Sulla natura degli antìgeni - di quelle sostanze cioè capaci, una volta introdotte per via parenterale (cioè eludendo la via digestiva) in organismi per i quali sono eterogenee, di stimolare questi organismi [...] è data dai sieri anti H mentre l'agglutinazione somatica è data dai sieri anti O. Si considera nel batterio del tifo anche l'antigene Vi proprio dei ceppi virulenti.
Oltre a ciò esistono, riguardo ai microrganismi, gli antigeni da loro prodotti come ...
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Sono indicate con tale nome le piante che a differenza delle piante verdi (autotrofe), si nutrono di materiali organici, derivati più o meno mediatamente da processi nutritivi di piante autotrofe. L'eterotrofismo [...] eterotrofe possono vivere come parassite o come saprofite: una quantita di batteri parassiti dell'uomo (bacillo della peste, del tifo, ecc.) possono essere facilmente coltivati in vitro su mezzi nutritivi artificiali; e analogo è il caso per molti ...
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RASORI, Giovanni
Mario MENGHINI
Patriota e medico, nato a Parma il 20 agosto 1766, morto a Milano il 13 aprile 1837. Laureatosi a Pavia, fu propugnatore ardente delle dottrine del Brown e nel 1792 ne [...] di guerra nell'esercito cisalpino combatté nella medesima brigata con Ugo Foscolo; in seguito a un'epidemia di tifo petecchiale scoppiata a Genova scrisse e pubblicò (1801) la Istoria della febbre epidemica, nella quale descrisse quell'epidemia ...
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GALEOTTI, Gino
Alessandro Lustig
Patologo, nato a Gubbio il 10 agosto 1867, morto il 5 aprile 1921 a Napoli. Insegnò patologia generale sperimentale nell'università di Cagliari, Siena, Napoli. Fu per [...] , Padova 1915; Relazioni delle ricerche compiute sulla efficacia profilattica delle vaccinazioni antitifiche e sulle epidemie di tifo e paratifo fra le truppe combattenti, Treviso, Intendenza generale dell'esercito, 1916; Sul ricambio dei muscoli ...
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GORINI, Costantino
Igienista e batteriologo, nato a Rimini il 9 gennaio 1865. Laureatosi in medicina a Pavia nel 1890, dove rimase assistente d'igiene fino al 1896; nel 1894 conseguì la libera docenza [...] pelli, ecc. Inoltre si occupò di parassitologia (controllo biologico del vaccino jenneriano), di epidemiologia (carbonchio, colera, tifo, ecc.), d'igiene scolastica (banchi di scuola) e ospedaliera (disinfezioni), di batteriologia delle acque dolci e ...
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RANCO, Vitto Lorenzo Maria
Alessio Petrizzo
RANCO, Vitto Lorenzo Maria. – Nacque ad Alessandria il 3 gennaio 1813 da Gioanni e da Caterina Fantoli, in una famiglia di agiati negozianti.
Primogenito [...] lui in quegli anni – e più sul piano personale che politico – fu quella di Niccolò Tommaseo. Ranco, che a Parigi contrasse il tifo, affermava di essere lui il «giovanetto d’ingegno e di cuore, al quale i sogni mazziniani stornavano la mente dai sodi ...
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MARIA DOMENICA Mazzarello, santa
Serena Veneziani
MARIA DOMENICA Mazzarello, santa. – Nacque il 9 maggio 1837 nel piccolo borgo di Mornese, nell’alto Monferrato, da Giuseppe e Maria Maddalena Calcagno, [...] con la frequenza ai sacramenti secondo il consiglio del proprio direttore spirituale.
Nel 1860 scoppiò in paese un’epidemia di tifo che M., allora ventitreenne, contrasse nell’assistere una famiglia di parenti. La malattia la portò quasi alla morte e ...
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scarlattina Malattia infettiva acuta e contagiosa, causata da uno streptococco emolitico appartenente al gruppo A di Lancefield e caratterizzata da un esantema, tipico per morfologia e distribuzione (maschera [...] il suo aspetto richiama la s.; eritemi scarlattiniformi si possono osservare in corso di malattie infettive (tifo, meningococcemia), di manifestazioni tossiche (da sulfamidici, antipirina). Scarlattinoide è una forma di esantema che ricorda quello ...
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Consiste essenzialmente nella diminuzione dei grassi di deposito dell'organismo, i quali costituiscono una larga riserva di materiali nutritivi, d'alto valore energetico. Riduzioni notevoli del peso corporeo [...] a causa tipicamente tossica o tossico-infettiva (e in parte ipoalimentare) sono quelli delle malattie infettive acute (tifo) e croniche (tubercolosi); della cachessia (v.) da tumori maligni, da emopatie (con achilia e atrofia delle mucose ...
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HAN-K'OW (A. T., 99-100)
Giovanni Vacca
Città cinese e porto aperto al commercio, situata alla lat. di 30°32′ N. e alla long. di 114°19′ E., sulla riva sinistra del Yang-tze kiang. Il nome significa [...] 35°-37°), con rapidi sbalzi di temperatura. Le malattie epidemiche non sono rare: si hanno così: colera, tifo, encefalite, dissenteria. Un acquedotto moderno, con acqua eccellente, terminato nel 1912, e una regolare fognatura, hanno migliorato ...
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tifo
s. m. [dal gr. τῦϕος «fumo, vapore; fantasia; febbre con torpore» (cfr. lat. typhus «superbia»)]. – 1. In medicina, nome dato a più quadri morbosi che, pur presentando le più disparate eziopatogenesi, hanno in comune (almeno in una fase...
tifoso
tifóso agg. [der. di tifo]. – 1. In medicina: a. Di tifo, che ha i caratteri del tifo: febbre alta a tipo tifoso. In partic., stato t., quadro clinico osservabile in diverse sindromi morbose per lo più di natura infettiva, caratterizzato...