introdotto verso la fine del sec. 16°, si mantenne in uso per tutto il secolo seguente. Si distingueva per avere...
tiorbato
agg. [der. di tiorba]. – Liuto t., varietà di liuto, munito di una doppia serie di corde, una delle quali vibra per simpatia con le corrispondenti corde dell’altra.