Pseud. dell'attore cinematografico Marion M. Morrison (Winterset, Iowa, 1907 - Los Angeles 1979); dopo alcuni film soprattutto western, divenne attore di primo piano con l'interpretazione di Stagecoach [...] of Iwo Jima (Iwo Jima, deserto di fuoco, 1949); The quiet man (1952); The high and the mighty (I prigionieri del cielo, 1954); Blood alley (Oceano rosso, 1955); Rio Bravo (1958); The man who shot Liberty Valance (1962); El Dorado (1966); True Grit ...
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Musicista francese (Lione 1924 - Los Angeles 2009). Direttore d'orchestra e compositore di musiche per spettacoli teatrali e radiofonici, dagli anni Cinquanta si è dedicato alla musica per il cinema; dopo [...] (1966); Grand Prix (1966); Topaz (1969); La caduta degli dei (1969); Ryan's daughter (1970); The man who would be king (1975); Gesù di Nazareth (1977); The year of living dangerously (1982); A passage to India (1984, premiato con l'Oscar); Dead poets ...
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Nome d'arte del regista, attore e produttore tedesco naturalizzato statunitense Michel Igor Peschkowsky (Berlino 1931 - New York 2014). Ha lavorato a lungo, anche come attore, in teatro e nel cabaret, [...] affrontando la prima regia cinematografica con Who's afraid of Virginia Woolf? (1966). Regista colto e versatile, attento ai temi d'attualità quanto alle esigenze spettacolari, ha diretto tra l'altro: The graduate (1967; premio Oscar nel 1968 per la ...
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Attore ungherese naturalizzato statunitense (Ružomberok, Slovacchia, 1904 - Hollywood 1964); esordì in teatro e nel 1928 passò al cinema, raggiungendo grande popolarità con l'interpretazione di M: eine [...] negli USA durante il regime nazista, continuò a interpretare preferibilmente personaggi inquietanti o esotici. Tra gli altri suoi film più noti: The man who knew too much (1934); Crime and punishment (1935); Secret agent (1936); Strange cargo (1939 ...
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Attore e regista cinematografico (New York 1920 - Santa Monica 1990). Atleta, attore drammatico, diresse spettacoli a Broadway e lavorò in televisione come interprete e regista. Discriminato durante il [...] da un vigoroso realismo e dall'ottima direzione degli attori: The long hot summer (1958); Hud (Hud il selvaggio, 1962); The spy who came from the cold (1965); The Molly Maguires (I cospiratori, 1970); The front (Il prestanome, 1976); Norma Rae (1979 ...
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Storico statunitense (Buffalo 1916 - New York 1970), insegnò alla Columbia University. Interessato alla tradizione politica statunitense, in particolare al filone progressista e populista, ha impiegato [...] dalla psicologia e dalla sociologia. Tra le sue opere: Social darwinism in american thought (1944); The american political tradition and the men who made it (1948; trad. it. 1960); The age of reform: from Bryan to F.D.R. (1955; trad. it. 1962); Anti ...
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Attore statunitense (Indianapolis 1893 - Beverly Hills, California, 1966); ballerino, poi attore nel teatro di rivista e nella commedia brillante, dove mise in luce le sue doti mimiche e umoristiche, nel [...] interpretò spesso personaggi irretiti da donne misteriore e spietate. Tra le sue interpretazioni ricordiamo: Laura (Vertigine, 1944); The razor's edge (1946); Sitting pretty (Governante rubacuori, 1948, poi seguito da altri film incentrati sullo ...
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Musicista (New York 1911 - Hollywood 1975). Fondatore della New chamber orchestra di New York (1931), direttore dal 1941 della CBS symphony orchestra, fu autore di colonne sonore assai notevoli per originalità [...] linguaggio, complessità di orchestrazione ed efficacia emotiva. Compose musiche per film di O. Welles (Citizen Kane), A. Hitchcock (The man who knew too much; Vertigo; Psycho; ecc.), F. Truffaut (Fahrenheit 451; La mariée était en noir), M. Scorsese ...
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Scultore, regista e coreografo belga (n. Anversa 1958). Nei suoi lavori teatrali ha mantenuto sempre centrale l'esperienza della corporeità, mentre, nelle arti visive, sua caratteristica è l'uso di insetti, [...] e contemporanea) o sculture come Heaven of Delight nel Palazzo reale di Bruxelles (2002), Totem a Lovanio (2004) o The man who bears the Cross nella Cattedrale di Anversa (2015). Sue personali sono state allestite in anni recenti al Palazzo Benzon di ...
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Politologo statunitense (New York 1927 - Martha's Vineyard, Massachusetts, 2008). Intellettuale prolifico e sistematico, si è occupato delle modalità e delle esperienze di controllo politico sulle organizzazioni [...] fra l'Occidente e le altre grandi civiltà e culture dopo la fine del bipolarismo. Del 2004 è, invece, Who are we? The challenges to America's national identity (trad. it. La nuova America. Le sfide della società multiculturale, 2005), in cui ...
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whip
(WHIP) Sigla dell’ingl. Women who is Hot, Intelligent and in her Prime (donna attraente, intelligente e nel fiore degli anni), che indica una donna di successo non più giovane, capace di imporsi nelle relazioni sociali e lavorative per...
sharenting s. m. inv. L’uso dei social network per postare immagini dei propri figli, specialmente se minorenni. ◆ Anche il criminologo Thomas-Gabriel Rüdiger punta il dito contro lo "sharenting", crasi di "share" (condividere) e "parenting"...