Pittore (Parigi 1794 - ivi 1880). Allievo di P. Guérin, insieme con Géricault, Scheffer e Delacroix, divenne poi esponente della pittura storico-romantica: Mario fra le rovine di Cartagine (1824, Tolone, [...] Mus.); Tintoretto dipinge il ritratto della figlia morta (1843, Bordeaux, Mus.). ...
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Pittore (San Gusmè, Siena, 1556 circa - Siena 1622), allievo di A. Salimbeni e collaboratore del Passignano. Fu a Venezia (1582-87), Genova (1596), Firenze (1603-10), Roma (1611-12); risentì di Tintoretto [...] e Veronese (Miracolo di s. Caterina, Siena, S. Caterina in Fontebranda; Adorazione dei Magi, Siena, duomo) e di L. Cambiaso (affreschi, Pavia, Certosa, in collab. con A. Casolani, 1599). Numerose opere ...
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MONTEMEZZANO, Francesco
Giuseppe Fiocco
Pittore. Fu concittadino di Paolo Veronese, e forse il suo migliore discepolo, per quanto non senza affinità iniziale col Brusasorci, e poi con evidenti contatti [...] col Tintoretto. La prima data che lo riguarda è un modellino a disegno, per una pala, nel museo di Darmstadt (1584). Il Ridolfi lo dice poi morto nel 1600, in giovanile età, e non senza sospetto di veleno; ma questo termine va spostato almeno fino al ...
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Pittore (Smilovič, Minsk, 1894 - Parigi 1943). Nato da povera famiglia ebraica, frequentò l'accademia di Vilnius; a Parigi dal 1913, studiò G. Courbet e P. Cézanne, oltre che gli antichi maestri (soprattutto [...] Rembrandt, Tintoretto, El Greco), e fu amico di M. Chagall, I. Lipchitz e A. Modigliani. Grazie alla conoscenza e all'apprezzamento di mercanti quali Léopold Zborowski e di collezionisti quali Albert C. Barnes, Madeleine e Marcel Castaing, poté ...
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FIALETTI, Odoardo
Vincenza Maugeri
Nacque a Bologna il 18 luglio 1573 (Malvasia, 1678, p. 228), figlio postumo del "Dottore Odoardo"; affidato al fratello maggiore, questi lo mise "a dozzena" presso [...] questi quello del Doge Giovanni Bembo, in carica tra il 1615 e il 1618, impostato secondo gli schemi aulici alla Domenico Tintoretto, e la Seduta di Collegio (ora tutti i presso la Royal Collection di Hampton Court, portati in Inghilterra tra il 1604 ...
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Pittore e poeta (Calaone, Este, 1509 - Vicenza 1589). Trasferitosi a Vicenza (1540), ivi fu amico di G. G. Trissino e di A. Palladio con i quali fu anche a Roma (1545-47) e a Padova. Seguace della maniera [...] di Tintoretto e Veronese, fu attivo soprattutto nel Vicentino. Col soprannome di Magagnò pubblicò a Venezia, tra il 1558 e il 1583, quattro volumi di versi (Le rime di Magagnò, Menon e Begotto in lingua rustica padovana) dove sono raccolti ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] n. ser., 27, 1994, pp. 127-164.
187. M. Praz, Le bizzarre sculture, p. 49.
188. Cf. Giandomenico Romanelli, Tintoretto. La Scuola Grande di San Rocco, Milano 1994.
189. Ennio Concina, Luca Carlevarijs, pittor nostro e matematico, in Luca Carlevarijs ...
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Pittore, nacque a Verona, da Girolamo, nel 1588, e ivi morì di peste nel 1630. Appresi i primi insegnamenti dell'arte da Felice Brusasorci, si recò a Venezia, lungamente intento allo studio delle opere [...] del Tintoretto: indi passò, con due suoi condiscepoli, il Turchi e l'Ottino, a Roma, verso il 1615. Da Roma, inviò alla cappella degl'Innocenti, nella chiesa di S. Stefano a Verona (1619, ancor ivi esistente), una pala - Vescovi in una gloria di ...
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BOZZA, Bartolomeo, detto Bartolomeo del musaico, Bertoletto
Elena Bassi
Figlio di "Francesco del musaico", è conosciuto per vari musaici eseguiti nella chiesa di S. Marco a Venezia. Numerosi documenti [...] per i musaici dell'arco del Paradiso (pp. 65 nota 1, 296 s.) per i quali aveva fatto fare altri disegni al Tintoretto nel 1587-88; ma i musaici laterali della stessa volta, con Apostoli e Angeli, rimasero incompiuti a causa della morte. Negli ultimi ...
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CECCATO, Lorenzo
Giovanni Mariacher
Figlio di Battista, nacque probabilmente a Venezia (si ignora quando), dove svolse la sua attività di mosaicista dedicandosi alla decorazione interna della basilica [...] Milano 1817, p. 299; P. Saccardo, Les mosaïques de St-Marc à Venise, Venise 1897, pp. 70-73 e passim; M. Pittaluga, Il Tintoretto, Bologna 1925, pp. 212 s.; W. Arslan, I Bassano, Bologna 1931, p. 285; Id., I Bassano, Milano 1960, p. 248; U. Thieme-F ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...