CARRACCI, Ludovico
Donald Posner
Figlio di Vincenzo, macellaio di origine cremonese, nacque a Bologna nel 1555 (fu battezzato il 21 aprile). Studiò con Prospero Fontana, e probabilmente con Camillo [...] , la ricchezza del colore mostrano in queste opere profondi debiti nei confronti dell'arte veneziana, e in special modo del Tintoretto e del Veronese.
Quando Annibale e Agostino si allontanarono da Bologna (1594-95) il C. continuò a mandare avanti la ...
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GAETANO, Alvise (Luigi)
Giovanna Capitelli
Tra i protagonisti della scuola marciana di mosaico "moderno", risulta attivo a Venezia nel cantiere decorativo della basilica di S. Marco dal 1595 al 1631.
Formatosi [...] 21 s., 192; R. Polacco, S. Marco. La basilica d'oro, Milano 1991, p. 333; P. Rossi, I cartoni di Jacopo e Domenico Tintoretto per i mosaici della basilica di S. Marco, in Arte veneta, XLVIII (1996), pp. 43-55; Diz. encicl. Bolaffi dei pittori e degli ...
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PITATI, Bonifacio, detto Bonifacio Veronese
Francesco Trentini
PITATI (de’ Pitati), Bonifacio, detto Bonifacio Veronese. – Nacque a Verona, nell’anno 1487 circa, da Marzio de’ Pitati figlio di Bonifacio [...] 1500-1540, in La pittura nel Veneto. Il Cinquecento, I, Milano 1996, pp. 13-146; P. Cottrell, Bonifacio Veronese and the young Tintoretto, in Inferno, IV (1997), pp. 17-36; F. Cortesi Bosco, Autografi inediti di Lotto: il primo testamento (1531) e un ...
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MAFFEI, Francesco
Alessandro Serafini
Figlio di Maffio, poco noto pittore vicentino, nacque probabilmente nel 1605 a Vicenza (Rossi, 1991, p. 29; Ridolfi).
Della sua famiglia si conosce ben poco: ignota [...] ricordo è presente nel S. Giorgio e il drago nella chiesa di S. Giorgio di Costabissara datato agli anni 1623-24), il Tintoretto (Iacopo Robusti) e Palma il Giovane (Iacopo Negretti).
Il 7 apr. 1626 il M. fu ricompensato per aver ridipinto un grande ...
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DAVID, Ludovico Antonio
Robert Enggass
Nacque a Lugano il 13 giugno 1648. Le poche notizie sulla sua vita derivano dalle lettere e dal "ristretto" biografico che il D. stesso mandò a P. Orlandi nel [...] direzione d'Ercole Procaccini. Un anno dopo si portò a Venezia, trattenendosi a copiare le opere di Tiziano, Paolo Veronese, Tintoretto, ecc. Di là passò a Bologna, invitatovi dal Colonnello Bati Rospigliosi, e vi si trattenne tutta la sede vacante ...
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CARRACCI, Agostino
Donald Posner
Figlio di Antonio, sarto di origine cremonese, nacque a Bologna nel 1557 e fu battezzato il 16 agosto. Il padre era fratello del padre di Ludovico, Vincenzo. Prima di [...] a Parma nel 1586-87; nel 1588-89 fu di nuovo a Venezia, dove gli nacque il figlio naturale Antonio (secondo il Bellori il Tintoretto ne sarebbe stato il padrino). Dal 1589 al 1594 il C. restò a Bologna.
Benché principale attività del C. fra il 1580 e ...
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CIARDI, Emma
Maria Cionini Visani
Figlia del pittore Guglielmo e di Linda Locatelli, nacque a Venezia il 13 genn. 1879; sorella di Giuseppe (Beppe), ebbe nella famiglia l'avvio precoce all'arte: un [...] Italia e all'estero. Nell'anno 1900 la C. vendette a Praga il primo quadro Canal Grande, e il secondo, Casa del Tintoretto, ad una Esposizione della Società di belle arti a Torino.
Più che per le opere che riprendono nella tematica e nell'andamento ...
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DAMINI
Giovanna Nepi Scirè
Famiglia di pittori del sec. XVII, tutti figli di un Damino: Pietro, Giorgio e Damina.
Pietro, secondo la biografia del Ridolfi (1648), attendibile perché scritta a meno di [...] . Pur procedendo quindi da tradizioni locali ispirate al tardomanierismo, egli riesce a staccarsene e guarda, piuttosto che a Tintoretto, a Paolo Veronese, attraverso anche la mediazione delle opere padovane di Dario Varotari.
La sua posizione è ...
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DAL PONTE, Iacopo, detto Bassano
William R. Rearick
Figlio del pittore Francesco il Vecchio e, verosimilmente, della sua prima moglie Lucia Pizzardini, nacque a Bassano del Grappa (in prov. di Vicenza) [...] ed enfatizzata, di stampo centroitaliano, che apri la strada verso il parmigianinismo dello Schiavone e la sintesi aggressiva dei veneziano Tintoretto.
Non c'è dubbio che il D., a Venezia, vide queste sofisticate novità e reagì ad esse, ma il suo ...
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COSTA, Lorenzo, il Giovane
Chiara Tellini Perina
Nacque a Mantova nel 1537.
La data di nascita è desunta da quella di morte (1583): risulta dai registri necrologici (Arch. di Stato di Mantova, reg. [...] dei restauri nella sala dello Zodiaco, in Arte e storia, VIII (1889), 11, p. 25; A. Luzio, Fasti gonzagheschi dipinti dal Tintoretto, in Archivio st. dell'arte, III(1890), pp. 397 ss.; P. Orioli, Arte ed inscrizioni nella basilica di L. B. Alberti ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...