Era nell'antichità propriamente un'imprecazione verbale che invitava le potenze infere o a far perire la persona designata, nemica o avversaria dell'esecrante, o almeno a torturarla e a legarla paralizzandone [...] l'Oriente, e quelle che il giovane Druso indirizzò contro Tiberio dal fondo della prigione. Lo stato e i privati usavano Bouché-Leclercq, Dictionnaire des antiquités romaines, s. v. Devotio, II, i, p. 113; R. Wuensch, Corpus inscriptionum atticarum, ...
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Padre di Teone d'Alessandria, (il critico dei poeti alessandrini sotto Augusto e Tiberio), visse nell'ultimo secolo a. C.; più giovane d'età che Ammonio, l'allievo e successore d'Aristarco, come ci dicono [...] in Υευδαριστοϕάνειος per essere forse Artemidoro solo indirettamente allievo d'Aristofane di Bisanzio (Wentzel, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, col. 1331 seg.). Del caposcuola, a ogni modo, rivissero in lui gli spiriti; l'interesse per la poesia ...
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MAROBODUO (Maroboduus, anche Marobodus)
Arnaldo Momigliano
Re della tribù germanica dei Marcomanni al tempo di Augusto. Nella sua giovinezza fu a Roma ospite dell'imperatore. Circa il 9 a. C., dopo le [...] una minaccia di spedizione contro di lu), comandata da Tiberio. Fedele al suo programma, si astenne dalla lotta organizzata v. H. Predel, Die germanischen Kulturen in Böhmen und ihre Träger, II, Kassel 1930, p. 129 segg. Per la politica romana verso M ...
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Valerio Arpocrazione d'Alessandria viene ricordato da Suida come autore d'un lessico, a noi pervenuto, riferentesi ai dieci oratori attici. Il lessico ci è preziosissimo perché ci fornisce la spiegazione [...] ad Augusto: taluno vuole pertanto metterlo ai tempi di Tiberio. Altri crede di poterlo identificare con l'Arpocrazione che .: Cfr. Christ-Schmid-Stählin, Gesch. der griech. Literatur, 6ª ed., II, ii, pp. 876-7, e l'art. di Gossen, in Pauly-Wissowa, ...
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NICIA
Filippo MAGI
. Pittore ateniese, figlio di Nicomede, discepolo di Antidoto e maestro di Onfalio; fiorì nella seconda metà del secolo IV a. C. Fu uno dei maestri della pittura a encausto. Prassitele [...] le sue opere: un quadro rappresentante Giacinto fu collocato da Tiberio nel tempio di Augusto, il quale già l'aveva 1868, n. 1811 segg.; E. Pfuhl, Malerei u. Zeichn. d. Griech., II, Monaco 1923, p. 751 segg.; A. Rumpf, in Thieme-Becker, Künstler-Lex ...
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(βρεῦκοι, Breuci).- Stirpe pannonica, abbastanza numerosa, stabilita sulle due rive del corso inferiore della Sava. Spinti all'insurrezione dalla durezza delle imposte romane, furono, insieme coi Dalmati, [...] ricondotti al riconoscimento della sovranità romana da Tiberio Cesare, nella guerra che dal nome dei capi fu chiamata tempo dei Flavî sono ricordate, e ricorrono poi frequentemente nel secolo II e III: la cohors prima (o forse una cohors prima) nell ...
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Città eolica d'Asia Minore, davanti a un'insenatura di mare a mezzogiorno del Sinus Elaeates e a nord del monte Sipilo e del fiume Ermo; non lontana da Myrina a nord-est e da Focea a sud-ovest. La remota [...] Danneggiata da terremoti, specie al tempo di Tiberio, la città antica presenta tuttora importanti rovine. Gotha 1893, p. 274 seg.; Gilbert, Handb. d. griech. Staatsaltertümer, II, Lipsia 1881, p. 157; K. Lehmann-Hartleben, Antike Hafenanlagen, Lipsia ...
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PISONE, Lucio Calpurnio (L. Calpurnius L. f. L. n. Piso Frugi [?] pontifex)
Gastone M. Bersanetti
Figlio del precedente. Fu pontefice e 4 volte magister del collegio dei fratelli Arvali. Prima del consolato [...] di alto senso del dovere, fu uno degli amici più accetti a Tiberio, quantunque scevro di ogni servilità; componeva versi ed era protettore di Vienna 1932, p. 7, n. 10; Drumann-Groebe, Geschichte Roms, II, Lipsia 1902, pp. 65-66, 539-540. Cfr. A. v ...
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Sotto il suo nome ci è giunto un trattato de re coquinaria in dieci libri con poco meno di cinquecento ricette. Il nome Celio, che segue quello di Apicio nei codici recenti, si deve a congettura umanistica. [...] M. Gavio Apicio, che visse al tempo di Tiberio e profuse in banchetti la più gran parte del suo I codici di Apicio, in Historia, I (1927); i; id., Apicio, in Historia II (1928), 2; E. Brandt, Untersuch. zum röm. Kochbuche, in Philologus, Suppl. XIX ...
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Città della Lidia che sorgeva tra Sardi e Pergamo, presso il villaggio moderno di Palamūt, a 15 km. a O. di Tiatira. Venne fondata forse da uno dei fratelli di Eumene II tra il 197 e il 186 a. C., e fu [...] un terremoto (17 d. C.) e ricostruita da Tiberio, in cui onore fu innalzato in Roma un Pro Flacc., 52; Ad Quint. fratrem, I, 2, 10; Ad Att., V, 13; Tac., Ann., II, 47; Suet., Tib., 48; Cass. Dio, LVII, 17; Hierocl., Synecd., 671.
Bibl.: Foucart, in ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...