MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] portale maggiore del duomo di Siena, realizzato daTino di Camaino nel 1305 ca., tanto più alla luce , con il medaglione di Cristo in grembo: il tipo compare su monete a partire da Alessio I Comneno (1081-1118); g) M. volta di tre quarti verso destra ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] affidata a sbalzi e smalti di assoluta identità formale e ricca di citazioni e spunti tratti da Buonamico Buffalmacco e daTino di Camaino, costituisce un'interessante prova dell'identità tra orafo e smaltista, non altrettanto certa nella produzione ...
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JACOPO di Piero (Jacopo della Quercia)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, nell'ottavo decennio del XIV secolo, figlio maggiore di Piero d'Angelo di Guarneri e di Maddalena, detta Lena, che il 21 apr. 1370 [...] dei monumenti funebri di Arnolfo di Cambio e Tino di Camaino).
La critica si è anche chiesta se la alle date di realizzazione delle formelle dei pilastri. La cronologia 1429-34 prospettata da Beck (pp. 125-133, 173-177) è stata per lo più accolta ...
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ANDREA di Ugolino (A. Pisano, A. da Pontedera)
Enrico Castelnuovo
Nacque a Pontedera (Bonaini 1846), figlio di un Ser Ugolino di Nino notaio pisano, il cui nome ricorre in documenti riguardanti la primaziale [...] S. Martino e il mendico nella chiesa di S. Martino, che da più parti è stata attribuita ad A. o alla sua bottega pur , in Art Bulletin, XXXV(1953), pp. 254 ss.; W. Valentiner, Tino di Camaino in Florence, in Art Quarterly, XVII(1954), pp. 117 ss.; J. ...
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ARCA
J. Garms
Nel lat. medievale e nel volgare italiano la parola a. significa 'cassa', anche per uso domestico e, in senso generale, 'sarcofago'. La più recente accezione della parola ha mantenuto, [...] protettore della città di Pisa, Ranieri, all'interno del duomo (probabilmente realizzata nel 1306 daTino di Camaino e posta sopra l'altare); quella di s. Margherita da Cortona (m. 1297) all'interno del santuario a lei dedicato a Cortona, opera (1315 ...
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BERTINI, Giovanni e Pacio
S. Fabiano
(Pace o Baccio)
Scultori di origine fiorentina attivi a Napoli alla metà del sec. 14°, designati come marmorarii fratres in un documento dei registri angioini nell'Arch. [...] sinistra dell'ingresso della chiesa di S. Antonio Abate, attribuito da Galante (1985, pp. 294, 301, nrr. 99, 100 'Angiò, Belvedere 6, 1924, pp. 92-96; W.R. Valentiner, Tino di Camaino. A Sienese Sculptor of the Fourteenth Century, Paris 1935, pp. 85, ...
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GIOVANNI d'Agostino
Gerd Kreytenberg
Nacque a Siena poco dopo il 1310, da Agostino di Giovanni e da Lagina di Nese, il cui matrimonio è documentato in quell'anno. Fu, come il padre e il fratello minore [...] al 26 nov. 1343 un contratto di vendita di un terreno da parte di Agostino e dei suoi figli, in cui è ricordato 180-194; E. Carli, Sculture del duomo di Siena (Giovanni Pisano - Tino di Camaino - G. d'A.), Torino 1941, pp. 53-59; Id., Sculture ...
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PUCELLE, Jean
P. Réfice
Miniatore attivo a Parigi e nella Francia settentrionale entro gli anni quaranta del 14° secolo.Lo studio dell'opera di P. prese avvio nel secolo scorso, a seguito della scoperta [...] un piccolo libro d'ore all'uso domenicano, miniato in bianco e nero, da lui individuato per la prima volta negli inventari di Jean de Valois, duca miniate da P. sono stati paragonati anche con le figure allegoriche rappresentate daTino di Camaino nel ...
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GANO di Fazio (Gano da Siena)
Valerio Ascani
Non si conosce l'anno di nascita di questo scultore senese che, a lungo confuso con tale Galgano di Giovanni, architetto e monaco certosino (Thieme - Becker), [...] dello stile nicolesco e arnolfiano propria, peraltro, di buona parte di questa generazione di scultori senesi, da cui si staccò il più abile Tino di Camaino.
Negli anni successivi al 1306, l'evoluzione dello stile di G. dovette volgere verso una più ...
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GANO da Siena
G. Bardotti Biasion
(o di Fazio)
Scultore senese di cui si hanno notizie documentarie dal 1302 al 1317. La biografia di G. è stata ricostruita da Bacci (1944), che ne identificò il patronimico [...] un tipo di tomba che ebbe molta fortuna fino alla metà del Trecento e che venne diffuso e arricchito daTino di Camaino (v.). Altri elementi, come la scelta stilistica, testimoniano invece una continuità con la tradizione scultorea precedente, in ...
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