TOPOLOGIA (v. topologia astratta, App. II, 11, p. 1004)
Mario BALDASSARRI
Introduzione. - Un insieme X si dice uno spazio topologico (v. anche spazio in questa App.) se in esso è fissata una famiglia [...] Σ(− 1)i(x0, ..., a̩i ...., xn) e
dove la cocatena n-dimensionale è stata pensata come un elemento di Hom (Cn(K),Z) cioè una funzione sui simplessi di K a
Teoria della dimensione.
8. - In questa terza ed ultima parte passeremo ad un argomento ben ...
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L'evoluzione temporale dei sistemi - in particolare di quelli deterministici, cioè tali che la conoscenza del sistema a un dato istante ne determina tutta l'evoluzione futura - è stata negli ultimi decenni [...] ha senso definire la nozione di campo vettoriale: a ogni stato si associa il vettore velocità che descrive in che direzione e assenza di termini polinomiali nel tempo almeno fino al terzo ordine nelle masse planetarie. L'estrapolazione di Halley ...
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VETTORE
Roberto Marcolongo
Matematica. - Le grandezze, che si incontrano in geometria, in meccanica, in fisica, si possono distinguere in due classi. Le une - quali, ad es., le lunghezze, le aree, i [...] di questo segmento nello spazio).
Il vettore è stato esplicitamente considerato con il nome di linea retta, linea b (da leggersi "a vettore" o "vettoriale" o "esterno b") ed è un terzo vettore u tale che: 1. il mod u sia uguale a mod a • mod b ...
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La b. si occupa dell'applicazione di metodi matematici per descrivere dal punto di vista qualitativo e quantitativo il comportamento di sistemi biologici. A tal fine il compito del biomatematico consiste [...] è quella di comprendere cosa succederà in futuro, la terza è quella di dedurre se e come intervenire ottimizzando il intorno al 1930). Nel caso dell'AIDS, per es., è stato necessario considerare che il meccanismo di contagio è di tipo sessuale o ...
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Generalità. - Il concetto di d. è stato introdotto nell'analisi matematica (v. anche funzionale, analisi in questa Appendice), e sviluppato in una teoria di notevole efficacia applicativa, da L. Schwartz [...] [g(x)], sono uguali se e solo se f (x) e g(x) sono uguali in tutto (u, v). In terzo luogo, se per una d. [fn(x)] è fn(x) S-106??? f (x) in (u, v), è [fn è chiamata "d. di Heaviside": anch'essa era stata da tempo usata dai fisici, ma con definizione ( ...
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SIGNORINI, Antonio
Matematico, nato ad Arezzo il 2 aprile 1888. Allievo della Scuola normale superiore di Pisa, è stato titolare di meccanica razionale nell'università di Palermo dal 1916 al 1922; dal [...] da parte del S. di ricerche sia nel campo classico che nel caso delle trasformazioni finite.
Il S. è autore di un trattato di Meccanica razionale con elementi di statica grafica in due volumi, Roma 1947 e 1948; un terzo volume è in preparazione. ...
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Popolazione
Alfred Sauvy
di Alfred Sauvy
Popolazione
sommario: 1. Concetti generali. 2. Misurazione dei fenomeni demografici. a) Censimenti e statistiche correnti. b) Migrazioni internazionali e interne. [...] accaduto che, sotto l'effetto delle difficoltà economiche, molti matrimoni sono stati rinviati e molte famiglie hanno ritardato l'arrivo del secondo o del terzo figlio (ma non per questo vi hanno rinunciato definitivamente).
Come abbiamo ...
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Giochi, teoria dei
PPierpaolo Battigalli
di Pierpaolo Battigalli
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) campo predicativo della teoria dei giochi; b) cenni storici; c) nota sui riferimenti bibliografici. ▭ 2. [...] c) e (c,f). Nei giochi SD e FC esiste anche un terzo equilibrio, in strategie miste, che verrà discusso nel seguito.
I giochi dinamici continua a cooperare se e solo se in passato non ci sono state deviazioni (d) dal profilo di azioni (c,c), per cui ...
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Fibonacci, Leonardo
Luca Dell'Aglio
Costruire strumenti matematici contando i conigli
Il matematico italiano Fibonacci ha contribuito più di ogni altro a introdurre, nell'Europa medievale, il sistema [...] coppia di figli appena nata, cioè 2 coppie. Al terzo mese, solo 1 delle 2 coppie può avere figli, vengono chiamati numeri di Fibonacci, perché il matematico italiano è stato il primo a prenderli in considerazione, proprio esaminando il problema dei ...
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GEOMETRIA ALGEBRICA
Ciro Ciliberto
Igor R. Shafarevich
Lo sviluppo delle idee di Ciro Ciliberto
Sommario: 1. I temi classici della geometria algebrica. a) Integrali abeliani e curve algebriche. b) [...] che afferma che un polinomio omogeneo di terzo grado in quattro variabili si può scrivere 0 non si sa quasi nulla. In dimensione ≤ 3 la congettura della generazione finita è stata provata, dunque si può parlare del modello di Iitaka I (X) (v. cap. 2 ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
terzo genitore
loc. s.le m. Chi si assume il compito di curare la crescita e l’educazione di un figlio che non ha generato. ◆ Nel vocabolario degli affetti un nome ancora non ce l’hanno. Da un punto di vista concreto si definiscono il «marito...