Antica gens romana patrizia dapprima (5° sec. a. C.), e poi plebea (dalla fine del 4° sec.). Le famiglie più cospicue tra i S. furono Atratini, Asellioni, Blesi, Gracchi, Longi, Tuditani, i cui esponenti [...] guerra punica (218 a.C.); Publio Sempronio Tuditano (lat. P. Sempronius Tuditanus), console nel sec. 3º a. C.; Tiberio Sempronio Longo (lat. T. Sempronius Longus), pretore nel 196 a.C.; Gaio Sempronio Tuditano (lat. C. Sempronius Tuditanus), console ...
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Storico latino (n. 19 a. C. circa - m. 31 d. C. circa). Dopo aver ricoperto importanti cariche militari e politiche, scrisse una storia di Roma dalle origini al 30 d.C.: Ad M. Vinicium libri duo (29), [...] campano e di famiglia ragguardevole, rivestì cariche militari e politiche di rilievo al seguito di Gaio Cesare e poi di Tiberio in Germania; fu anche pretore; si ritirò quindi a vita privata.
Opere
La sua opera storiografica (ad M. Vinicium libri ...
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Gracchi, i fratelli
Tommaso Gnoli
Due nobili a favore del popolo
Negli ultimi decenni del 2° secolo a.C. nell'antica Roma era divenuta centrale la questione agraria. In conseguenza della sua rapida [...] del Senato, la legge fu però approvata, anche se i fondi per la sua attuazione dovevano ancora essere reperiti. Ciò indusse Tiberio, che era al termine del suo anno di carica, a candidarsi di nuovo al tribunato per l'anno seguente. L'opposizione ...
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Titolo d’onore che i Romani attribuirono a Romolo, poi a persona particolarmente benemerita dello Stato. Fu attribuito ad Augusto dal senato e dal popolo nel 2 a.C. e portato dagli imperatori successivi, [...] tranne Tiberio. ...
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(lat. Moesia) Provincia romana del basso Danubio, che abbracciò nella sua massima estensione il territorio compreso tra le pendici dell’Emo (Balcani) a S, il Ponto a E, il Danubio a N, la Dalmazia e la [...] dall’Illirico e comandato da un legato imperiale di rango consolare. L’organizzazione a provincia risale al 15 d.C., quando Tiberio riunì nelle mani del legato della M. anche il governo della Macedonia e dell’Acaia, poi distaccate nel 44 da Claudio ...
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Console (1 a. C.), nel 6-8 circa d. C. governatore dell'Africa, dove si guadagnò gli ornamenta triumphalia per una spedizione contro i Musulamî e i Getuli. Nel 31 fu nominato praefectus urbi da Tiberio. [...] Un figlio e un nipote, omonimi, furono rispettivamente consoli nel 25 e nel 60 ...
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1. Amico di Cicerone, per la solidarietà manifestata durante il suo esilio fu bandito da Roma dal console Gabinio (58 a. C.); fu edile nel 45. 2. Nipote (m. 33 d. C.) del precedente, amico di Orazio, console [...] nel 3 d. C., legato di Tiberio in Pannonia (10-13) e in Dalmazia, proconsole d'Africa nel 15-16, nel 20 gli fu impedito da Tiberio di esercitare l'ufficio di legato in Siria; praefectus urbis nel 32. ...
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(o Sicambri) Popolo della Germania antica, sulla destra del Reno, a S della Lupia (Lippe). Si salvarono da una spedizione punitiva di Cesare riuscendo a fuggire verso oriente (55 a.C.); nell’8 a.C. furono [...] vinti da Tiberio e vennero in parte uccisi, in parte trasferiti di qua dal Reno. ...
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Diritto
I c. sono organi tramite i quali lo Stato compie attività di carattere interno (soprattutto amministrativo) in territorio estero. Le relazioni consolari sono disciplinate da norme pattizie, contenute [...] era di 34 anni, ed era obbligatorio aver ricoperto le magistrature inferiori. L’elezione spettava ai comizi centuriati, fino a che Tiberio (14 d.C.) la conferì al Senato. Con Diocleziano la nomina fu fatta direttamente dagli imperatori. L’entrata in ...
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Console (14 a. C.), come legato della Pannonia combatté (1-4 d. C.) contro Daci, Sarmati e Geti, ottenendo gli ornamenta triumphalia. Con Druso sedò nel 14 la sollevazione delle legioni pannoniche; nel [...] 24 fu accusato di cospirazione, ma fu prosciolto da Tiberio. ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
privigno
s. m. (f. -a) [dal lat. privignus, comp. dei temi di privus (nel sign. generico: «che sta a sé») e gignĕre «generare»], letter. raro. – Figliastro: Morto Ottavian, ... Il gener suo e privigno Tiberio ... Eletto fu a tanto magisterio...