SAFFO (Σαπϕώ o Ψαπϕώ, Sappho)
Manara Valgimigli
Figlia di Scamandronimo e di Cleide. Nacque in Ereso, o a Mitilene, dove certo visse, nell'isola di Lesbo. Quando, con esattezza non si sa: il suo fiorire [...] su tutta la terra" (3 D). Sono versi famosissimi: che non hanno eguale forse, in tutta la poesia, se non la terzina dantesca altrettanto famosa "Come nei plenilunii sereni". Certo una comparazione, di fanciulla più bella tra fanciulle belle. Un'altra ...
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quale
Riccardo Ambrosini
. 1. Le 1144 attestazioni di q. comprendono, secondo le edizioni cui si attiene questa Enciclopedia, 574 ‛ quale ' (385 nel Convivio e 123 nella Vita Nuova, di contro a 6 nelle [...] 'inizio della volta della seconda strofa, in una posizione relativamente analoga a quella che si osserva all'inizio della prima terzina del sonetto di G. Cavalcanti Noi siàn le tristi penne 9 " le quali hanno destrutto sì costui "; 3 ‛ qual ', XLVIII ...
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Giustiniano (Giustiziano; Iustiniano)
Paolo Brezzi
Luigi Vanossi
Imperatore romano d'Oriente, che governò dal 527 al 565. D. dedica a lui l'intero canto VI del Paradiso, riservandogli un posto eccezionale [...] termini un po' paradossali, si potrebbe chiedere, con il Passerin d'Entrèves, se D. era ancora imperialista quando scriveva quelle terzine, che sono all'apparenza tutta un'esaltazione dell'istituto e del suo simbolo vivente e operante, l'aquila. Un ...
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estetica
Rosario Assunto
Diciamo e. di D. tutto l'insieme delle concezioni sul bello e sull'arte enunciate da D. stesso, oppure operanti all'interno della sua produzione e ricostruibili in maniera esplicita [...] opere d'arte figurativa, si veda Pg X 97-99 e 103-104) come dell'ascolto, può essere riferito quello che D. dice nella terzina di Pg IV 7-9, dopo avere ascoltato, nel canto precedente, il racconto di Manfredi: E però, quando s'ode cosa o vede / che ...
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Tenzone con Forese
Eugenio Chiarini
I sei sonetti della T., tre di D. (LXXIII, LXXV, LXXVII) e tre, responsivi, di Forese Donati (LXXIV, LXXVI, LXXVIII), ci sono giunti smembrati in due gruppi di codici [...] al dialogo (o all'urto) nei due primi, a rime alternate (abab abab; cde cde); perentoriamente chiuso nel terzo, non meno nelle terzine che nelle quartine (abba abba; cdc dcd).
Segnaliamo, fra gli studi intesi a sondare l'animus della T. con piglio e ...
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FOLGORE da San Gimignano (Iacobo di Michele)
Liana Cellerino
Uomo d'armi e poeta, figlio di un Michele che risulta già morto nel 1305, nacque a San Gimignano (presso Siena), forse tra il 1265 e il 1275, [...] bugie e poco vero". La collana prevede un'elegante dedica alla brigata nobile e cortese e un sonetto di congedo, la cui terzina finale nomina il poeta e la sua fedeltà: "Folgore vostro da San Giminiano /vi manda, dice e fa quest'ambasciata: /che voi ...
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Stati Baltici
Vello Salo
Marta Rasupe
Juozas Gailius
Baltici Estonia. - L'interesse per gli autori classici europei occidentali e quindi anche per D. fu destato dal gruppo letterario Noor-Eesti (Giovane [...] suscitarono una vastissima eco in tutto il paese. J. Narjauskas però non era un poeta e alle ‛ sue ' terzine, pur molto fedeli e accuratamente elaborate, mancava quell'estro, quell'immaginativa e quella ricchezza di linguaggio, tanto necessari perché ...
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VITELLI, Paolo
Michele Lodone
– Nacque a Città di Castello nel 1461, terzo figlio maschio di Niccolò (v. la voce in questo Dizionario) e di Pantasilea di Giovanni Abocatelli.
Il padre fu coinvolto nei [...] di autori ignoti, come il sonetto Quel fier Vitel che venne, vide e vinse attribuito all’Aquilano, forse in contrasto con la terzina pubblicata a Firenze dopo l’esecuzione di Vitelli: «Paulo son, che venni, vidi e finsi / di dar Pisa a Marzocco ed ...
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Belacqua
Fernando Salsano
Protagonista di un episodio del canto IV del Purgatorio (vv. 106-135); può identificarsi, secondo le ricerche archivistiche del Debenedetti, per Duccio di Bonavia, fiorentino [...] preghiera venga da cuore che viva nella grazia, altrimenti non potrà essere esaudita. Perfino l'andamento sintattico dell'intera terzina (vv. 133-135) contraddice le spoglie della negligenza, e pare voglia cancellare, con la diligenza dei suoi nessi ...
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sedere
Alessandro Niccoli
Quanto alla morfologia, si registrano anche le forme seguenti (cfr. Petrocchi, Introduzione 439): al pres. indic., seggio, seggiono, seggono, seggonsi; al pres. cong. III singol. [...] ).
Ancora valore di " trovarsi " il verbo ha in Rime dubbie IV 11 Aprimi, petra, sì ch'io Para veggia... / ch'ancor viva seggia.
La terzina di If II 24 la quale e 'l quale, a voler dir lo vero, / fu stabilita per lo loco santo / u' siede il successor ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.