Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] della frequenza del primo anno di teologia.
Di questi primi anni divita trascorsi in Sardegna, alla quale testamento biologico e definì un «machiavello» ovvero «una specie di sotterfugio» l’indicazione impartita dal cardinale Camillo Ruini di ...
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FALIER (Falieri, Faliero), Marino (Marin)
Elena Mallucci
Nacque probabilmente a Candia nell'isola di Creta, prima del 1397 (Lazzarini, pp. 220 s.) da Marco e da Agnese di Marino Ghisi.
L'omonimia con [...] di Stato di Venezia: Arch. del Duca di Candia, mappa VII. 1). Aveva un tenore divita elevato, con un gran numero di Probabilmente lesse il romanzo cavalleresco Λιβίστρο καὶ ῾Ροδάμνι, e testi come lo Σοανέας citato; conobbe anche il teatro popolare e ...
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CESI (Ceci), Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bologna il 16 ag. 1556, come afferma il Malvasia e confermano i documenti, da un Nicola, di condizione agiata. Fu posto, grandicello (Malvasia), alla [...] , altre volte come massaro, fino alla morte.
Il suo stile divita - i "degni costumi" - e il "sostenuto decoro" della Testamento), che furono eseguiti probabilmente tra il 1612 e il 1616; o nella grande tela di Nicolò Albergati alla certosa di ...
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LIVIABELLA, Lino
Paolo Peretti
Nacque a Macerata il 7 apr. 1902 da Oreste e Iraide Zamponi, in una famiglia di musicisti da almeno due generazioni nella quale ricevette una solida istruzione musicale.
Compiuti [...] (Roma 1962).
Il L. morì a Bologna il 21 ott. 1964.
Nell'ultimo anno divita aveva composto il tripartito Concerto per orchestra e la Sinfonia in quattro tempi, per soprano (o tenore) e orchestra su testodi T.S. Eliot, che può considerarsi il suo ...
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CEVA, Tommaso
Giovanna Gronda
Fratello minore del matematico Giovanni e maggiore del letterato gesuita Cristoforo, nacque a Milano il 20 dic. 1648 da Carlo Francesco e Paola de' Colombi, in una famiglia [...] Vida (Christias, 1535); di fatto nelle immagini di Cristo bambino, nelle scenette divita agreste, la tradizione secentesca libro delle Riflessioni morali sul Nuovo Testamento… considerate come contenenti il sistema di Giansenio e come dannabili per ...
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FARNESE, Pierluigi
Angela Lanconelli
Figlio di Ranuccio e di Agnese Monaldeschi, nacque prima della metà del sec. XV; nel 1450, quando il padre fece testamento, era ancora nella minore età.
Ranuccio, [...] e suffragata dal testamentodi Ranuccio - di una gestione collettiva dei beni. Di Angelo, fratello di Curia. Purtroppo lo stato della documentazione non consente di fare piena luce né sulla vita del F. né su quella di sua moglie e mantiene un velo di ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] . Le componenti dello spartito pasoliniano in Ragazzi divita e in Una vita violenta sono il romanesco, la morfosintassi parlata e destinazione allegorica e simbolica e comportano l’intromissione nel testodi un piano analitico che ha per oggetto l’« ...
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LUALDI, Adriano
Virgilio Bernardoni
Nacque il 22 marzo 1885 a Larino, nel Molise, da Riccardo e da Italia Vianello Moro. Studiò con Stanislao Falchi al liceo musicale di S. Cecilia di Roma, dove portò [...] testamentodi Euridice, trasmessa eseguita dalla RAI nel 1962, nella quale l'uso dell'antico Epitaffio di Sicilo introduce tratti suggestivi di musicale di A. L.), in Arte e vita, III (1922), pp. 210-217; F.B. Pratella, "La figlia del re" di A. ...
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PARIATI, Pietro Giovanni
Nicola Catelli
– Nacque a Reggio nell’Emilia il 26 marzo 1665 da Giovan Battista e da Lucrezia Carretti (morta nel 1698). Il padre, di origine francese, citato nei documenti [...] Di non minore interesse fu la produzione dei componimenti sacri per musica, incentrati su episodi della Passione, e degli Oratori, commissionati per il periodo quaresimale e ispirati a personaggi del Vecchio testamento un tenore divita non agiato; ...
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GIOVANNI da Montecorvino
Luigi Canetti
Nulla di certo sappiamo sulla sua famiglia d'origine e sui primi anni divita: da una sua lettera, datata 8 genn. 1305, risulta che in quella data G. era già un [...] invocando altresì la poco perspicua testimonianza di Pellegrino da Castello, circa la "vita eius exterior bona et dura et o del mongolo) e tradusse in quella lingua l'intero Nuovo Testamento e il Salterio, che fece trascrivere in bella grafia.
Va ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...