Borromini, Francesco
Fabrizio Di Marco
Il grande innovatore dell'architettura barocca
Considerato il più innovatore tra gli architetti del barocco romano, sperimentò forme e spazi nuovi contrapponendosi [...] si dedicò alla realizzazione della parte terminale della chiesa, con transetto, abside e cupola, riprogettata e inglobata in un tiburio, come in S. Ivo, ma dalle forme plastiche più movimentate, con grandi porzioni di muro convesse alternate a più ...
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CESA BIANCHI, Paolo
Luciano Patetta
Ingegnere architetto, nacque a Milano da Domenico e da Maddalena Bossi il 29 nov. 1840. Apparteneva a una famiglia milanese molto nota, discendente, dal Cinquecento, [...] consigliere e architetto onorario".
Per il completamento della cattedrale milanese, il C. realizzò le due torricelle ai fianchi del tiburio, la prima su disegno di Giuseppe Vandoni, la seconda (che attualmente porta il nome di "gugliotto Cesa Bianchi ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] -1488 circa) legate al progetto con il quale Leonardo aveva partecipato, nel 1487-1490, al concorso per l’edificazione del tiburio del Duomo di Milano. Se pensiamo che solo nel 1488 il refettorio delle Grazie fu portato a compimento, viene da credere ...
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DE FILIPPIS, Vitantonio
Antonio Castellano
Nacque a Triggiano (prov. di Bari) nella seconda metà del sec. XVII. Appresa la pittura presso la bottega di un anonimo pittore triggianese, del quale si ha [...] Rosa, quali Gaetano Troisi e Domenico Storace, nonché di giovanissimi pittori come Nicolò De Michele, il D. incastonò nel tiburio quadrangolare della cupola una serie di Profeti e nel soffitto piano un grande ovale con Angioli, Santi, Anime purganti ...
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GRANDI, Giovanni Battista
Sabina Brevaglieri
Figlio di Antonio Maria, nacque a Varese nella parrocchia di S. Vittore e fu battezzato il 6 giugno 1643. Accanto ad A. Castelli, detto il Castellino, il [...] esecutori saldarono effettivamente i lavori il 4 ag. 1705.
Interessando i costoloni della volta e l'incorniciatura delle finestre del tiburio, alternate a finti vasi bronzei, l'intervento del G. si estese anche al finto cornicione lungo la navata su ...
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FOPPA, Caradosso (Cristoforo Caradosso, erroneamente Ambrogio)
Rita Bernini
Figlio dell'orafo Gian Maffeo di Milano e di Fiora de Carminali Brambilla di Pavia, nacque a Mondonico in Brianza probabilmente [...] Moro di accompagnare Francesco di Giorgio Martini da Siena a Milano, dove l'Opera del duomo voleva sottoporgli il modello del tiburio. Di fatto l'incarico fu svolto da Giovannantonio da Gessate (Milanesi, 1854, pp. 434 s.). Nell'ottobre del 1492 il F ...
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PIATTI, Giovanni Antonio
Vito Zani
PIATTI, Giovanni Antonio. – Nacque a Milano nel 1447 o nel 1448, come si evince dall’atto di morte, stilato nella città natale il 26 febbraio 1480, in cui lo scultore [...] e la messa in opera del monumento per Giovanni Borromeo, ibid., pp. 251-258; J. Stoppa, G.A. P., le statue del tiburio del duomo e la cultura figurativa milanese attorno al 1478, in Nuovi studi, II (1997), pp. 79-92; G. Agosti, Scrittori che parlano ...
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PIANTAVIGNA, Gian Maria
Stefano L'Occaso
PIANTAVIGNA, Gian Maria. – Figlio di Giovan Battista, nacque, forse a Bologna, probabilmente entro il 1520; il padre, intagliatore, operò a lungo nel Bresciano, [...] maggio 1557 Piantavigna si impegnò a fornire per il duomo di Milano l’ornamento con figure «in la rotta sopra lo tiburio d’esso organo», assieme al «pedestallo grande da basso» (Annali, 1881, p. 26) per un compenso complessivo corrispondente a 16.884 ...
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CAROSELLI, Cesare
Agnese Fantozzi
Nacque a Genazzano (Roma) il 14 dic. 1847 da Nicola e Cesarina Senni. Iniziò gli studi artistici a Roma alla scuola d'arte nell'ospizio di S. Michele, dove rimase per [...] architetto, durante il 1887, nella chiesa del Sacro Cuore al Castro Pretorio dipingendo i Profeti maggiori nei quattro pennacchi del tiburio e le figure delle Sibille e dei Profeti minori nella fascia che sovrasta la navata maggiore. Del 1895 è l ...
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CETTI (Ceti), Pietro Antonio
Gaetano Panazza
Dalle notizie autobiografiche posteriori al 1784 inviate a M. Oretti e degne di fede, almeno parzialmente, si sa solo che era capomastro-architetto e figlio [...] Sig. Giacomo Micheli Ar.to da dove si tenta di fare la cupola della chiesa abaciale".
Per erigere la cupola sul tiburio del Soratini (1729), il capomastro Carlo Micheli di Montichiari, Antonio Marchetti, autore della facciata, e il C. sottoposero i ...
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tiburio
tibùrio s. m. [dal lat. mediev. tiburium, forse alteraz. di ciborium «ciborio»]. – In architettura, particolare forma di copertura esterna di certe cupole, nelle quali la calotta interna è racchiusa entro una struttura muraria a forma...
lanterna
lantèrna s. f. [lat. lanterna, dal gr. λαμπτήρ -ῆρος (der. di λάμπω «splendere»), raccostato a lucerna]. – 1. a. Apparecchio d’illuminazione, portatile o fissato a un sostegno, costituito da una gabbia metallica di forma circolare...