Vesalio, Andrea (forma italianiz. di André Vésale)
Anatomico belga (Bruxelles 1514 - Zante 1564). Compì i suoi studi a Lovanio, Montpellier, Parigi e Padova ove, addottoratosi nel 1537, venne nominato, [...] Carlo V, in qualità di medico imperiale; infine (1556) fu medico di Filippo II. Morì per annegamento o di tifo, di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa. Convinto dell’importanza dell’investigazione diretta della natura e dell’iconografia nello ...
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PARASIMPATICOTONIA
Antonio Gasbarrini
. Stato di squilibrio nervoso organo-vegetativo, che si traduce clinicamente con i segni di un'accentuazione di tutte o di parte delle funzioni dipendenti dal sistema [...] ipertiroidismo vagotonico; iposurrenalismo, stato timico-linfatico, ecc.). Transitoriamente segue spesso ad alcune malattie infettive (tifo, difterite, ecc.).
I sintomi sono svariati: cute fredda, pallida con marezzature venose, iperidrotica; respiro ...
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. Sostanza che risulta dalla combinazione (molecola a molecola, con eliminazione di acqua), tra l'anilina e l'acido acetico, C6H5 NH2 + CH3 COOH − H2O − C8H5 NHCOCH3, si presenta cristallizzata in laminette [...] da Cahn e Hepp nella clinica di Kussmaul, si dimostrò un energico analgesico e antipiretico e venne prescritta nel tifo, nella pleurite, nella febbre puerperale, nel reumatismo articolare acuto e in altre malattie infettive acute, alla dose di gr ...
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WRIGHT, Sir Almroth Edward
Patologo, nato a Coolcarrigan (Irlanda) il 10 agosto 1861. Studiò a Dublino, Lipsia, Strasburgo, Marburgo e si laureò a Dublino nel 1883. Dopo avere insegnato dal 1887 patologia [...] sperimentale a Londra.
Oltre che per importanti studî sulla coagulazione del sangue, sulla profilassi e sulla terapia del tifo, sull'immunità, sulle infezioni delle ferite, è particolarmente noto per le sue ricerche sulle opsonine (v.) e sul ...
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immunizzazione
Creazione di uno stato di immunità, attiva o passiva, generica o specifica per un dato antigene. L’i. attiva si compie attraverso i vaccini, che inducono nell’organismo anticorpi specifici; [...] (poliomielite, morbillo, parotite, rosolia, febbre gialla, tubercolosi, BCG), con vaccini inattivi coniugati (epatite A, pertosse, tifo, influenza, meningococco, rabbia), con tossine (difterite, tetano) o con vaccini ricombinanti (epatite B). L’i ...
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Biologia
Tessuto che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni, linfatici e del cuore (v. .). Partecipa al mantenimento del tono vascolare con la produzione di fattori di rilassamento e di contrazione. [...] degli e. vasali sono le cellule endotelioidi che compaiono nel sangue solo in particolari condizioni morbose (tifo, malaria, emopatie in genere ecc.). Presentano caratteristiche citologiche peculiari (protoplasma ampio, sottile, nucleo rotondo od ...
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MONTI, Achille
Anatomo-patologo, nato ad Arcisate (Varese) il 16 ottobre 1863, fu allievo di Golgi, di Koch, di Weichselbaum. Laureato a Pavia nel 1887, libero-docente di patologia generale nel 1891, [...] , dei reni, dei tumori; numerosissimi i suoi contributi allo studio delle malattie infettive, quali la malaria, il tifo addominale, le infezioni pneumococciche, ecc.
Notevoli infine gli studî su vari problemi patologici sorti dalla guerra mondiale e ...
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LUCATELLO, Luigi
Stefano Arieti
Nacque a Treviso il 30 luglio 1863 in un'agiata famiglia di origine veneziana, da Federico Maria e Anna Canciani. Dopo aver conseguito la licenza fisico-matematica e [...] dei Congressi di medicina interna. VII Congresso( 1896, Roma 1896, pp. 147 s.).
Riprendendo il filone degli studi sul tifo, il L. fu poi in grado di dimostrare la natura tifoide del catarro gastrico-intestinale (Sull'etiologia del catarro gastrico ...
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BUSSI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque a Viterbo (non ad Urbino, come vuole il Pastor) il 31 marzo 1657; si addottorò in leggi alla Sapienza; entrò in prelatura e probabilmente ottenne presto, [...] XII gli attribuì poi un canonicato nella basilica vaticana. Lo stesso papa nell'estate del 1695, durante un'epidemia di tifo, gli affidò il governo della città leonina, e fu probabilmente il buon servizio prestato dal B. in questa circostanza che ...
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È una malattia febbrile con eruzione di petecchie o macchie porporine della pelle, determinata dalle punture di certe zecche (Dermacentor Andersonii e specie affini, D. molestus, D. maturatus), endemica [...] L'agente infettivo sarebbe una Rickettsia alquanto più grande e lanceolata di quella del tifo esantematico trasmessa dai pidocchi. Clinicamente è molto simile al tifo esantematico o petecchiale, salvo che la febbre finisce per lisi anziché per crisi ...
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tifo
s. m. [dal gr. τῦϕος «fumo, vapore; fantasia; febbre con torpore» (cfr. lat. typhus «superbia»)]. – 1. In medicina, nome dato a più quadri morbosi che, pur presentando le più disparate eziopatogenesi, hanno in comune (almeno in una fase...
tifoso
tifóso agg. [der. di tifo]. – 1. In medicina: a. Di tifo, che ha i caratteri del tifo: febbre alta a tipo tifoso. In partic., stato t., quadro clinico osservabile in diverse sindromi morbose per lo più di natura infettiva, caratterizzato...