GALLIA
Léopold Albert CONSTANS
Giacomo DEVOTO
Secondina Lorenzina CESANO
Pietro ROMANELLI
Mario NICCOLI
. Gli antichi davano il nome di Gallia al paese compreso fra il Mediterraneo, le Alpi, il [...] , battevano moneta, copiando i conî aurei di Filippo e di Alessandro di Macedonia. Presso i popoli del sud si copiava la dramma poi sempre un principe della casa regnante: Druso, Tiberio, Germanico; lo stesso Augusto, dopo essere rimasto nella ...
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Nel suo significato particolare la parola Acropoli indica l'acropoli per eccellenza, cioè quella di Atene (v. pianta sotto atene). In contrapposizione ad essa si designava la parte bassa della città come [...] - È questo il periodo che va dalla morte di Alessandro all'occupazione dell'Acropoli per parte di Silla. Il recinto di Pasicle e di Pandete furono usate per un gruppo di Augusto, Tiberio, Druso, Germanico, a cui fu aggiunto dopo anche Traiano (Inscr. ...
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È, in senso lato, il complesso delle forze armate organizzate di uno stato. In senso più ristretto, e oggi prevalente, è soltanto il complesso delle forze militari operanti per terra, differenziate dalle [...] di tattica combinata delle varie armi. L'esercito con il quale Alessandro iniziò la conquista dell'Asia era così composto. La falange constava d'esercito. Al tempo di Augusto e di Tiberio gli effettivi degli auxilia eguagliavano all'incirca quelli ...
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POMPEI (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Amedeo MAIURI
Cittadina della provincia di Napoli, distante da questa metropoli 25 km. È sorta, può dirsi da pochi anni, col nome di Valle di Pompei, intorno [...] la sacerdotessa Eumachia aveva consacrato, nell'età di Tiberio, alla Concordia Augusta e alla Pietà, personificazioni forse d'arte pittorica, è il musaico della battaglia di Alessandro nella finissima tecnica dell'opus vermiculatum, scoperto il 24 ...
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Di nobile famiglia patrizia che riteneva di risalire a Iulo, figlio di Enea, nacque il 13 luglio 102 a. C., da Gaio Giulio Cesare e da Aurelia, consoli Gaio Mario, suo zio materno, e Q. Lutazio Catulo; [...] in Spagna e in Africa, da Durazzo a Farsaglia, e infine ad Alessandria. Ufficiali di C. completarono l'opera del loro capo, senza che si col fatto dell'assunzione del nome di Cesare da parte di Tiberio: "Date a Cesare quel ch'è di Cesare e a Dio ...
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MALTA (gr. Μελίτη; lat. Melĭta; presso gli scrittori arabi Māliṭah; A. T., 27-28-29)
Roberto ALMAGIA
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Giuseppe CARACI
Roberto PARIBENI
Guido [...] 218: il presidio comandato da Amilcare si arrendeva a Tiberio Sempronio. Da allora il gruppo delle isole fece parte dopo aver conosciuto lo splendore della corte di Fabio Chigi (Alessandro VII) doveva ospitare un altro inquisitore destinato a cingere ...
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Col nome di Armenia s'indicò nel passato e s'indica tuttora quasi tutta la regione montuosa di origine vulcanica che si estende dal 37° al 47° di longitudine orientale e dal 38° al 41° di latitudine nord. [...] Oronte. Sfuggita l'Armenia alla divisione dell'eredità d'Alessandro, Eumene con l'esibizione di una falsa lettera di richiedono l'intervento di Roma; nel 18 fu, dall'imperatore Tiberio, inviato in Oriente Germanico, nel 37 Lucio Vitellio, padre ...
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Poesia narrativa. C'è un'epopea che riprende e riduce a organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione, e ce n'è un'altra nella quale tanto l'elaborazione fantastica del racconto storico quanto [...] esigeva il gusto del sec. III. La dottrina dominante nell'Alessandria di quell'età è aliena dal grande epos: essa si quello sulla seconda guerra messenica, era letto ancora dall'imperatore Tiberio. Questa produzione è perduta, ma vi si riannoda la ...
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. L'arco, considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, la portata e anche la sottotesa dell'arco stesso. La [...] Viaur ha la luce centrale di metri 221,30 (1902). Va ricordato il ponte Alessandro III, ad arco con tre cerniere, gettato sulla Senna nel 1900, con una che l'arco di Saintes è del tempo di Tiberio e che quelli di Pompei e di Thibilis difficilmente ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] ). L'oro fu usato, ma specialmente per la decorazione: del resto Tiberio proibì ai privati l'uso del vasellame d'oro, e vasi d' e Mangoldo per la collegiata di Huy 1173; reliquiario di Alessandro per l'abate Vibaldo di Stavelot e Corvey 1145 al ...
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