È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] , 4 (1989), Suppl. 4, pp. 34-37; Bioetica, a cura di A. Di Meo e C. Mancina, Bari 1989; J. Bernard, De la biologie à l'éthique, Parigi 1990; D. Courmoyer, C. Th. Caskey, Gene transfer into humans. A first step, in New England Journal of Medicine, 323 ...
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Paesaggio
Paola Gregory e Riccardo Priore
Architettura
di Paola Gregory
Diffusasi tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli Ottanta del 20° sec., l'attenzione al p. e alla sua progettazione [...] p. 161), e il Giardino botanico a Bordeaux (2002), di C. Mosbach, i cui differenti p. rivelano attraverso la modellazione del a Barcellona. Nuovi paesaggi metropolitani, Roma 2002.
Th. Schröder, Changes in scenery: contemporary landscape architecture ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] in teorici dell'assolutismo monarchico che operano fra il Cinquecento e il Seicento, come J. Bodin e Th. Hobbes, il concetto di c., pur non essendo ancora concepito come uno status generale, perde il suo significato classico di partecipazione alle ...
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Origini ed evoluzione negli Stati Uniti
Il trust è un antico istituto giuridico della common law inglese, che consente di attribuire fiduciariamente ad altri l'esercizio dei propri diritti. A esso pensarono [...] economico che solo nell'a. può trovare l'antidoto di cui c'è bisogno e che anzi può essere raggiunto e colpito con economy of the Sherman act. The first one hundred years, ed. E.Th. Sullivan, Oxford 1991, nonché in confronto con quello europeo, G. ...
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Il concetto di d. può avere più interpretazioni: quella negativa di violazione di norme (sociali e giuridiche) e quella neutrale di scostamento positivo/negativo da un criterio di normalità. Dal comportamento [...] degli anni Trenta del 20° sec. dal sociologo americano Th. Sellin, d. e criminalità si producono quando vi è Hirschi, A general theory of crime, Stanford 1990.
B.G. Link, J.C. Phelan, Conceptualizing stigma, in Annual review of sociology, 2001, 27, pp ...
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È colui che impiega una nave per uno o più viaggi o spedizioni, munendola degli oggetti a ciò necessarî e affidandola a un capitano o padrone, sia egli o no il proprietario.
L'armatore nel diritto greco. [...] il legno necessario per la costruzione delle navi (Cod. Th., XIII, 5, 14). Esse godevano del diritto di occorre all'esercizio della navigazione e del commercio col mezzo della nave; c) l'armatore noleggiatore, che può anche avere la proprietà di uno ...
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La parola serve a indicare istituti diversi nella sostanza, ma che si ricollegano tutti, formalmente, all'idea di affidare, raccomandare (lat. commendare), sia che si tratti di una persona che raccomanda [...] meno e tutte le cariche sono di diretta nomina imperiale.
Bibl.: Th. Mommsen, Römisches Staatsrecht, II, 3ª ed., Lipsia 1887, p commendazioni di monasteri alla sess. XXV de regul. et mon. c. 21; ivi si esprime la speranza che il papa provveda, per ...
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. Disciplina scientifica che affronta i numerosi e complessi problemi emergenti dai rapporti che intercorrono tra l'uomo e l'ambiente, in cui egli vive e lavora, allo scopo di realizzare, attraverso la [...] affinché ne risulti un sistema coerente, integrato; c) per finalità, l'eliminazione di ogni causa di il lavoro, Milano 1967; E. Grandjean, Précis d'ergonomie, Parigi 1969; F. Th. Kellermann, P. A. Van Welly, P. T. Wellems, Vademecum di ergonomia ...
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MOMMSEN, Theodor
Plinio Fraccaro
Giurista, filologo, sommo epigrafista tedesco e uno dei maggiori storici di Roma antica. Nacque a Garding (Schleswig) il 30 novembre 1817 e morì a Charlottenburg il [...] nelle note aggiunte da E. Costa al suo discorso: T. M., Bologna 1904; C. Bardt, T. M.; Berlino 1903; V. Scialoia, T. M., in Bull Stiftung, 1904 (Rom. Abt.), p. i; O. Hirschfeld, Gedächtnisrede auf Th. M., in Abhandl. d. preuss. Ak. d. Wiss., 1904, p ...
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Storia. - L'istituto della bigamia come reato autonomo, distinto dallo stupro e dall'adulterio, sembra sconosciuto ai giuristi romani: e infatti il termine bigamus si trova solo in fonti tardive (Isidoro [...] da Carlomagno nell'admonitio generalis, c. 43, e nel Capitulare missorum speciale dell'802, c. 22. In quasi tutte morte per ogni sorta di bigamia.
Bibl.: Per il diritto romano: Th. Mommsen, Römischer Strafrecht, 701; E. Volterra, Per la storia del ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione in latino però era molto debole...