Pittore, nato tra il 1390 e il 1400 in Ferrara. Soggiornò in Urbino dal 1423 al 1449, nel quale anno morì. Dei figli, Calliope andò sposa a Bartolomeo Viti, e fu madre di Timoteo Viti. Uniche opere conservate [...] dell'A. sono gli affreschi della cappella Talamello presso Pesaro (1437), firmati; un gonfalone nella Galleria di Urbino; resti di affreschi nel campanile di S. Francesco ad Urbino; un'Annunziata nella ...
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GRAZZINI, Antonfrancesco (detto il Lasca)
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 22 marzo 1504 da Grazzino e Lucrezia di ser Lorenzo de' Santi.
Il padre del G. era nato nel 1452; rimasto orfano, fu allevato [...] machiavelliana trassero argomento dalle affinità tra il personaggio di frate Alberigo nel Frate e quello di fra Timoteo nella Mandragola, e giudicarono la farsa opera tarda rispetto al capolavoro teatrale del segretario fiorentino, finché la ...
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IESUBOKHT
Giuseppe FURLANI
Pronunzia occidentale del nome di Īsnō Bōkht di Rēwardāshīr, metropolita nestoriano del sec. VIII o IX. Scrisse sulla logica aristotelica e sul concetto della possibilità. [...] È autore di un libro persiano di diritto composto originariamente in pehlevico, ma fatto tradurre in siriaco da Timoteo I (v.), e conservato soltanto nella versione.
Esso reca il titolo ‛Al dīnē ("Sui giudizî"), e consta d'una breve introduzione e di ...
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È la più breve tra le lettere di S. Paolo (25 versetti in tutto), pure, come dice A. Sabatier, per vivezza e profondità di sentimento, "essa brilla come una perla della più squisita finezza nel ricco tesoro [...] del Nuovo Testamento".
Paolo, in carcere, e Timoteo rivolgono il saluto iniziale a Filemone, ad Appia e Archippo (secondo Teodoro di Mopsuestia, la moglie e il figlio) e alla Chiesa, che è nella sua casa; ringraziando Dio per la fede di Filemone e ...
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, La città di Filippi (v.) nella Macedonia era stata la prima che S. Paolo aveva evangelizzato in Europa, durante il suo secondo viaggio missionario, circa il 51 (Atti, XVI, 12-40). A questa comunità, [...] nome che è sopra ogni nome" (II, 6-9). Seguono altre esortazioni (I, 27-II, 18). Spera di poter mandare loro presto Timoteo, da cui avrà loro notizie; frattanto invia Epafrodito, loro apostolo, che ha portato a Paolo un sussidio (v. sotto) ed è testé ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I maestri tardoclassici: Skopas e gli altri scultori del Mausoleo di Alicarnasso
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Promuovendo [...] , altri linguaggi stilistici, diversi tra loro, che si sono voluti ricondurre ad almeno altri due tra gli scultori del Mausoleo, Timoteo e Leocare. Il nome di quest’ultimo è stato proposto anche per il fregio in marmo pentelico raffigurante una corsa ...
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GIULIANO di Alicarnasso
Poco si sa della sua vita. Risulta solo che a principio del sec. VI era vescovo monofisita di Alicarnasso in Caria, dalla quale sede fu scacciato nel 518 per ordine dell'imperatore [...] ad Alessandria, ivi si trovò con l'altro monofisita profugo Severo, patriarca di Antiochia, ambedue protetti dal patriarca locale Timoteo IV, monofisita anch'esso. Ma fra G. e Severo presto sorse dissenso d'opinioni sull'incorruttibilità del corpo ...
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Nome di ciascuno dei cantori e danzatori componenti l’antico coro greco, il cui numero e la cui qualità variavano a seconda del coro (lirico o drammatico, religioso o agonistico). Nell’agone drammatico [...] coro era maschile, mentre il coro religioso poteva essere anche femminile. Il numero dei c. andava da 7 fino a 50.
Furono così chiamati, da una tradizione (Timoteo di Costantinopoli) che attribuiva loro pratiche orgiastiche, anche i messaliani (➔). ...
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Nome dato nel sec. VI a quegli eretici che ammettevano dei limiti nella scienza di Cristo come uomo. Questo errore sorse in Alessandria tra i monofisiti (v.) corrutticoli, che parlavano cioè delle imperfezioni [...] assunte dal Verbo insieme con la natura umana. Chi lo capeggiò fu Temistio, diacono del patriarca monofisita Timoteo II (520-536), il quale però si oppose, come più tardi il patriarca cattolico Eulogio (580-607): allora sorse propriamente il nome di ...
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PALMERINI, Pierantonio
Alessandro Nesi
PALMERINI, Pierantonio. – Nacque quasi certamente a Urbino verso l’anno 1500 da Battista di Palmerino di Matteo e da una donna di nome Mita, della quale non si [...] Della Rovere, garantendo alla famiglia Palmerini saldi legami con la corte, dai quali anche il pittore trasse vantaggio.
Allievo di Timoteo Viti e di Girolamo Genga (Nesi, 2004, pp. 25-40), Palmerini verosimilmente seguì il secondo a Roma all’inizio ...
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deposito
depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito e riconsegnato a un’eventuale richiesta...
nomare
v. tr. [der. di nome] (io nòmo, ecc.), ant. o letter. – 1. Nominare, nel senso di assegnare, imporre un nome, o in quello di chiamare con il proprio nome o con altro particolare appellativo (che viene esplicitamente indicato): per nomi...