FOGOLLA, Francesco (nome cinese Fu Zhujiao)
Giuseppe Brancaccio
Nacque a Montereggio di Mulazzo in Lunigiana, allora soggetta al Ducato di Parma, da Gioacchino e da Elisabetta Ferrari il 4 ott. 1839. [...] verso i cristiani cinesi e gli europei si diffondeva nella popolazione.
Da aprile a giugno la regione fu colpita da una ennesima epidemia di tifo. Nella notte tra il 5 e il 6 luglio il F. fu tratto in arresto con mons. Grassi ed un gruppo di suore e ...
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INFETTIVOLOGIA
Giuseppe Visco-Enrico Girardi
In questi ultimi decenni, nel settore della medicina dedicato alle infezioni e in modo particolare alle malattie infettive (v. infezione, XIX, p. 196; infettive, [...] quello internazionale per chi si rechi in località ''a rischio'' per determinate malattie (peste, colera, febbre gialla, tifo esantematico, ecc.).
Per l'età infantile, come anche per l'adulto, vaccinazioni particolarmente efficaci sono state ottenute ...
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NAPOLI (XXIV, p. 227; App. I, p. 879)
Elio MIGLIORINI
Emilio LAVAGNINO
Ernesto PONTIERI
Mario TORSIELLO
Nel decennio 1931-40 lo sviluppo edilizio di Napoli, favorito dall'importanza sempre maggiore [...] incursioni aeree tedesche. Con la cooperazione soprattutto americana - che si mostrò particolarmente efficace in occasione dell'epidemia di tifo petecchiale del novembre 1943 - si pose mano a rimettere in efficienza i servizî pubblici; e lentamente e ...
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(dal gr. ἀντί "contro" e σῆψις "putrefazione"). Si chiamano così, in generale, i mezzi fisici e chimici che impediscono la putrefazione delle sostanze organiche; in senso più ristretto i mezzi chimici [...] basta per sterilizzare da 200 a 500 litri di acqua inquinata con colibacillo, bacillo del colera, bacillo del tifo.
Dal bromo si ottiene la tintura, l'acqua di bromo, il bromoformio, ecc.
Dallo iodio, per soluzione alcoolica ...
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In anatomia è così chiamato tutto il tratto d'intestino crasso fra cieco e retto (v. digerente, apparato). Il suo calibro nel vivente varia molto in relazione al tono muscolare e alla quantità del contenuto; [...] ascessi del fegato (trasporto per via sanguigna e linfatica delle amebe), mentre essi sono eccezionali in quella bacillare. Il tifo può dall'ileo estendersi anche al colon con le note alterazioni; talora ne è l'unica localizzazione (colotifo). Anche ...
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Nome dato a un Verme platelminta della classe dei Cestodi (v.ì. La forma adulta, Echinococcus granulosus (Batsch, 1786) = Taenia echinococcus von Siebold, 1853; Echinococcifer echinococcus Weinland, 1861, [...] penetrazione di bile nella cavità cistica, o da suppurazione del connettivo pericistico, o da infezioni generali dell'organismo (tifo), o da iniezioni nella cavità cistica di sostanze nocive al parassita (sublimato, formolo, ecc.). Il liquido cistico ...
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POLMONITE o Pneumonite
Leonardo Alestra
I. La polmonite acuta. - È una malattia infettiva febbrile insorgente in modo acuto e caratterizzata anatomicamente da un'infiammazione essudativa degli alveoli [...] trovi un pappagallo ammalato (psittacosi).
Decorso atipico hanno anche le polmoniti che complicano un'altra malattia infettiva, come tifo, influenza, ecc.
La polmonite dei vecchi, pur essendo il più delle volte mortale, dà solo pochi sintomi: febbre ...
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NEFROPATIA
Gabriele MONASTERIO
. Termine generico per indicare qualsiasi condizione morbosa dei reni, tanto di natura chirurgica (n. monolaterali) quanto di natura medica (n. bilaterali). Nel campo [...] , di regola ematogene e secondarie a processi infettivi generali o localizzati non suppurativi (scarlattina, difterite, tifo, ecc.); granulomatose, di cui paradigmatica è la nefrite tubercolare (o tubercolosi renale).
D'importanza fondamentale ...
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SPIROCHETOSI itteroemorragica
Aldo CASTELLANI
Nino BABONI
Malattia infettiva determinata da una speciale spirocheta (Leptospira icterohaemorragiae), che, nei casi tipici, presenta un decorso febbrile [...] faccia. Rispondono efficacemente agli effetti terapeutici i derivati arsenobenzolici e specialmente l'argento salvarsanico di soda.
Nel tifo canino o ittero infettivo o morbo di Stoccarda è spesso segnalato il reperto di spirochete nel sangue, fegato ...
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Canottaggio
Bruno Marchesi
La storia
Le origini
Il canottaggio (dal francese canotage, derivato di canot "canotto"; inglese rowing) è la disciplina sportiva propria del gesto tecnico della voga, che [...] imbarcazioni in gara impegnate in un difficile percorso con giro di boa, la perizia e lo sforzo dei rematori, il tifo della folla entusiasta e la vittoria di Cloanto, capovoga della barca Scilla. Pausania (2° secolo d.C.) scrive di competizioni ...
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tifo
s. m. [dal gr. τῦϕος «fumo, vapore; fantasia; febbre con torpore» (cfr. lat. typhus «superbia»)]. – 1. In medicina, nome dato a più quadri morbosi che, pur presentando le più disparate eziopatogenesi, hanno in comune (almeno in una fase...
tifoso
tifóso agg. [der. di tifo]. – 1. In medicina: a. Di tifo, che ha i caratteri del tifo: febbre alta a tipo tifoso. In partic., stato t., quadro clinico osservabile in diverse sindromi morbose per lo più di natura infettiva, caratterizzato...