GIANNOTTI RANGONI, Tommaso
Franco Bacchelli
Nacque a Ravenna nell'agosto 1493 da una famiglia Giannotti o Zannotti, borghese e probabilmente agiata.
Nulla sappiamo dei suoi genitori e dei suoi primi [...] al committente. Ma egli rifiutò i quadri e li rimandò ai guardiani, che nel settembre li fecero condurre nella bottega del Tintoretto, il quale si era dichiarato disposto a sostituire la figura del G. con un'altra più adatta. Alla fine il contenzioso ...
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FUGAZZA (Dominici), Francesco
Giovanna Nepi Scirè
Nacque intorno al 1543 probabilmente a Treviso, dove fu attivo come pittore, da Domenico di Andrea di Colmirano e da Elisabetta Bressanin.
Dominici [...] sue due opere, le uniche pervenuteci, il F. appare dotato di notevoli capacità ritrattistiche, ispirate ai modi del Tintoretto e di Iacopo Bassano, in un'interpretazione più provinciale, ma con un pungente gusto analitico e descrittivo, forse di ...
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MAGNASCO, Alessandro, detto il Lissandrino per la sua piccola statura
Mario Tinti
Pittore, nato a Genova nel 1667, morto ivi il 12 marzo 1749. Presto rimasto orfano del padre, anch'egli pittore, fu [...] d'anelito che muove e stravolge i suoi ritmi plastici.
Il romanticismo pittorico del M. è già tutto in nuce nel Tintoretto, da taluni aspetti della cui opera, come due polloni al piede delle querce, si proiettano le due espressioni liriche del M ...
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PRAGLIA
Arnaldo ROBERTI
Giuseppe FIOCCU
. È una monumentale abbazia benedettina, situata a 12 km. da Padova, in un recesso degli Euganei, fondata nel 1080 da Uberto Maltraverso conte di Montebello. [...] portale del refettorio, dove Bartolomeo Montagna dipinse un Crocifisso (oggi rovinatissimo). Nella chiesa dipinsero il Veronese, il Badile, il Tintoretto, Luca Longhi e lo Zelotti (a cui spettano le decorazioni della libreria e della cupola e a cui è ...
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ROCCATAGLIATA, Niccolò
Filippo Rossi
Scultore, nato a Genova, del quale abbiamo notizie dal 1593 al 1636. Operò per la maggior parte della sua vita a Venezia dove lavorò anche col maestro Cesare Groppo. [...] e l'Aspetti, il R. è in tutte queste opere caratteristico rappresentante del manierismo veneziano: lo provano anche i suoi rapporti col Tintoretto per cui faceva dei modellini di figure in creta, di cui lo Schlosser ha veduto un'eco nell'Adamo ed Eva ...
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MITELLI, Agostino
Aldo Foratti
Pittore e incisore, nato a Battedizzo presso Bologna nel marzo del 1609, morto a Madrid il 2 agosto 1660. Discepolo di B. Miniati, di G. B. Falcetti e di G. Curti (il [...] portico dei Servi la Conversione delle meretrici di Todi (1683). Incise quadri dell'Albani, del Caliari, dei Carracci, del Tintoretto, molte scene mitologiche e bibliche e una serie di dodici fogli rappresentanti i più celebri quadri delle chiese di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 1960 il poeta Diego Valeri definì Giambattista Tiepolo il “pittore dell’autunno veneziano”, [...] un paesaggio tumultuoso colpito da tocchi di luce di vibrante drammaticità: un’energia espressiva così intensa da far pensare a Tintoretto, forse un omaggio all’artista che aveva lasciato il suo opus magnum nella vicina Scuola Grande di San Rocco. L ...
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MALOMBRA, Pietro
Alessandro Cosma
Nacque a Venezia nel 1556 da Bartolomeo, scrittore e "massaro" della Cancelleria ducale, e da Caterina Vasti (Ridolfi, p. 155; Palma, p. 77, n. 8). Scarse sono le notizie [...] evidente un continuo allontanarsi dalla lezione del Salviati e una sempre maggiore influenza della maniera di Iacopo Robusti, detto il Tintoretto, e di Palma il Giovane (Iacopo Negretti), con il quale, del resto, il M. risulta avere in questi anni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Domenikos Theotokopulos, detto El Greco, incarna il tipo dell’artista-genio: originale, [...] l’artista è fortemente impressionato dai maestri che dominano a quel tempo la scena veneziana, da Jacopo Bassano a Tintoretto, primo fra tutti. Quello che, della maniera veneta, colpisce il giovane pittore è l’uso prepotente del chiaroscuro e ...
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PEDRO, Francesco
Chiara Lo Giudice
PEDRO (del Pedro), Francesco. – Nacque intorno al 1740 a Udine città nella quale il padre Antonio, incisore, stampatore e intagliatore si era trasferito dalla natia [...] dal pittore Antonio Zanotti Fabris come incisore della Serie di stampe in rame cavate dai quadri di Tiziano, Paolo Veronese, Tintoretto, Bassano ed altri…, opera che si proponeva di riprodurre i dipinti che adornavano le sale del palazzo ducale e ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...