abbandonare
Freya Anceschi
Gallicismo, assai documentato nella lingua del Due e Trecento; ricorre in tutte le opere di D. e nel Fiore, nelle medesime accezioni dell'uso odierno. Regge molte volte un [...] esempio in Rime C 25 Amor, che sue ragne / ritira in alto pel vento che poggia, / non m'abbandona; e chiosando poi la famosa terzina di If V 103-105 (Amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come vedi, ancor ...
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verso (sost.)
Alessandro Niccoli
Propriamente, è ciascuno dei membri maggiori in cui, in una poesia, si articola un periodo ritmico e che è regolato dalle leggi della metrica. Nell'uso dantesco il valore [...] ; possunt enim esse in stantia tres pedes et duo versus, et tres versus et duo pedes (v. anche CANZONE; endecasillabo; terzina). Invece, per indicare l'unità ritmica che noi chiamiamo v., nel trattato ricorre il vocabolo ‛ carmen '; si veda, ad es ...
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provare [prove, in rima, II singol. pres. indic. e cong., III singol. pres. cong.]
Antonietta Bufano
Il valore più frequente del verbo, talora usato in connessione con ‛ prova ' (v.), è quello di " [...] v. 100), lo affermano proprio quei testi sacri di cui si vuol " dimostrare " l'origine divina (sull'erronea interpunzione della terzina, che diede luogo a erronea interpretazione, cfr. la nota di Casini-Barbi e Petrocchi, ad l.). In III 3 ([Beatrice ...
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Ne li occhi porta la mia donna Amore
Mario Pazzaglia
. - Sonetto della Vita Nuova (XXI 2-4), su schema abba abba; cde edc, presente, oltre che nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime [...] lirico soggettivo e sollevata costantemente alla celebrazione di una storia eterna, di un valore assoluto. La prima terzina, infatti, mentre ripropone in un ritmo di canto spiegato le note tematiche fondamentali della dolcezza e dell'umiltà ...
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misero
Freya Anceschi
Non è facile determinare una precisa distinzione di significato nell'uso di questo aggettivo pregnante, che esprime più un sentimento che non una qualità vera e propria, il cui [...] Georg. III 66): infatti l'ormai proverbiale miseri mortali (Pd XXVIII 2), banalizzato se avulso dal contesto, nella terzina che, all'inizio del nuovo canto, ribadisce l'amara constatazione della debolezza e della miseria umana, analizzate nell'ultima ...
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Graziano
Raoul Manselli
Nato con molta probabilità a Carraria presso Ficulle (Orvieto) o, secondo altri, a Chiusi, fu monaco camaldolese nel monastero dei ss. Felice e Naborre a Bologna, ove insegnò [...] superiori alla Scrittura.
Bibl. -Oltre alle varie ‛ lecturae ' del canto X del Paradiso, ov'è ovviamente discussa la terzina relativa a G., bisognerà su di lui consultare soprattutto P. Torquebiau, in Dictionnaire de droit canonique, IV, Parigi 1949 ...
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Hegel, Georg Wilhelm Friedrich
Valerio Verra
Filosofo tedesco (Stoccarda 1770 - Berlino 1831); si occupò di D. soprattutto nelle Vorlesungen über die Aesthetik, anche se non mancano alcuni accenni in [...] o alla pena degli uomini. La struttura epica del poema dantesco sarebbe poi attestata, secondo H., anche dall'uso della terzina non chiusa entro strofe (come nelle canzoni e nei sonetti), ma concatenata in una successione che vuole esprimere la ...
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Briareo
Giorgio Padoan
. Gigante mitologico. Secondo Esiodo (Teogonia 147 ss., 617-734) fu figlio di Urano e della Terra, e uno dei tre Centimani (B., Cotto e Gia), giganti con cento braccia e cinquanta [...] l'ipotesi che la descrizione della morte di B. sia in un medesimo bassorilievo con la strage dei Giganti citata nella terzina successiva, come vogliono anche ragioni di simmetria (ai sei esempi tratti dal testo biblico si alternano sei esempi tratti ...
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superbia e superbi
Fiorenzo Forti
La s., nella dichiarazione dell'ordinamento del Purgatorio, è presentata da Virgilio, insieme con l'invidia e con l'ira, come uno dei tre modi per cui l'amore di elezione [...] la struttura metrica dell'acrostico, pensarono a tredici quadri, isolando l'esempio finale e sdoppiando, secondo il vedea iniziale, la terzina di Briareo da quella dei giganti. Il Proto osservò poi che anche Niobe e Aracne son punite dalla divinità e ...
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Machiavelli, Niccolò
Antonio Enzo Quaglio
Nella Firenze laurenziana nella quale si svolse la sua educazione letteraria, probabilmente il M. lesse, giovinetto, la Commedia nell'edizione commentata dal [...] tanto da allontanarsi di proposito dalla lettera delle terzine, e provvisto in cambio di risorse fantastiche che Margutte. Dalla spinta inventiva nel trattato politico al sistematico trapianto nelle terzine dell'Asino (o Asino d'oro c. del 1517) si ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.