Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] dell’interlocutore
(13) è arrivata la madre, la mamma di un terzo
Nell’italiano antico e letterario è invece ben attestato l’uso appellativo di (27) signor truffatore, non riesco a crederle
È stato anche osservato (Mazzoleni 1995: 400) che il maschile ...
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Giuseppe Antonelli
Tutti gli hashtag dell'anno
Da #JeSuisCharlie a #Grexit, dal #cambiaverso di Renzi alla campagna #unlibroèunlibro per la riduzione dell'IVA sugli ebook, tutte le parole d'ordine più [...] assoluto più ricorrenti nei tweet italiani, d'altronde, sono stati nel 2013 quelli di 3 campagne televisive: #ItalianMTVAwards, # hashtag #proGrammatica e #adottaunsegno rispettivamente al secondo e terzo posto fra i trending topic italiani (al primo ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] al duca d’Urbino Guidobaldo da Montefeltro (che era stato discepolo dell’umanista padovano Ludovico Odasi, fratello del (individuato nel nobile mantovano Camillo Strozzi). In realtà già dal terzo sonetto («Le tumidule genule» – calco de «le rotunde ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] sue diverse manifestazioni e le molteplici strategie per aggirarla sono state un potente agente di rimodellamento del ➔ lessico. La il peso corporeo, con una ricca fioritura di sostituti (terza età, capelli d’argento, evergreen, taglie generose, punti ...
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I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] A partire da Tesnière (1959), i verbi predicativi sono stati oggetto di classificazioni più dettagliate che, alla luce del concetto in funzione di soggetto e oggetto diretto. Il terzo argomento può essere costituito da un sintagma preposizionale (31 ...
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Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] , va anche ricordato che l’italiano anglicizzato è stato considerato una specifica varietà del repertorio contemporaneo (Sanga 1981 2000), L’italiano di fronte all’inglese alle soglie del terzo millennio, in L’italiano oltre frontiera. Atti del V ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] studiosa americana conosciuta a Firenze nel 1933, mentre la terza raccolta di versi, La bufera e altro (1956), funzione di modello per i poeti della generazione successiva Montale è stato il primo poeta italiano ad avere in vita un’edizione critica ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] sente di dipendere da essa", attestato dalla tradizione vedica, sarebbe stato ridotto a convenzione dal formalismo culturale (ibid., p. 57 , Bologna) nel più originale dei quali, il terzo, viene messa a confronto la situazione del veterotestamentario ...
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Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. Si tratta [...] e l’altra (nidi) e le righe mozze (inferiori cioè a un terzo della lunghezza totale della riga) a fine o inizio di pagina o colonna ai nostri giorni, tale divisione del lavoro è stata un fattore essenziale di quel processo di stabilizzazione della ...
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L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] usi locativi di essere sono considerati copulativi.
I verbi del terzo gruppo (sembrare, parere e risultare) hanno uso non copulativo quando che rappresenta in entrambi i casi una proprietà (o stato, o categoria) che viene attribuita al suo referente ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
terzo genitore
loc. s.le m. Chi si assume il compito di curare la crescita e l’educazione di un figlio che non ha generato. ◆ Nel vocabolario degli affetti un nome ancora non ce l’hanno. Da un punto di vista concreto si definiscono il «marito...