Cortigiana e poetessa (Venezia 1546 - ivi 1591), celebratissima per bellezza e per ingegno e cultura. Fu in corrispondenza con principi, cardinali, letterati e artisti che frequentarono la sua casa (ove, [...] in Francia, si fermò anche Enrico III). Di suo marito si sa soltanto che fu medico e che morì nel 1582. Fu amica del Tintoretto, che ne fece il ritratto. Verso il 1580 si diede a opere di carità, fondando tra l'altro un ricovero per le donne perdute ...
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ZARLINO, Gioseffo
Alfredo Bonaccorsi
Teorico della musica e compositore, nato a Chioggia nel 1517, morto il 4 febbraio 1590 a Venezia. Votato alla vita ecclesiastica, ebbe la prima tonsura il 4 aprile [...] e l'ordine di sacerdote forse nel 1540. Nel 1541 lo troviamo a Venezia, alla scuola di A. Willaert. Conobbe il Tintoretto e il Tiziano; condusse vita austera; divenne presto famoso con le sue opere. Dapprima cantore, sagrista, organista, fu chiamato ...
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GUSSONI, Vincenzo
Giuseppe Gullino
, Nacque a Bergamo, dove il padre si trovava come podestà, il 18 maggio 1588, dal cavaliere Andrea e da Elisabetta Barbarigo di Agostino.
A Venezia la famiglia risiedeva [...] di Cannaregio), nel grande palazzo del Sanmicheli al ponte di Noal sul Canal Grande, affrescato nella facciata da Jacopo Tintoretto con due figure michelangiolesche, L'Aurora e Il Crepuscolo. Fra il quinto e il settimo decennio del XVII secolo ...
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Storico dell'arte (Praga 1880 - New York 1954). Formatosi con F. Wickhoff, fondò a Vienna la Österreichische Kunstgeographie e fu professore all'università; nel 1938 emigrò a New York. Nei suoi studî affrontò [...] Methode der Kunstgeschichte (1913); Lebendige Kunstwissenschaft. Zur krise der Kunst und der Kunstgeschichte (1925); Tizian (1937); Tintoretto (1948); Dürer (1951); quelli sui falsi: The psycology and aestetics of forgery in art (1934); Genuine and ...
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Pittore, incisore, miniatore e scrittore (n. Venezia 1613 - m. dopo il 1704). Più che per l'attività pittorica (fu seguace di Palma il Giov.) è noto per i suoi scritti d'arte, in versi e in prosa, ricchi [...] pitoresco (1660; illustrata con sue incisioni), poema in quartine che canta le glorie della pittura veneziana da Giambellino al Tintoretto, e le Ricche minere della pittura veneziana (1674), guida preziosa per la conoscenza di Venezia e della laguna ...
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GHITTI, Pompeo
Sara Bizzotto Passamani
Figlio di Pietro, nacque a Marone, nel Bresciano, nel 1631. A Brescia frequentò la bottega del gandinesco Ottavio Amigoni, dove si perfezionò soprattutto nel disegno; [...] presenza a Brescia della pittura veneziana di Tiziano, di Paolo Caliari il Veronese, di Iacopo Robusti (il Tintoretto), di J. Palma il Giovane soprattutto, traendone suggestioni nell'espressione animata, di impronta evidentemente manieristica, e ...
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Pittore (Napoli 1632 - ivi 1705); avviato all'arte dal padre Antonio, dopo aver frequentato lo studio di J. Ribera, appena tredicenne, nel 1645, si recò a Roma dove, dopo essersi esercitato a copiare grandi [...] Carracci e di Polidoro da Caravaggio, collaborò con Pietro da Cortona. Visitò Bologna, Parma e Venezia (dove conobbe le opere di Tintoretto, P. Veronese e I. Bassano). Imitò anche Rembrandt e Rubens e i disegni di L. Cambiaso. Nel 1651 dipingeva a ...
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Pittore e incisore, nato a Francoforte sul Meno nel 1578, morto a Roma l'11 dicembre 1610. Dapprima studiò nella sua città nativa con Filippo Uffenbach, pel tramite del quale subì l'influsso della pittura [...] scuola di Frankenthal; poi, verso la fine del secolo, andò a Venezia presso J. Rottenhammer, attraverso il quale risentì del Tintoretto e in genere della pittura veneziana. Nel 1600 doveva essere già a Roma, e vi si trattenne poi sempre. L'azione ...
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Appellativo del pittore Iacopo Negretti o Nigretti (Venezia 1544 - ivi 1628), figlio di Antonio, il quale era a sua volta nipote di P. il Vecchio; fu allievo del padre e probabilmente di Tiziano, di cui [...] e subì l'influenza di T. e F. Zuccari; tornato a Venezia (dopo il 1570), compì la sua formazione sotto l'influsso del Tintoretto. La sua opera maggire è la decorazione (1580-81) della sacrestia di S. Giacomo dall'Orio a Venezia; dal 1583 al 1590 ...
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PALMA il Giovane
György Gombosi
Così è chiamato Iacopo Nigretti, pittore, nato nel 1544 a Venezia, morto ivi nel 1628. Figlio di Antonio e pronipote di Iacopo P. il Vecchio (v.), fu scolaro del padre [...] musaici di S. Marco e lasciò moltissime altre opere nelle chiese di Venezia: le cose migliori che dopo la morte di Tintoretto, del Veronese e del Bassano la pittura abbia lasciato a Venezia. (V. tav. XLIII).
Bibl.: G. Fiocco, La pittura veneziana del ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...