Antropologia
Sepoltura per i. Usanza funebre secondo la quale la salma viene gettata in mare, nei fiumi ecc., o temporaneamente o definitivamente. Nel primo caso, l’i. non è che parte del rito funerario [...] di i. temporanea sono caratteristiche di alcune località della Nuova Guinea e delle Isole Salomone. Nel secondo caso (Mongolia, Tibet, tribù rivierasche africane ecc.) l’i. equivale a una forma di abbandono.
Astronomia
Lo scomparire di un astro ...
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Sonam Gyatso
(o bSod nams rgya mtsho) (1543-1588) Primo abate del monastero tibetano di ‛Bras spungs (Drepung) a ricevere nel 1578 il titolo di dalai lama da Altan khan, capo della tribù mongola dei [...] lo aveva invitato nel quadro dei rapporti che i principi mongoli mantenevano con le varie scuole del buddhismo tibetano. Viene considerato però come terzo della serie poiché il titolo fu retrospettivamente attribuito anche ai suoi due predecessori ...
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(o necromanzia) Evocazione dei defunti a scopo divinatorio. Era praticata da Babilonesi, Greci (mediante la nèkyia), Romani e anche dagli Ebrei, pur essendo estranea ai principi sanciti nella Bibbia, [...] .
Esiste tuttora, sebbene sporadicamente e più o meno clandestinamente, nell’Africa equatoriale, nelle Antille, nel Tibet e anche presso sette occultistiche europee e americane. Caratteristiche negromantiche hanno alcuni aspetti dello spiritismo. ...
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Gelugpa (o Dge lugs pa)
Gelugpa
(o Dge lugs pa) Setta riformata del lamaismo (buddhismo tibetano), detta anche Scuola gialla (serpo) dal berretto che i monaci portano per distinguersi dalle Sette rosse. [...] dalai lama e i panchen lama. Con l’aiuto del mongolo Guushi Khan, i G. prevalsero sui Karmapa per il controllo del Tibet e nel 1642 ottennero il potere temporale. Regnarono fino all’invasione cinese (1950); nel 1959 durante l’insurrezione di Lhasa il ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] maggioranza dei conflitti etnici esistenti. Diversi studi (di tipo per lo più celebrativo) hanno analizzato i casi del Tibet, degli aborigeni australiani e degli Ogoni in Nigeria. Altri gruppi pacifisti e non violenti relativamente poco studiati sono ...
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La presenza vitale della dottrina del Buddha, in Asia e nel resto del mondo, è tutt'oggi imponente. Di fede buddhista è la grande maggioranza della popolazione in alcuni paesi dell'Asia sud-orientale, [...] ha raggiunto il grado di Mahāthera a Ceylon. Notevole è infine il contributo scientifico offerto allo studio del b. tibetano dal lama tedesco Anagarika Govinda. Negli ultimi anni sono stati fondati in Francia numerosi monasteri della setta giapponese ...
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ANDREA Avellino, santo
Francesco Andreu
A Castronuovo (Potenza), che da lui è oggi detta Castronuovo S. Andrea, una cappella ricorda il luogo dove nel 1521 nacque Lancellotto (tale fu il suo nome di [...] 1578, a proseguire alacremente nella via intrapresa (v. la lettera in G. Magenis, Vita, e nell'ediz. ampliata di L. Tibet, pp. 251 s.). Infatti nell'aprile dello stesso anno venne eletto, per essere confermato nei due anni successivi, preposito di S ...
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Buddha e il buddismo
Maurizio Paolillo
Un giovane principe che influenzò tutto il mondo orientale
Fra il 6° e il 5° secolo a.C. visse in India settentrionale un giovane di nobile casata, Siddharta Gautama. [...] portò alla nascita di una forma particolare, detta Vajrayana ("Veicolo di diamante"), che è ancora oggi tipica del buddismo in Tibet e in Mongolia.
La diffusione del Grande veicolo in Cina
Il Grande veicolo dall'India passò in Cina attraverso due ...
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CONVENTO
Red.
J. Auboyer
Il più antico esempio di c. occidentale finora noto è quello recentemente scoperto in Palestina, nel deserto presso il Mar Morto. Gli scavi condotti, a partire dal 1951, nel [...] ha un aspetto militare. Il più venerato è il Po-ta-la di Lhassa, dove risiede il Dalai Lama, capo della chiesa del Tibet. Esso è un grande agglomerato piantato su una vetta rocciosa che domina una larga vallata. I suoi muri, rivestiti di bianco o di ...
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missioni
Nella storia delle religioni, l’incarico di diffondere un messaggio religioso conferito a determinati individui (missionari) dal fondatore di una religione o da chi ne ha avuto da lui delega [...] fide incontravano spesso ostacoli e difficoltà. Ancora nel corso del 18° sec. la predicazione si spinse sino al Tibet (1703) e alla Corea (1784). Negli anni della Rivoluzione francese e del periodo napoleonico la Congregazione de Propaganda ...
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tibetano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Del Tibet, regione storica e moderna dell’Asia centrale (dal 1965 è divenuto, per la quasi totalità, una regione autonoma della Repubblica Popolare Cinese): l’altopiano t.; le popolazioni t.; la cultura,...