PUCELLE, Jean
P. Réfice
Miniatore attivo a Parigi e nella Francia settentrionale entro gli anni quaranta del 14° secolo.Lo studio dell'opera di P. prese avvio nel secolo scorso, a seguito della scoperta [...] un piccolo libro d'ore all'uso domenicano, miniato in bianco e nero, da lui individuato per la prima volta negli inventari di Jean de Valois, duca miniate da P. sono stati paragonati anche con le figure allegoriche rappresentate daTino di Camaino nel ...
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GANO di Fazio (Gano da Siena)
Valerio Ascani
Non si conosce l'anno di nascita di questo scultore senese che, a lungo confuso con tale Galgano di Giovanni, architetto e monaco certosino (Thieme - Becker), [...] dello stile nicolesco e arnolfiano propria, peraltro, di buona parte di questa generazione di scultori senesi, da cui si staccò il più abile Tino di Camaino.
Negli anni successivi al 1306, l'evoluzione dello stile di G. dovette volgere verso una più ...
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GANO da Siena
G. Bardotti Biasion
(o di Fazio)
Scultore senese di cui si hanno notizie documentarie dal 1302 al 1317. La biografia di G. è stata ricostruita da Bacci (1944), che ne identificò il patronimico [...] un tipo di tomba che ebbe molta fortuna fino alla metà del Trecento e che venne diffuso e arricchito daTino di Camaino (v.). Altri elementi, come la scelta stilistica, testimoniano invece una continuità con la tradizione scultorea precedente, in ...
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GIOVANNI da Firenze (Giovanni Bertini)
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, d'origine fiorentina, attivo a Napoli intorno alla metà del XIV secolo.
Nei documenti che [...] Previtali, in Prospettiva, 1992, n. 67, p. 64 n. 62; G. Chelazzi Dini, Pacio e G. Bertini da Firenze e la bottega napoletana di Tino di Camaino, Firenze 1996; U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, XIV, pp. 117 s; Saur Allgem. Künstlerlexikon, X, pp ...
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RAVELLO e SCALA
F. Aceto
Centri della Campania (prov. Salerno), situati a ridosso di Amalfi, sulle ultime propaggini dei monti Lattari.Le origini di R. e di Scala, al pari di quelle delle altre località [...] alla maniera araba, come un complesso di varie unità raccordate da un giardino di delizie.La sontuosa bellezza degli arredi preziosi tuttora nel clima delle esperienze formali di Tino di Camaino. Assai poco sopravvive degli stabilimenti monastici ...
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ANDREA di Cione Arcagnuolo, detto l'Orcagna
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze da una famiglia di artisti. E' ignoto l'anno della nascita, che dovrebbe cadere nel 1308, se veramente morì sessantenne come [...] Orsanmichele rivela una certa dipendenza da Andrea Pisano, la cui ritmica goticità tuttavia l'Orcagna frena nell'aspirazione a modellare secondo masse larghe e compatte, evocanti talvolta il senso formale di Tino di Camaino. In sostanza, egli riesce ...
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RANIERI di Pisa
Mauro Ronzani
RANIERI di Pisa (San Ranieri; Ranieri Scacceri). – Nacque a Pisa intorno al 1115 da Glandolfo e da Mingarda, che abitavano nella parte orientale di Chinzica, zona urbana [...] Pisa. Si imbarcò sulla nave di Ranieri Bottaccio dei Gualandi (reduce da una missione diplomatica in Egitto per conto del Comune di Pisa) e fu trasformata in altare (l’arca fu scolpita daTino di Camaino); nella seconda metà del secolo, al tempo della ...
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GUARDI, Andrea
Francesco Sorce
Non si conosce la data di nascita di questo scultore originario di Firenze, attivo a Napoli e nella Toscana occidentale nel XV secolo.
Il padre, Francesco da Firenze, [...] di una certa importanza riguardò un intervento di modifica dell'altare di S. Ranieri, realizzato un secolo prima daTino di Camaino.
All'opera, attualmente riassemblata nella chiesa di S. Ranierino, lavorò in collaborazione con altri scultori, tra i ...
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GIOVANNI d'Agostino.
R. Bartalini
Scultore e architetto senese, figlio di Agostino di Giovanni, documentato dal 1331 al 1347. Oltre che a Siena, G. fu attivo ad Arezzo e a Volterra; fu inoltre capomaestro [...] occupato a fianco del padre per la costruzione di due cappelle, da tempo distrutte, nella pieve di S. Maria ad Arezzo (Milanesi, ornata ed eminentemente pittorica. A differenza dei rilievi di Tino di Camaino o di Goro di Gregorio, sia nelle Storie di ...
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ANGIÒ, Carlo d', detto l'Illustre
Giuseppe Coniglio
Nato a Napoli nel 1298 da Roberto e da Violante (o Iolanda) d'Aragona, la sua educazione fu curata in un primo tempo dall'ava Maria e dalla nutrice [...] d'oro, e Lucera, con un reddito di 146 once d'oro. Da parte sua Caterina portava una dote di 40.000 marchi d'argento che venne Fu sepolto in Santa Chiara e la sua tomba è opera di Tino di Camaino, che la eseguì tra il 1332 ed il 1333.Spesso si trovò ...
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