Drammaturgo ungherese (Balmazújváros, Hajdú-Bihar, 1880 - Budapest 1974). Noto soprattutto come librettista del Mandarino meraviglioso di Béla Bartók (1918), è altresì autore di una ventina di commedie [...] , tra le quali: Hálás utókor ("I posteri grati", 1908); Falusi idill ("Idillio di villaggio", 1908); Taifun ("Il tifone", 1909); Róza néni ("Zia Rosa", 1913); Antonia (1925); Postás kisasszony ("La signorina dell'ufficio postale", 1927); Evelyn ...
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VENTI (ἄνεμοι)
H. Sichtermann
Pur divinizzati dai Greci fin dai primi tempi, i V. conservarono sempre le loro caratteristiche di forze della natura e, di conseguenza, non arrivarono mai ad essere completamente [...] (i turbini). I v. del mattino sono chiamati Aurae (v.). Secondo Esiodo (Theog., 869 ss.) i v. dannosi discendono da Tifone, gli altri invece da Astreo ed Eos (376 ss.). Inoltre per ogni altro singolo vento esistono numerose altre genealogie. Il loro ...
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LENGYEL, Menyhért (Melchiorre)
Giulio de Miskolczy
Drammaturgo ungherese, nato il 12 gennaio 1880 a Balmazujváros. Fu dapprima giornalista a Budapest, e poi impiegato in provincia. Dopo il suo primo [...] di notevole talento. Nei drammi Hálás utókor (I posteri grati", 1907); Falusi idill (Idillio di villaggio"); Tajfun (Il tifone", 1909); A cárnő ("La zarina", 1912), ecc., porta sulla scena passioni travolgenti e caratteri generali di personaggi che ...
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(gr. "Αρπυια, etimologicamente collegata dagli antichi con ἁρπαξω, "porto via"; lat. Harçĭa).
Mitologia. - Le arpie sono demoni femminili, variamente concepiti da poeti e mitografi dell'antichità. Loro [...] busto e braccia umane, il resto da uccello. Regna incertezza sulla loro genealogia (figlie di Taumante e di Elettra, o di Tifone e di Echidna), come sul loro numero, indeterminato in Omero, fissato a due in Esiodo (Theog., 267), quindi ordinariamente ...
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TRITUN
G. Camporeale
Con questa designazione viene indicata, su una kölix etrusca a figure rosse da Volterra, del IV sec. a. C., una figura che suona la buccina. Il vaso è frammentario e della figura [...] del IV sec. a. C. al Museo Vaticano rivela nelle zampe intrecciate e nelle pietre strette nelle mani aspetti peculiari al Tifone (v.).
Bibl.: T. Dressler, Triton und die Tritonen in der Litteratur und Kunst der Griechen und Römer, I-II, Programme ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte (v. vol. III p. 466)
G. Colonna
La voce Etrusca arte è stata scritta da R. Bianchi Bandinelli nel 1960, quando, sull'onda della grande mostra del [...] soluzione che ricorda la c.d. Ara Guglielmi. Le tombe a edicola vera e propria annoverano, oltre alle già note tombe del Tifone e della Sirena, la Tomba del Sileno, a forma di tempietto circolare pseudo-periptero, con tetto conico e antefisse a testa ...
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giganti
Giorgio Padoan
Figli di Gea, nati dal sangue di Urano (per vari mitografi dal sangue dei titani), i g. furono generati per vendicare i titani rinchiusi da Zeus nel Tartaro. Mostri dalla forma [...] fegato per l'eternità: cfr. Aen. VI 595-600; Met. IV 457 e X 43; Theb. IV 538; il particolare è taciuto da D.); Tifone, che contese a Giove il dominio del mondo spargendo il terrore tra gli dei, e fu infine colpito dalle folgori e sepolto vivo sotto ...
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SETH
Giulio Farina
Dio dell'antico Egitto (eg. śêteġ; gr. Σηϑ, raro Σητ; copto ant. sêt). - In origine era l'animale okapi (cfr. egitto: Religione) e, quando lo personificarono, divenne figlio di Gêbeb [...] siri che vi risiedevano e l'identificaroo con Ba‛al (più tardi con Tešub). Per altri fu il dio che causa i temporali (Tifone secondo lo dissero i Greci), i terremoti, che sta nelle tenebre. Poi videro nell'Orsa Maggiore la sua coscia. Fu solo verso ...
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GIGANTI (Γίγαντες)
Alessandro OLIVIERI
Goffredo BENDINELLI
Bruno Vignola
Sono nati dalla Terra (Γῆ), dal sangue dell'evirato Urano, e formano un popolo selvaggio, criminale, affine però, sebbene più [...] come si usa chiamarlo, s'incontra in Italia per la prima volta nella pittura di una tomba etrusca, detta appunto del Tifone, a Tarquinia: esso vi appare ripetuto due volte sopra un pilastro centrale, in funzione di Cariatide. Poiché la tomba non può ...
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GIGANTI (Γίγαντες, Gigantes)
F. Vian
1. In Omero (Od., vii, 58-6o, 206; x, 120) i G. sono esseri selvaggi, simili ai Ciclopi e ai Lestrigoni, che periscono vittime dell'insolenza del loro re Eurimedonte; [...] . Il G. anguipede è adottato dagli scultori di Pergamo (190-165) e predomina in seguito in tutto il mondo ellenistico. Mentre i Tifoni arcaici sono alati e le loro code di serpente hanno origine sotto il torso, i G. hanno raramente le ali (salvo a ...
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tifone
tifóne s. m. [dal port. tufão (che è dal cin. t’ai fung), raccostato al lat. typhon -onis, gr. τυϕῶν -ῶνος, «turbine, uragano», da cui anche l’arabo ṭufān]. – Nome con cui vengono comunem. indicati i violenti cicloni tropicali dell’oceano...
idra
s. f. [dal lat. hydra, gr. ὕδρα, der. di ὕδωρ «acqua»]. – 1. a. Mostruoso serpente mitologico (propr. Idra di Lerna) con molte teste (da tre a nove e più, secondo le varie leggende), le quali rinascevano se tagliate; generato da Tifone...