CAPORALI, Ettore
Eugenio Togliatti
Nacque a Perugia il 17 ag. 1855 da Vincenzo e Tecla Campi. Seguì gli studi secondari nella sua città nativa e quelli universitari a Roma, ove ebbe tra i suoi maestri [...] di G. Darboux e di A. Del Re, mostra come il C. abbia affrontato fin dai suoi primi passi problemi del tipo di quelli generale, riprendendo (1877)ricerche di G. Battaglini e Th. Reye, considera triangoli, trilateri e quadrangoli coniugati rispetto ...
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DE PAOLIS, Riccardo
Marta Menghini
Nacque a Roma il 19 genn. 1854 da Achille ed Elena Chatelain. Compì a Roma i primi studi dimostrando una spiccata inclinazione per la matematica, ai cui corsi dell'università [...] senso, perché preceduto in ciò da F. Aschieri e Th. Reye. Pubblicò nel 1890 ulteriori risultati sull'argomento nella di Torino, cl. sc. mat., fis. nat., s. 4, I (1962), p. 41; C. Segre, R. D., in Rend. d. Circ. mat. di Palermo, VI (1892), pp. 208 ...
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(o tèta) Ottava lettera dell’alfabeto greco (minuscolo ϑ, maiuscolo Θ): era in origine il fonema consonantico dentale occlusivo aspirato ‹th›, trasformatosi poi, intorno all’inizio dell’era cristiana, [...] di parole greche, il theta è reso col digramma th. fisica Mesone ϑ: originaria denominazione del mesone K nel una convergenza molto rapida.
Le funzioni ϑ sono state introdotte da C.G. Jacobi e si incontrano, per es., nel problema della propagazione ...
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METAMATEMATICA
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
. Il problema della metamatematica. - Come disciplina specifica, la m. deve la propria genesi (e la propria denominazione) a D. Hilbert, il quale [...] ciò, in base alla legge di Duns Scoto, basterà far vedere che c'è una formula esprimibile nel linguaggio della teoria che non può essere derivata , la cosiddetta gerarchia di Kleene; R. Péter, Th. Skolem e R. L. Goodstein elaborano i particolari ...
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Ottimizzazione
Mario Lucertini
L'o. si basa sull'utilizzazione di un insieme di metodologie derivanti da diverse scienze, anche applicative, quali matematica, economia, ingegneria e informatica. A partire [...] Dynamic programming, Englewood Cliffs (N.J.) 1982.
C.H. Papadimitiou, K. Steiglitz, Combinatorial optimization, Englewood J. Prömel et al., Berlin-New York 1990.
R.K. Ahuja, Th.L. Magnanti, J.B. Orlin, Network flows: theory, algorithms and ...
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Modelli, Teoria dei
Silvio Bozzi
Malgrado le modeste origini che ne hanno segnato la nascita, la teoria dei modelli ha sviluppato nel corso del tempo idee e metodi che l'hanno resa uno dei settori più [...] }
così a ogni classe K di strutture possiamo all'inverso associare la sua teoria
[4] Th(K) = {A ∈ FormL | ∀M ∈ K, M ' A}
è facile convincersi elementare dovrebbe coincidere con ModTGF. Sia ora C un insieme infinito di nuove costanti individuali cn ...
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Statistica applicata alle scienze sociali
Italo Scardovi
La statistica e l'immanenza della variabilità
Statistica è parola dai tanti, forse troppi, significati. Essi riflettono, nella loro varietà, [...] che culminerà in un trattato sulla crescita delle popolazioni, di Th. R. Malthus (1798), destinato ad avere grande influenza discriminante' (F. De Helguero, 1906; R.A. Fisher, 1936; C.R. Rao, 1952), una tecnica che interviene nell'attribuzione, a uno ...
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GENOCCHI, Angelo
Livia Giacardi
Nacque a Piacenza il 5 marzo 1817 da Carlo, agiato possidente, e da Carolina Locatelli. Fin da giovanissimo il G. si distinse negli studi, in particolar modo in quelli [...] sviluppandosi in Germania ad opera di Kronecker e di K.Th. Weierstrass.
Il G. non mancò di esserne influenzato. Picutti, I contributi di A. G. alla storia della matematica medioevale; A.C. Garibaldi, Sui rapporti tra A. G. e Placido Tardy; G. Israel, ...
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armonico
armònico [agg. (pl.m. -ci) e s.m. Der. del gr. harmonikós, da harmózo "accordare"] [LSF] Termine inizialmente proprio dell'arte musicale, dall'accez. relativa alle corde di alcuni strumenti [...] acciaio adatto per fabbricare corde vibranti di strumenti musicali e molle; ha composizione: C 0.80÷0.85 %, Mn 0.15÷0.20 %, Si 0.20÷0. state calcolate numericamente con grande approssimazione (per es., da Th.J. Stieltjes, 1887), ma non se ne conoscono ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione in latino però era molto debole...