MANTICA, Francesco Maria
Simona Feci
Nacque a Venzone (presso Udine) nel 1534 dal nobile Andrea e da Fontana di Rizzardo di Fontanabona, sorella del giurista Giovanni Fontebono (morto nel 1556). Ebbe [...] del secondo "luogo" di mattina ditesto, glossa e Bartolo (che, avendo un carattere di complemento, doveva essere conosciuto come del marchese di Riano), non permise che la carriera in Curia gli mutasse lo stile divita austero e la dedizione ...
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LAMBERTAZZI, Giovanni Ludovico
Fiammetta Cirilli
Detto anche Corvo per via del soprannome attribuito alla famiglia (Corvi), il L. nacque da Pietro Paolo presumibilmente a Padova, intorno alla metà del [...] quasi ininterrotta dal 1379 fino agli ultimi anni divita. Numerose testimonianze concorrono a fornire un quadro dell fece testamento.
Discordi sono le notizie relative alla data di morte: sebbene la Cronaca carrarese lo includa nel gruppo di otto ...
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LESSONA, Carlo
Francesca Sigismondi
Nacque a Lanzo Torinese il 17 dic. 1863 da Silvio, magistrato, e da Domenica Castagneri. Studiò giurisprudenza all'Università di Torino. Ancora studente, pubblicò [...] tecnico di Cremona, dando nel frattempo alle stampe il primo di una serie ditesti redatti per le scuole superiori (Elementi di morale L., che soffrì di una gravissima forma di otite, a causa della quale si trovò in pericolo divita e dovette essere ...
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ERCOLANI, Vincenzo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Perugia intorno al 1457 da Antonio, originario di Olmeto, località situata nel contado perugino, trasferitosi con la famiglia in città a metà del sec. [...] divita l'E., pur essendo divenuto cieco, continuò l'insegnamento allo Studio perugino, di fronte ad un numero sempre maggiore di con grandi onori nella chiesa di S. Domenico, nella cappella di S. Tommaso d'Aquino. Nel testamento, che aveva steso nel ...
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BONAVENTURA da Savignano
Severino Caprioli
Membro d'una famiglia di parte guelfa, che, dalla campagna modenese, già prima del sec. XIII si era stabilita a Bologna.
Si hanno notizie del padre, Guido [...] : vedi anche Sarti I, p. 213 n. 8 s. e poi Gozzadini, p. 52); nuovi testamenti seguiranno, nel 1277 e nel 1281 (Sarti, I, pp. 213 n. 9, 214 n. 4 è letteralmente un mezzo divita. E non sarà da escludere che delle molte decine di "professanti il ius" ...
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FERRARI, Bartolomeo
Marina Romanello
Nato a Milano nel 1499 da Luigi e Caterina Castiglioni, di illustre casato milanese. ancora bambino rimase orfano di entrambi i genitori e privato anche del fratello [...] dopo la conclusione della pace tra Carlo V e Francesco II Sforza - la decisione da parte del F. di abbracciare la vita religiosa: in previsione di ciò redasse testamento in data 12 genn. 1530 designando suo erede il fratello Basilio e, in caso ...
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GUARNACCI, Mario
Fabrizio Vannini
Nacque a Volterra il 24 o 25 ott. 1701, secondo degli otto figli di Raffaello Ottaviano, gentiluomo di camera del granduca Cosimo III e commendatore dell'Ordine di [...] nel 1755 un colpo apoplettico lo aveva ridotto quasi in fin divita) costrinsero nel 1757 il G. al ritorno in patria. sett. 1761, confermata da testamenti del 1762 e del 1770, il G. la cedette al "pubblico della città di Volterra", fatta eccezione per ...
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PANCIATICHI, Bandino
Elisabetta Stumpo
PANCIATICHI, Bandino. – Nacque a Firenze il 10 giugno 1629 da Bandino di Niccolò e da Diana di Baldassarre Guadagni. Antica casata appartenente alla più insigne [...] i benefici accumulati nel corso della vita, segno della considerazione di cui godette sotto sei diversi papi alla facoltà di poter far testamentodi tutti suoi beni, riassegnando i propri benefici.
Morì a Roma, nella sua dimora di palazzo ...
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CANETOLI, Marco
Gianfranco Pasquali
Figlio di Giovanni, illustre giurista bolognese, nacque nel 1381, come si può dedurre dal Liber secretus, in cui si legge che il C. sostenne l'esame privato di laurea [...] nella scuola che il padre aveva acquistato, come appare nel suo testamento, da Rodolfo Ramponi nel 1401. Il C., alla morte del a Bologna del titolo di "cavaliere aurato" dal legato Ludovico Alamanni.
Gli ultimi anni divita del C. furono ...
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LAMBERTAZZI, Azzo
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1240 da Tommasino di Bonifacio di Guido. Non si conosce il nome della madre. Dei numerosi fratelli resta memoria di Fabruzzo, di Pietro Riccio [...] dopo abbia ripreso dimora in Pistoia. Fu infatti un notaio di Pistoia a redigerne il testamento e al banco Ammannati della città il L. affidò, negli ultimi anni divita, il suo cospicuo capitale di quasi 4500 lire. È dunque probabile che proprio a ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...