GIOIA (Gioja), Melchiorre
Francesca Sofia
Nacque a Piacenza il 19 genn. 1767 da Gaspare e Marianna Coppellotti. Rimasto orfano a cinque anni del padre e a tredici della madre, andò a vivere con lo zio [...] giacobini e antirealisti provenienti d'Oltralpe, tra le quali la composizione di due tragedie, il Caligola e il Tiberio, esemplate sul modello antitirannico alfieriano e per il momento rimaste manoscritte.
Uscito dal collegio con l'abito talare ...
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FRANCO, Giacomo
Chiara Stefani
Figlio naturale del pittore e incisore Battista Franco e da tale Francesca da Urbino, nacque a Venezia, o più probabilmente a Urbino, nel 1550.
Esercitò, operando sempre [...] della cappella Sistina e dalle stanze di Raffaello. Nel 1579 il F. pubblicò, a tergo del frontespizio delle Risposte di Tiberio Deciano, edite a Venezia per i tipi degli Zenari, il ritratto dell'autore. Due anni dopo vide la luce Il ballarino ...
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PAMPANI, Antonio Gaetano. – Compositore, organista, maestro di cappella, nacque a Modena il 21 febbraio 1706 da Francesco e Anna Rasori.
Nelle fonti il cognome compare in varie forme (Pampini, Pampino, [...] (1730) fornì arie sostitutive e l’intermezzo Delbo mal maritato (e forse nel 1733 un altro intermezzo, Madama Dulcinea o Tiberio cuoco del maestro del bosco; cfr. Cinelli, 1898).
Lasciati tali incarichi, esordì nell’opera seria a Venezia con L ...
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LEGRENZI, Angelo
Vittorio Mandelli
Ultimo dei tre figli maschi di Sebastiano di Pietro, avvocato, e di Orsetta Butta, di famiglia bellunese residente a Venezia, il L. nacque a Monselice, nella villa [...] a Venezia, e per il L., da poco addottoratosi in medicina, verosimilmente a Padova.
Favorito dalla parentela con l'affermato medico Tiberio Zuccato, marito di una sorella della madre, il L. esercitò la medicina per poco più di due anni a Venezia ...
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FLAVIANO (Flavianus), santo
Paolo Chiesa
Secondo la tradizione fu vescovo di Vercelli nella prima metà del sec. VI, ma è difficile stabilire la data precisa del suo episcopato. A F. sono state attribuite [...] vescovi vercellesi, nel quale F. compare al quattordicesimo posto, dopo Costanzo e prima dell'anonimo predecessore di Tiberio. Un'altra notizia seicentesca gli attribuisce la sistemazione nell'abside della basilica eusebiana di un mosaico, distrutto ...
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Nome di varî personaggi romani: 1. Console nel 192 a. C., vinse i Boi; partecipò poi alle operazioni militari contro Antioco III di Siria, che si conclusero con la battaglia di Magnesia (190). 2. Nipote [...] Figlio di Lucio Domizio Enobarbo, il console del 16 a. C., e di Antonia Maggiore, sposò Agrippina Minore da cui ebbe un figlio, il futuro Nerone; console nel 32 d. C., nel 37 fu accusato di adulterio e di lesa maestà, ma lo salvò la morte di Tiberio. ...
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FIORILLO, Silvio
Giovanna Checchi
Nato a Capua (vicino a Caserta) verso il 1565, fu uno dei tanti comici-drammaturghi del primo Seicento. Infatti oltre a interpretare il personaggio di Capitan Matamoros [...] i tempi delle battute comiche. Non dobbiamo dimenticare infatti che egli, come pure i suoi due figli Giovan Battista e Tiberio, ha sempre recitato nei panni del capitano, non certo in quelli dell'innamorato o del vecchio, in parti, cioè, nelle ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] di Augusto, esiliata nello stesso anno, e D. Giunio Silano. A Tomi O. rimase fino alla morte, non avendo ottenuto neppure da Tiberio la revoca del decreto. In viaggio verso l'esilio compose il poemetto Ibis (in 322 distici), contro un detrattore, e i ...
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CASSERI (Casserio), Giulio Cesare
Augusto De Ferrari
Nacque probabilmente nel 1552 (ma la data è controversa) a Piacenza, da cui gli venne il soprannome di Giulio Piacentino, o semplicemente dottor [...] , concorse nel 1584 al posto di chirurgo presso l'ospedale di S. Francesco, ma gli venne preferito un certo Tiberio Bolognese. I suoi rapporti col Fabrici si fecero difficili, soprattutto nel 1598, quando non poté più far parte delle commissioni ...
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GRIMALDI, Giacomo
Massimo Ceresa
Nacque a Bologna nel novembre 1568, da Domenico e Maddalena Gallinaria, primo di dieci figli. Poco dopo la sua nascita i genitori si trasferirono a Roma. Qui, fin dalla [...] 'evento. Il 16 marzo 1594 fu testimone alla stesura - e il 23 sett. 1596 anche alla lettura - del testamento di Tiberio Alfarano, i cui scritti (lasciati inediti al capitolo di S. Pietro) sarebbero stati tra le sue maggiori fonti per la descrizione ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
privigno
s. m. (f. -a) [dal lat. privignus, comp. dei temi di privus (nel sign. generico: «che sta a sé») e gignĕre «generare»], letter. raro. – Figliastro: Morto Ottavian, ... Il gener suo e privigno Tiberio ... Eletto fu a tanto magisterio...