Vedi VENAFRO dell'anno: 1973 - 1997
VENAFRO (Venafrurn, Οὐὲξαϕρον)
A. La Regina
Centro di origine sannitica e importante città romana, situata nella valle del Volturno ove il fiume forma un'ampia ansa [...] Lucenteforte, Monografia fisico-economico-morale di Venafro, II, Isernia 1878; T. Salzillo, Storia civile dell'antica città di Venafro, Isernia 1878; Th. Mommsen, C.I.L., X, i, 1883, p. 477, nn. 4842-5043; G. Radke, in Pauly-Wissowa, VIII A, 2, 1955 ...
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THANATOS (Θάνατος)
C. Saletti
Personificazione della Morte. Figlio della Notte e di Herebos, fratello gemello di Hypnos, il Sonno.
Il suo nome ricorre frequentemente nella letteratura greca (Il., xiv, [...] 833; Eur., Alc., 843; Phrinic., fr. 119 Jacoby). Da Pausania sappiamo che Th. e Hypnos erano raffigurati sull'Arca di Cipselo (v. kypselos) insieme alla madre ( frequentemente la figura di Th., particolarmente nel II e III sec. d. C. Sono monete di ...
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CURIA
G. Lugli
F. Castagnoli
I Romani chiamarono curĭa la sede dove i cittadini si radunavano per deliberare o per scopi religiosi. Le curie vecchie, ricollegate dalla tradizione alla primitiva città [...] sormontato da un timpano. Nel famoso incendio di Carino (284 d. C.) bruciò di nuovo e fu ricostruita da Diocleziano nella forma in cui , Lipsia 1883, I, p. 38 ss.; S. B. Platner-Th. Ashby, A Topogaphical Dictionary of Ancient Rome, Oxford 1929, s. v ...
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THIASOS (ϑίασος, thiăsua)
P. E. Arias
La parola è usata da Nonno (Dionys., xiv, 105 ss.) in senso mitico per indicare colui che guidò il corteo di satiri che accompagnarono la spedizione di Dioniso in [...] di personaggi, a mano a mano che il culto dionisiaco si organizza. Mentre nel V sec. a. C., sui vasi, le rappresentazioni figurate del th. bacchico non sono complesse, perché in generale riflettono poche varietà del mito dionisiaco (ritorno di Efesto ...
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APPIA, Via
G. Lugli
Fu detta dagli antichi regina viarum per lo splendore dei monumenti sepolcrali che ne ornavano i bordi, lungo quasi tutto il percorso, come ancora oggi si vede dalle rovine, e per [...] costruita (Liv., ix, 29) nel 312 a. C., dal censore Appio Claudio il quale certamente rettificò una via U. Leoni e G. Staderini, Sull'A. antica da Roma ad Albano, Roma 1906; Th. Ashby e R. Gardner, The via A. Traiana, in Papers of the British School ...
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LICIA, Arte
F. Coarelli
La Licia costituisce l'estrema parte sud-occidentale della penisola anatolica, tra la Caria ad O e la Pamphylia a E. La parte interna è formata da un altopiano stepposo da cui [...] fonti fra la fine del Il millennio e il V sec. a. C. e dal fatto che i primi monumenti appaiono solo nel VI secolo. I, in Journ. Hell. Studies, LXII, 1942, pp. 39-50; H. Th. Bossert, Altanatolien, Berlino 1942, pp. 29-33; E. Buschor, Die Musen des ...
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GALATIA (ἡ Γαλαστία, Galatia)
G. C. Susini
A. Comotti
Con questo nome viene designata comunemente la provincia romana dell'altipiano anatolico centrale a cavallo dei bacini idrografici dell'Egeo, del [...] G. che appare frequentemente in tipi diversi su monete di età imperiale da Traiano a Gallieno.
Bibl.: Corniola: Th. Panofka, in Arch. Anz., 1849, p. 78; C. I. G., 7051. Monete: British Museum, Cat. Greek Coins, Galatia, tavv. I, 10; II, 4; cfr. anche ...
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TIFONE ( o tifeo) (Τυϕωεύς, Τυϕώς, Τυϕάων, Τυϕών; Typhoeus, Typhon)
G. Uggeri
Démone primordiale della tempesta, personificazione delle forze naturali della terra e soprattutto del vulcanismo e dei [...] al vento (δεινόν ϑ᾿ὑβριστήν τ᾿ἄνεμον; Hesiod., Th., 307), poi arricchita di elementi orientali. Un'origine il Corinzio: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, p. 76 s. Alàbastron di Rodi: C. V. A., Paris, Cab. Méd., tav. 14, 6 e 8. Idria di Monaco ...
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SELENE (Σελήνη)
E. Paribeni
Il nome indica la luna come corpo celeste e nello stesso tempo la sua personificazione, la divinità o almeno una delle divinità della luna. Nelle genealogie tradizionali fissate [...] a partire dalla oinochòe prossima al Pittore di Egisto nel museo di Firenze (C. V. A., Firenze, ii, tav. 67, 1). Così incontriamo rifiutata dal più recente studioso di questo tipo iconografico,Th. Kraus.
La più grandiosa immagine plastica che ci sia ...
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MAGNAVACCA, Ubaldo
Rossella Canuti
Nacque il 22 ag. 1885 a Modena da Francesco e da Adalgisa Bettelli, in un'agiata famiglia di mugnai.
Frammentarie e discontinue sono le notizie e le pubblicazioni [...] Michelangelo a Tiziano, ad A. Magnasco, e al più vicino Th. Rousseau (Gli artisti modenesi, p. 41). Proprio da queste dal 1923 al 1970 (catal., Modena-Pavullo-Nonantola), a cura di N. Raimondi - C. Zanfi, Carpi 1999, pp. 154 s.; L. Rivi, U. M.: Modena ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione in latino però era molto debole...