Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] affamati
L’interpretazione di tali tipi di predicato è stata argomento di dibattito dalla tradizione grammaticale. Per via mare
(19) si assisterà a un grande spettacolo
Con un terzo gruppo di verbi (accadere, bastare, bisognare, capitare, convenire, ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] 19962; Mortara Garavelli 2003), che vanno integrati con un terzo tipo, di ordine testuale (per il quale si segue è quella espletata nell’ambito delle frasi relative, il cui statuto (nella scrittura) è determinato proprio dalla presenza o dall’ ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] nei primi due versi), l’altra con tratti linguistici locali, come nel terzo verso («Tràgemi d’este focora se t’este a bolontate»), citato Berto Barbarani (De Blasi 1999).
Nel Novecento è stato percepito (e forse enfatizzato) il declino dei dialetti ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] , la diatesi, la persona e il numero. Le forme di terza persona singolare e plurale di mbulɔɲ «copro» della varietà di Civita ho] venuto»)
f. jɔm dziua («sono svegliato»; «sono stato svegliato / mi sono svegliato»)
Le varietà arbëreshe, come quelle ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] il primo elemento è un soggetto, il secondo un predicato e il terzo un oggetto.
Le cose si fanno più complesse quando il predicato non è di una serie di spostamenti, a seguito dei quali è stato raggiunto l’ordine basico visto in (42).
Tra le frasi ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] dei testi seniori» (ibid., p. 112).
In un terzo importante contributo, Radiografia del Landiano (in Studi danteschi, XXXV lezioni sotto rasura, Petrocchi dimostrava che il codice era stato trascritto a Genova per mano di un copista marchigiano, ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] tradizione latina e neolatina». Un’ipotesi simile era già stata espressa da Benveniste (1966), che considerava quelle che accademico
b. Aggettivo + Nome: prima serata, doppio senso, terzo mondo
c. Nome + Sintagma preposizionale: punto di vista, ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] possediamo il ms. autografo Vat. Lat. 3210, che contiene nel suo stato A i primi due libri in pulito, praticamente coincidenti col testo della princeps del 1525, e il terzo libro invece integrato da una grande quantità di aggiunte e correzioni (ed ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] ), dai primi decenni del Novecento anglicismo è stato affiancato dalla variante anglismo e poi, per et al. (2000), L’italiano di fronte all’inglese alle soglie del terzo millennio, in L’italiano oltre frontiera. V convegno internazionale (Leuven, 22- ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] pensiero non completo. Secondo alcuni studiosi il punto medio non sarebbe stato un segno a tutti gli effetti, tanto che non ne reca delle unità di senso (sens partiels) e una terza di segnalazione delle gerarchie strutturali (degrés de subordination) ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
terzo genitore
loc. s.le m. Chi si assume il compito di curare la crescita e l’educazione di un figlio che non ha generato. ◆ Nel vocabolario degli affetti un nome ancora non ce l’hanno. Da un punto di vista concreto si definiscono il «marito...