Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] riferisce a un’opposizione, molto sensibile in latino, tra due terze persone: una generica e una coreferente con il soggetto (o l se + forma flessa del verbo:
(43) it. il bicchiere è stato rotto ~ spagn. se rumpió el vaso.
Il francese adopera in un ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] ordinaria. I livelli funzionali a cui si pongono le lingue o varietà di lingua in un repertorio sono stati aumentati, introducendo un terzo gradino, M (middle): si parla quindi di triglossia (esempio: il Marocco, con arabo classico H, francese M e ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] ➔ clitici) o, al passato, dalla costruzione passiva con verbo alla terza persona singolare, senza soggetto esplicito (24):
(23) si dice / si pensa che sia molto malato
(24) è stato detto che è improvvisamente impazzito
(c) L’agente plurimo inclusivo ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] simpatico, non me lo immaginavo cosi, e dal primo momento è stato molto simpatico ed è molto buono e mi sono subito affezzionato ( o la madre, Franco, ecc. − comunque un soggetto di terza persona] osasse dirle che non poteva più restare in quella casa ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] vengano compresi; l’entrata in vigore, cioè la produzione di uno stato di cose convenzionale; la sollecitazione di una risposta o seguito, cioè riconoscente alla seconda e assentì anche al mio terzo proposito, sempre sorridendo (Svevo 1988: 179-180 ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] ., venez. e milan. ant. eo e tu) a un sistema moderno in cui queste sono state sostituite dalle forme oblique mi < mī e ti (analogico su mi); parimenti, per la terza persona, agli antichi el(o), ela sono per lo più sottentrati lui e lei.
Un’altra ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] L’attenzione della scuola per l’apprendimento dell’inglese (la terza i, accanto a quelle di informatica e imprese, della che crea problemi di accordo in frasi come il sindaco è stata molto impegnata), la ministra (spesso ironico) e la ministro ( ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] dal latino arcaico al 700 d.C. circa), che è stato descritto nei suoi vari aspetti: fonologico, morfosintattico e lessicale ( (metà circa XII sec.); testimonianze di Travale (1158).
Un terzo gruppo è costituito da testi, risalenti alla fine del XII e ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] torrentaccio, secondo la stagione: allora serviva di confine ai due stati. I gioghi opposti, che formano, per dir così, l’ flagranza (c.p.p. 380, 381), la pena è aumentata da un terzo alla metà.
Se chi ha determinato altri a commettere il reato ne è ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] accessori o circostanziali, si veda Salvi 1988).
In terzo luogo, come già notato, alcuni verbi consentono allo uguali: ad es., nel caso di svuotare, a ogni fase corrisponde uno stato diverso della vasca, e nel momento in cui questa è vuota, l’evento ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
terzo genitore
loc. s.le m. Chi si assume il compito di curare la crescita e l’educazione di un figlio che non ha generato. ◆ Nel vocabolario degli affetti un nome ancora non ce l’hanno. Da un punto di vista concreto si definiscono il «marito...