VIRCHOW, Rudolf
Gioacchino Sera
Patologo, antropologo, etnologo e archeologo tedesco, nato a Schivelbein in Pomerania nel 1821, morto a Berlino il 5 settembre 1902. Si laureò a Berlino nel 1843, sotto [...] si abilitava alla libera docenza. Nel 1848, incaricato dal ministero d'un viaggio d'inchiesta per un'epidemia di tifo nella Slesia superiore, constatava le trascuranze del governo, non esitava a denunciarle e, nei moti del marzo 1848, apertamente ...
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Patologo italiano (Trieste 1857 - Marina di Pietrasanta 1937), prof. di patologia generale all'univ. di Firenze (dal 1890); senatore (dal 1911); socio corrispondente dei Lincei (1901). Diresse campagne [...] asiatico, sull'immunità nelle malattie infettive, sull'eziologia del gozzo endemico, sulla peste bubbonica, sui batterî delle acque, sul tifo petecchiale, sugli effetti dei gas bellici sull'organismo umano, su varî temi di istologia patologica. ...
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GODLEWSKI, Emil
Biologo, nato a Hołosko (Leopoli) il 15 agosto 1875. Laureatosi in medicina a Cracovia nel 1899, compị ricerche scientifiche a Monaco di Baviera (sotto la direzione di K. W. Kupffer) [...] e di embriologia all'università di Cracovia. Durante la guerra mondiale fu a capo del servizio sanitario nella lotta contro il tifo esantematico e il vaiuolo; dal 1919 al 1921 ebbe le funzioni di alto commissario nella lotta contro le epidemie in ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] sono sempre molto limitati e sfuggono a ogni controllo e previsione, soprattutto nel momento delle grandi epidemie di colera, di tifo, di vaiolo o di malaria. Durante l'epidemia di colera che si diffuse negli anni Trenta, i vari governi, sotto ...
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Anatomopatologo, nato a Verona il 2 agosto 1866, morto a Pisa il 18 marzo 1938. Laureatosi all'università di Torino, vi fu assistente e aiuto nell'istituto di anatomia patologica diretto da P. Foà. Libero [...] della sieroterapia specifica delle infezioni; propose un nuovo metodo diagnostico differenziale fra il colibacillo e il bacillo del tifo; sperimentando l'azione tossica e settica dei germi patogeni sul sistema nervoso centrale, dimostrò per primo la ...
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Igienista, nato a Lugo (Ravenna) il 6 settembre 1872, morto nel 1943. Laureato in medicina a Catania nel 1896; allievo di G. B. Grassi e A. Celli; professore di igiene nel 1903, insegnò a Cagliari e a [...] e quello vaioloso umano, dei quali ha scoperto la filtrabilità, sulla amebiasi dell'uomo, sulla dissociazione batterica del bacillo del tifo, ecc. Si è anche occupato di idrologia e di eugenica. Ha diretto il Trattato italiano d'igiene, Torino 1926 ...
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Processo morboso di natura infiammatoria che colpisce i vari tessuti delle articolazioni. Può essere acuto o cronico e interessare una o più articolazioni (rispettivamente mono- e poli-a.).
Nelle a. di [...] è una varietà di a. purulenta dovuta alla localizzazione del bacillo di Eberth in un’articolazione; è una complicazione del tifo addominale.
Se la lesione infiammatoria è solo sinoviale, si ha l’artrosinovite; se interessa anche i capi ossei, l ...
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Fisiologo e igienista (Neuburg an der Donau 1818 - Monaco di Baviera 1901). Prof. di chimica clinica nell'univ. di Monaco e quindi (1853) d'igiene nella stessa università. Nel 1873 membro della commissione [...] ); studiò il meccanismo della secrezione biliare e dell'escrezione urinaria; compì ricerche sull'acido ippurico, sulla creatina e sulla creatinina; fornì contributi allo studio del ricambio gassoso e dell'epidemiologia del colera e del tifo. ...
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VACCINAZIONE (XXXIV, p. 873)
Vittorio PUNTONI
Nell'ultimo decennio le vaccinazioni profilattiche hanno segnato un notevole incremento sia dal punto di vista tecnico sia da quello regolamentare.
Mentre [...] di topolini infettati con il virus della febbre gialla. Il virus influenzale e la rickettsia agente del tifo esantematico, insufflati nell'albero respiratorio del topolino bianco, determinano una polmonite specifica nella quale i rispettivi agenti ...
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WEIL, Adolf
Agostino Palmerini
Medico, nato il 7 febbraio 1848 a Heidelberg, morto a Wiesbaden il 23 luglio 1916. Laureatosi nel 1871 a Heidelberg, perfezionatosi a Berlino e a Vienna, nel 1872 conseguì [...] nell'estate a Badenweiler.
Oltre a lavori sulla patologia dei polmoni e dei bronchi, sulla patologia e la terapia del tifo addominale e su una forma di diabete insipido da lui descritta, caratterizzò una particolare forma morbosa alla quale è rimasto ...
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tifo
s. m. [dal gr. τῦϕος «fumo, vapore; fantasia; febbre con torpore» (cfr. lat. typhus «superbia»)]. – 1. In medicina, nome dato a più quadri morbosi che, pur presentando le più disparate eziopatogenesi, hanno in comune (almeno in una fase...
tifoso
tifóso agg. [der. di tifo]. – 1. In medicina: a. Di tifo, che ha i caratteri del tifo: febbre alta a tipo tifoso. In partic., stato t., quadro clinico osservabile in diverse sindromi morbose per lo più di natura infettiva, caratterizzato...