quivi (quive)
Ugo Vignuzzi
Avverbio dimostrativo di luogo, di media frequenza nell'opera dantesca: oltre 200 occorrenze, di cui 72 nella Vita Nuova, 4 nelle Rime, 32 nel Convivio (oltre una in integrazione [...] ti parrà soave / ... allor sarai al fin d'esto sentiero: / quivi di riposar l'affanno aspetta; VI 13 e 16 (entrambi a principio di terzina), 81, VII 31 e 34 Luogo è là giù... / Quivi sto io coi pargoli innocenti / ... quivi sto io con quei che le tre ...
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Gelli, Giovambattista
Nicola Bonazzi
Nato a Firenze nel 1498, G. proveniva da una modesta famiglia del contado: il padre, infatti, nativo del borgo di Peretola, era commerciante di vini; lo stesso G. [...] cura di C. Verzone, 1882, sonetto XXIV 9-11) l’accusa è rivolta contro Benedetto Varchi, ma investe poi nella seconda terzina G., reo di avere scritto una commedia (La sporta) troppo somigliante a un intreccio di M.: «E in questa parte ha somigliato ...
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MATTEO di ser Cambio
Valerio Da Gai
MATTEO di ser Cambio. – Nacque a Perugia, figlio di Cambio di Bettolo. Il luogo di origine è dichiarato nella firma apposta da M. su una croce dorata eseguita nel [...] gli statuti dell’associazione, datato allo stesso anno e accompagnato dall’autoritratto di M., che orgogliosamente si firma con la terzina «Io Mateo di Ser Cambio orfo / che qui col sesto in mano me fegurai / quisto libro scrissi dipensi e miniai ...
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FRANCESCO d'Accorso (Franciscus Accursii, Franciscus Accurtii)
Daniela Novarese
Figlio primogenito del celebre giurista e della sua prima moglie, della quale non è noto il nome, nacque a Bologna nel [...] È certo che non dovette godere di grandi simpatie fra i suoi contemporanei, né fra i suoi studenti. Se è infatti nota la terzina con la quale Dante lo ricorda nell'Inferno fra i sodomiti ("Priscian sen va con quella turba grama e Francesco d'Accorso ...
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FIORENTINO, Salomone
Gabriella Milan
Nacque a Monte San Savino (Arezzo) il 4 marzo 1743 da genitori di religione ebraica. Il padre, Leone, romano d'origine, praticava un redditizio commercio di stoffe, [...] verrà stampata a Livorno nel 1806 insieme con alcuni inediti. Del 1805 è la filofrancese Giornata d'Austerlitz in quaranta terzine; l'operetta, di gusto ossianico, fu però pubblicata posturna (Livorno 1840).
Tra le altre opere del F. va ricordata La ...
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mutare
Alessandro Niccoli
Attestato in tutte le opere di D., anche nel Fiore; nelle accezioni che ha in comune con ‛ trasmutare ' e con ‛ cambiare ' si alterna con questi vocaboli, per lo più senza [...] eventi, di cui [D.] era stato testimonio "; il poeta, anzi, si giustificherebbe di questa inadeguatezza espressiva nel resto della terzina, adducendo a propria scusa la stranezza della materia. Da parte sua, il Chimenz esamina il genere dei due verbi ...
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LISIO, Giuseppe
Francesca Brancaleoni
Nacque a Lanciano, presso Chieti, il 27 genn. 1870 da Lorenzo, guardia municipale, e da Cecilia Puglielli. Dopo una prima formazione, di tradizione puristica, si [...] stampatore Bernardino Padovano detto il Maraviglia, corrispondono a un sonetto amoroso e a un capitolo centonato in cui ogni terzina si conclude con un verso di F. Petrarca. Gli Autografi sono due foglietti conservati nella Biblioteca Ambrosiana e ...
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Israel
Angelo Penna
Giovanni Rinaldi
Vocabolo ebraico, spiegato con etimologia popolare nel senso di " combatte con Dio " (Gen. 32, 29; dal punto di vista scientifico la sua etimologia è incerta), [...] culturale di tutti gli altri. Il Jabotinski interruppe il lavoro forse soprattutto perché il metro da lui scelto, la terzina di endecasillabi, con la caratteristica catena di rime, costringeva il traduttore a un'infedeltà che non era tollerabile. L ...
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La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] diventa la prima nella stanza successiva. Di successo circoscritto a pochi rimatori quattrocenteschi ha goduto la cosiddetta terzina lirica (Beltrami 20024: 268), fondata – nel rispetto delle altre regole fondanti della sestina – sulla riduzione a ...
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CHIAVELLI, Lagia
Pasquale Stoppelli
Lixa o Alicia, secondo Wadding; ma nota comunemente, e impropriamente, con il nome di Livia, visse tra la seconda metà del sec. XIV e i primi decenni del XV. Non [...] del secondo Cinquecento. Nel sonetto attribuito alla C. "Veggio..." è addirittura coglibile un riferimento cinquecentesco. A proposito della terzina "Ma se disio di vera gloria accende / l'italico valor, rivolga l'arme / contro colui che 'l ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.