ONOFRIO Antenoreo
Elizabeth Elmi
ONOFRIO Antenoreo (Patavino). – Probabilmente padovano d’origine (stando alla qualifica ‘Patavinus’ o ‘Antenoreus’ che compare in testa alle sue composizioni), fu attivo [...] forme poetico-musicali, 41 barzellette, 9 strambotti, 5 odi, 4 ballate, due sonetti, un villancico-barzelletta, una terzina di capitolo, una strofa di sirventese, una stanza di canzonetta, un frammento di villotta, forme probabilmente derivate dalla ...
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BECCARI, Agostino
Anna Migliori
Nacque a Ferrara poco prima del 1510.
A detta dei biografi, il B. conseguì il dottorato di diritto civile e canonico, fu dedito agli studi filosofici ed eccelse nell'arte [...] del B., ripartito nei classici cinque atti e cadenzato secondo il ritmo dell'endecasillabo sciolto (rispetto all'originaria terzina o all'ottava dei cantari popolari) che l'Ariosto aveva per primo sperimentato con successo nell'ambito della commedia ...
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PASTORE, Ottavio
Maria Luisa Righi
PASTORE, Ottavio. – Nacque a La Spezia il 15 luglio 1887, da Costanzo e Onorina Giolitti. Durante gli studi tecnici si avvicinò al socialismo e nel 1902 si iscrisse [...] socialista.
Alla nascita dell’Unità (12 febbraio 1924), Pastore ne assunse la direzione (condirettore, per la frazione ‘terzina’, Francesco Buffoni) e si trasferì a Milano.
Nello stesso periodo, Gramsci, che da Vienna lavorava alla formazione di ...
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secondo (secondo che)
Riccardo Ambrosini
1. La preposizione ‛ s. ' e la congiunzione ‛ s. che ' ricorrono con media frequenza nell'opera dantesca, la prima alquanto più spesso dell'altra, con più alta [...] vidi un'ampia fossa in arco torta / ... secondo ch'avea detto la mia scorta, che conferma il contenuto dell'ultima terzina del precedente discorso di Virgilio (vv. 46-48). È formalmente un'autocitazione, ove il ricordo funge da auctoritas, il passo ...
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Vespri siciliani
Attilio Bartoli Langeli
siciliani. La rivolta dei V., nella quale prima la popolazione di Palermo, poi tutti i Siciliani sfogarono violentemente contro i Francesi un odio a lungo compresso, [...] tra il Peloro e gli Appennini (Pg XIV 32), si era mantenuto almeno nell'unità della corona angioina.
La terzina dantesca è ricordata dall'Amari (II 223) come riflettente " la tradizione genuina del fatto ", a sostegno della sua interpretazione ...
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TORRICELLI, Francesco Maria
Gabriele Scalessa
TORRICELLI, Francesco Maria. – Nacque a Fossombrone il 31 ottobre 1794 da Giovanni Battista IV e da Apollonia Grossi, discendente dei marchesi Grossi di [...] raccolto in volume le Poesie funebri (per lo più già edite) presso l’editore Gabrielli di Fano (1843).
Se l’uso della terzina per la composizione di alcuni testi – a cominciare da quello per la morte della moglie – era il tributo al poeta della ...
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Prato
Giancarlo Savino
Posta sullo sbocco in pianura della Val di Bisenzio, la città si sviluppò intorno al sec. X per la fusione di un agglomerato, formatosi nel secolo precedente, con il Borgo al [...] 1718 è una Difesa di D.A. di Giuseppe Bianchini, che otto anni prima aveva pubblicato una lezione sulla prima terzina del Paradiso.
Di studi danteschi furono promotori e autori nel sec. XIX Francesco Pacchiani, Giuseppe Silvestri, Cesare Guasti e i ...
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Zenone da Pistoia
Achille Tartaro
Autore della Pietosa fonte, il poemetto in morte del Petrarca pubblicato per la prima volta da Giovanni Lami (v.) nel 1743. Assai scarse le notizie che lo riguardano, [...] 31 3 = If II 17; XI 24 1 = Pd XXI 127; XI 45 1 = Pd I 4 (è quasi un'esplicita citazione, estesa in fine di terzina a Pd I 2: " Che l'un per l'altro penetra e risplende "). Sono i momenti più scoperti di un ricalco grossolano, per quanto puntiglioso e ...
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leggere [leggiavamo, indic. imperf. I plur., in If V 127; cfr. Petrocchi, ad l., e Introduzione 465; Schiaffini, in " Studi d. " XIII (1928) 33 n.]
Antonio Lanci
È un verbo ad alta frequenza, adoperato [...] nel senso proprio, come soggetto e Amore come oggetto, sia che si consideri Amore soggetto e scrittura, in senso figurato, oggetto. La terzina vale dunque: Dio è " principio e fine... di tutta la Scrittura, che mi dice che io abbia carità: imperò che ...
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epiploche
Francesco Tateo
Designa nella retorica antica la ‛ figura ' consistente nel connettere una serie di proposizioni (donde la denominazione latina di conexio) attraverso l'uso ripetuto dell'anadiplosi, [...] l'ampio sviluppo della ‛ catena ', ma non meno liberamente trattata è l'e. in Pg XXI 55-72, dove il legame delle terzine, attraverso le quali Stazio spiega la meravigliosa e immediata relazione che s'istituisce fra la purgazione dell'anima e la sua ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.