CAIROLI, Ernesto
Bruno Di Porto
Nacque il 20 sett. 1832 a Pavia, secondogenito di Carlo e Adelaide Bono. Sospettato dalle autorità di polizia, nel 1852 (l'anno dei processi di Mantova contro l'organizzazione [...] Sirtori, segnalandosi poi nelle operazioni di passaggio dello stretto di Messina. Durante la marcia per la Calabria contrasse il tifo, morendone a Napoli, all'ospedale della Pace, il 18 sett. 1860.
Fonti e Bibl.: Pavia, Museo del Risorgimento ...
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LATTE (fr. lait; sp. leche; ted. Milch; ingl. milk)
Elia SAVINI
Amilcare BERTOLINI
Costantino GORINI
Secondo la definizione adottata dal II Congresso internazionale per la repressione delle frodi alimentari [...] personale di stalla e di latteria; cosicché il latte può divenire tramite delle più gravi infezioni umane (tubercolosi, tifo, paratifo, ecc.). A prevenire e limitare gl'inquinamenti del latte sono necessarî: il controllo veterinario per la selezione ...
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RIETI (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Francesco PALMEGGIANI
Doro LEVI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Città principale della Sabina e capoluogo di provincia. È situata a circa 400 m. s. m. nell'angolo [...] ab., ma poi in tutto lo Stato pontificio si verificò una forte diminuzione, causata da carestie e da epidemie di colera, vaiolo e tifo, e nel 1708 la popolazione di Rieti era ridotta a 6101 ab.; da allora l'incremento è stato regolare (eccettuato il ...
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ISTERIA (dal gr. ὑστέρα "utero") o isterismo
Onorino BALDUZZI
Leonardo ALESTRA
Così chiamata perché ritenuta causata da turbe uterine. Appartiene al gruppo delle cosiddette psiconeurosi funzionali, [...] però anche una forma acquisita d'isterismo che può essere prodotta da affezioni acute e croniche (tifo, scarlattina, anemie, clorosi, sifilide, diabete, malattie ginecologiche, intossicazioni da alcool, mercurio, morfina, ecc.). Però molte volte ...
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STREPTOMICINA
Massimo ALOISI
Franco ROSSI
. Per importanza ed applicazione pratica è il secondo antibiotico dopo la penicillina. È stata scoperta da S. A. Waksman e coll. nel 1944, dopo lunghi e sistematici [...] nella cura di infezioni stafilococciche, pneumococciche, da H. influentiae e da meningococco. Buoni risultati si sono avuti nel tifo sperimentale del topo usando forti dosi ed analogamente per la brucellosi sperimentale del pollo e della cavia, con ...
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. Galeno adoperò questa parola ἀποπληξία per indicare la perdita subitanea e improvvisa della sensibilità e della motilità del corpo, eccetto la respirazione; dopo Harvey si aggiunse anche: eccetto la [...] , in seguito a malattie che alterano l'integrità delle pareti vasali per arterite, trombosi, embolia (carbonchio ematico, tifo petecchiale, setticemia emorragica, anemia, nefrite acuta, ateromatosi, elmintiasi, ecc.), spesso in seguito ad un rapido ...
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POLIOMIELITE anteriore acuta (XXVII, p. 665)
Riccardo SCAPATICCI
La denominazione più appropriata deve essere quella di malattia poliomielitica, giacché il virus può colpire tutte le zone motorie del [...] le malattie infettive contagiose in cui la penetrazione e l'eliminazione del germe avvenga per via digerente (tifo, colera, dissenteria bacillare, ecc.). Particolarmente importante la profilassi attiva, specie nei soggetti in cui si abbia fondato ...
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Termine generico che designa la lesione anatomica costituita da infiltrazione di sangue fuoriuscito dai vasi, negl'interstizî dei tessuti. A seconda della loro sede si distinguono in superficiali (cutanee, [...] . Ciò avviene nelle malattie a diatesi emorragica (anemia perniciosa, leucemia, emofilia), nelle gravi sepsi (vaiolo nero, tifo petecchiale), nelle varie forme di porpora; in certe forme d'eritema (eritema contusiforme, talora erroneamente imputato a ...
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Mortalità
Graziella Caselli
Introduzione
Era più o meno la metà del Seicento quando la città di Londra, volendo conoscere l'andamento delle epidemie che affliggevano la popolazione, invitò John Graunt [...] livelli di mortalità (v. Sori, 1984). Le malattie epidemiche continuarono a mietere numerose vittime e le crisi dovute al tifo petecchiale, al vaiolo, alla dissenteria e alle influenze maligne si susseguirono ancora per tutto il Settecento e per gran ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] con Eleonora Miranda (n'ebbe tre femmine e un maschio, Adriano, mortogli poco più che ventenne, di tifo, come di tifo gli morì l'Albertina, laddove gli sopravvissero Luisa, reputata scrittrice per l'infanzia e consorte del matematico toscano ...
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tifo
s. m. [dal gr. τῦϕος «fumo, vapore; fantasia; febbre con torpore» (cfr. lat. typhus «superbia»)]. – 1. In medicina, nome dato a più quadri morbosi che, pur presentando le più disparate eziopatogenesi, hanno in comune (almeno in una fase...
tifoso
tifóso agg. [der. di tifo]. – 1. In medicina: a. Di tifo, che ha i caratteri del tifo: febbre alta a tipo tifoso. In partic., stato t., quadro clinico osservabile in diverse sindromi morbose per lo più di natura infettiva, caratterizzato...