Campanella, Tommaso
Renzo Negri
La viva adesione del celebre filosofo (1568-1639) a D. fu eccezionale in quei tempi, e si espresse con giudizi complessivi e particolari e citazioni sparse per quasi [...] aver affrancato la nostra poesia dall'endecasillabo, più adatto alla lirica che all'epica, cui peraltro s'adatta bene la terzina (X 2). Le poesie testimoniano infine in più luoghi, attraverso rimandi espliciti (pp. 30, 70, 231, ecc.) o frequentissime ...
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BALLADA di Saint Robert, Paolo
Enzo Pozzato
Nacque a Verzuolo (Cuneo), dal conte Ignazio e da Luigia Cavallero, il 10 giugno 1815. Entrato nell'Accademia militare di Torino nel 1825, ne uscì luogotenente [...] del prof. Govi sul metodo per determinare la lunghezza del pendolo, ibid., pp. 513-515; Sul vero significato di una terzina di Dante, ibid., pp. 588-600; Sopra un'opera del prof. Cavallero intitolata: sulle macchine motrici, ibid., III(1867-68 ...
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Este, Beatrice d'
Eugenio Chiarini
Figlia del marchese Opizzo II (cfr. If XII 111) e sposa del giudice Nino Visconti (il giudice Nin gentil di Pg VIII 52-84). Rimasta vedova nel 1296 e rientrata, con [...] , della quale ritrae una risposta sfrontatissima, tra le " più libere e allegre di quella letteratura ".
Un riflesso della Terzina 76-78 si coglie nelle " istruzioni alla vedova " di Francesco da Barberino (Del reggimento e costumi di donna VII ...
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Quevedo y Villegas, Francisco Gómez de
Joaquín Arce
Scrittore spagnolo (Madrid 1580 - Villanueva de los Infantes 1645). L'accostamento delle fantasie satirico-morali del Q., i Sueños, all'Inferno dantesco [...] la influencia de Dante " (Fernàndez). Invece, non in base a elementi esterni, ma per la struttura ritmica di qualche terzina e per il parallelismo nell'atteggiamento, si possono più intimamente accostare i versi della Epístola satírica y censoria sul ...
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Argonauti
Giorgio Padoan
. Eroi della mitologia greca. Pelia, re di Giolco, ordinò al nipote Giasone di conquistare il vello d'oro che Frisso (v. ATAMANTE) aveva lasciato nella Colchide, nel Ponto Eussino [...] vide per la prima volta sopra i flutti avanzare l'ombra di una nave) ricorre nell'ultimo canto (vv. 94-96). La terzina dichiara che un attimo solo trascorso dalla visione beatifica è causa di maggiore oblio per la mente umana di D. che non siano ...
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mi (me, m', mee, mel, men)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di I singol. comprendono quelle toniche, me, usata dopo preposizione tranne in un limitato numero di casi in alcuni dei quali [...] autorevoli: si preferisce leggere ma disse (se non " Ma " disse, cfr. Petrocchi, ad l.; né si escluderà l'ipotesi che le due prime terzine del canto siano tutt'una frase, emendando il v. 2: Da poi che Carlo tuo... / m'ebbe chiarito 〈 e > mi narrò ...
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lume
Fernando Salsano
Non costituisce sempre alternativa di ‛ luce '. Con valore assoluto, significa spesso " radiazione luminosa ", com'è evidente nelle due seguenti attestazioni, in cui l'ombra del [...] condiziona, è da ricordare che il valore di " grazia " è già esplicitamente espresso al v. 42: l'intera terzina 40-42 sintetizza infatti, con successione retrograda, il rapporto chiarezza-ardore-visione-grazia, che è descritto analiticamente, e nella ...
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accidia e accidiosi
Andrea Ciotti
Il concetto di a. trova precisa definizione teologica in s. Tommaso d'Aquino : " Acedia... est quaedam tristitia, qua homo redditur tardus ad spirituales actus propter [...] sol s'allegra, / portando dentro accidïoso fummo : or ci attristiam ne la belletta negra" (vv. 121-124). Nella terzina la proposizione d'ordine concettuale s'adegua a una prima definizione, relativamente generale, del peccato (Tristi fummo) con un ...
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LORI, Andrea
Franco Pignatti
Nacque a Firenze, da Bartolomeo, in data imprecisabile da collocarsi intorno al 1520, in considerazione del fatto che Ludovico Domenichi lo definisce "giovane" in una poesia [...] intitolate Scusatione per messer Andrea Lori. Priva di fondamento la notizia che il giorno prima dell'esecuzione il L. avrebbe composto la terzina "S'io sogno, io sogno tre legni in trofeo, / s'io veggo, io veggo cataletto e boia, / s'io odo, odo ...
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SESTINI, Bartolommeo
Gabriele Scalessa
SESTINI, Bartolommeo. – Nacque a Santomato, nei pressi di Pistoia, il 14 ottobre 1792, da Francesco, perito agrimensore, e da Maddalena Biagini.
All’età di cinque [...] 1815; poi Pistoia 1816), mostrava anche l’abilità prosodica di Sestini, in grado di improvvisare in quartine di ottonari, in terzine e in ottave.
Dopo un breve periodo a Pistoia, partecipò alla disperata impresa di Gioacchino Murat e compose un Inno ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.