MAMERCO (Μάμερκος, Mamercus)
Gaetano De Sanctis.
Tiranno di Catania. Di origine italica, venne in Sicilia come mercenario. Fra i torbidi che seguirono la spedizione di Dione, riuscì a impadronirsi della [...] della squadra con cui si recava in Italia per aver aiuto dai Lucani, dovette fuggire a Messina, dove, assediato da Timoleone, gli si arrese. Giudicato dall'assemblea siracusana, fu ucciso come un malfattore. S'era sperimentato in greco nella poesia ...
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Pittore (Zafferana Etnea 1834 - Roma 1911). Studiò a Catania e si perfezionò più tardi a Firenze e a Napoli; dal 1875 visse a Roma. Ebbe successo per i suoi dipinti di soggetto storico, di tono accademico: [...] I funerali di Timoleone (1876, Palermo, Gall. d'arte mod.), Restauratio aerarii (Roma, Gall. naz. d'arte mod.); numerose decorazioni ad affresco (pal. della Provincia di Sassari, duomo di Acireale, ecc.). ...
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ICETA (‛Ικέτας), tiranno di Leontini
Gaetano Mario Columba
Era di nobile famiglia siracusana, e presso di lui si raccolsero gli aderenti del partito oligarchico che la reazione di Dionisio II, tornato [...] di Crimiso (v.) tornò ad allearsi coi Cartaginesi, e fece scorrerie nel territorio siracusano. Venne in ultimo assediato da Timoleone a Leontini, e dai suoi stessi soldati fatto prigioniero e consegnato al nemico. Fu messo a morte insieme col figlio ...
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Pittore, già ricordato da Aristotele, (Poetica, 2) che contrappone alla sublimità polignotea la mediocrità umana delle sue figure. Benché ne dovessero esistere in Atene, nessuna opera sua è ricordata, [...] abbiamo altri giudizî sull'arte: Eliano (Varia hist., IV, 3), salvo la grandiosità, avvicina il suo stile a Polignoto, Plutarco (Timoleone, 36), vi nota poca spontaneità, Frontone (Epist. ad Verum,1) i toni cupi. L'epoca esatta non è determinata; se ...
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Tindari, Capo Promontorio roccioso, sulla costa tirrenica della Sicilia. Nelle vicinanze è il centro di T., a 274 m s.l.m., compreso nel comune di Patti, in prov. di Messina. Prende nome dall’antica città [...] di Tindari (gr. Τυνδαρίς), fondata nel 396 a.C. da Dionisio I di Siracusa con coloni messeni, dapprima insediatisi a Zancle. Alleata di Timoleone nel 344, fu poi in buone relazioni con Gerone II (270) e con i Romani; al largo di T. nel 257 si svolse ...
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1. Figlio di Carcino, un fuoruscito di Regio, che si era stabilito in Sicilia, a Terme, dove diresse una fabbrica di ceramiche, A., nato circa il 360 a. C., ebbe come il fratello Antandro un'educazione [...] liberale. La famiglia di Carcino si stabilì in Siracusa circa il 342, quando Timoleone offerse la cittadinanza siracusana a quanti volevano prendervi dimora. A. vi sposò una ricca vedova, e acquistò presto il favore del popolo come esperto ufficiale ...
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Legislatore. Secondo Diodoro (XIII, 34; XVI, 82) fu membro d'una commissione per un codice di leggi, che da lui prese il nome e per cui ebbe onori divini. Egli si sarebbe punito da sé stesso con la morte [...] per avere involontariamente trasgredito una delle sue leggi. Il codice di Diocle ebbe un esegeta al tempo di Timoleone e del tiranno Gerone; e Diodoro aggiunge ch'esso era difficile a intendersi per l'arcaicità del dialetto. Questo particolare, a cui ...
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RAIMONDI, Antonio
Francesco Surdich
RAIMONDI, Antonio. – Nacque a Milano il 19 settembre 1824, e non 1826 come fino al 1990 hanno sempre indicato tutte le biografie prima che i coniugi Marco e Giovanna [...] del Duomo (Carbone, 1990). Era il terzultimo dei sette figli di Enrico e Rebecca Dell’Acqua: uno dei fratelli, Timoleone (gemello di Carlo, che studiò all’Accademia orientale di Vienna prima di entrare in diplomazia), fu missionario prima per sei ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] (1778-86). Nelle tragedie (oltre alle due citate si ricordano l'Antigone, La congiura de' Pazzi, la Virginia, il Timoleone) l'indole eroica e appassionata di A. si manifesta più intensamente. Un animo assetato di alte imprese, una superba indomita ...
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Primogenito di Dionisio I e di Doride, successe al padre nel 367 a. C., nonostante l'opposizione dei fratellastri, figli di D. e di Aristomache. Trovò lo stato sotto la pressione violenta dell'ordinamento [...] Iceta, D. perdette nuovamente Siracusa e fu bloccato in Ortigia (345) mentre si approssimavano i soccorsi corinzî comandati da Timoleone. Iceta, che ora temeva di perdere l'egemonia da poco acquistata, si stringeva in alleanza con i Cartaginesi, per ...
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