sempre (sempre mai)
Ugo Vignuzzi
Avverbio di tempo, di frequenza media nell'opera dantesca: 2 casi nella Vita Nuova, 21 nelle Rime, 78 nel Convivio (di cui uno in integrazione, in IV XX 7), e 77 nella [...] ancora Rime CVI 42 e 110, Cv IV XXVII 5 (‛ che ' è dipendente da ‛ prima '), If XIII 145, XVI 124 (a principio di periodo e di terzina), XXXII 72, Pg V 16, XX 108 (quasi " da allora in poi "; cfr. anche Vn XVII 1), XXIV 154, Pd VI 105, XXII 3, XXIII ...
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UGURGIERI, Cecco
Irene Iocca
– Nacque a Siena, probabilmente nei primi decenni del XIV secolo da Meo Mellone degli Ugurgieri. Noto anche con il nome di Francesco degli Ugurgieri (come informano Crescimbeni, [...] , autore delle Chiose sopra la Commedia).
Nessuno dei codici del Compendio giunti fino a noi associa al testo in terzine il nome di Cecco Ugurgieri. A oggi, tenendo conto delle ultime segnalazioni di Lorenzi Biondi (che aggiunge quattro manoscritti ...
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moneta
Bruno Bernabei
Federigo Melis
Ricorre spesso, sia col significato proprio di " metallo coniato dallo stato ", " denaro ", " ricchezza ", sia con quello figurato. Per il primo caso si vedano [...] intenso valore espressivo, suggerendo " l'idea di un dono prezioso da custodire gelosamente " (Sapegno), e si completa nella terzina seguente, con gli aggettivi lucida e tonda. La fede autentica, limpida e definita nella coscienza di colui che crede ...
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multiplicare
Alessandro Niccoli
Verbo esclusivo del Convivio e del Paradiso, con una sola eccezione nella Vita Nuova e una nel Fiore.
Come transitivo, per indicare l'operazione matematica della moltiplicazione, [...] per le stelle spiega, / girando sé sovra sua unitale. Non interessa qui esaminare i problemi offerti all'esegesi da questa terzina (per cui si veda B. Nardi, Saggi di filosofia dantesca, Firenze 1967², 32 ss.): si osservi invece come multiplicata ...
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Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] fatto fondamentale che V. fu poeta e cantore di Enea. Sul volume (v. 84) di lui, amato e studiato, fanno perno le tre terzine che D. dedica con accento riverente al maestro e autore (con necessario rimando a Cv IV VI 4 e 5), fonte copiosa del parlar ...
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sì (sie)
Riccardo Ambrosini
1. L'avverbio sì - 136 volte nella Vita Nuova, 123 nelle Rime, 540 nel Convivio e 798 nella Commedia; in rima di Pg XXIII 8 l'epitetico sìe - raramente ha funzione affermativa, [...] e la virtù di tutti... corre a lo spirito sensibile), e in 23 luoghi della Commedia, per lo più in fine di periodo e di terzina (If V 87 uscir... / a noi venendo... / sì forte fu l'affettüoso grido; VII 90, XIX 122, XXII 38 I' sapea... 'l nome, / sì ...
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Arti figurative
Fortunato Bellonzi
È verosimile che la partecipazione di D. al mondo culturale del suo tempo si estendesse alla vita artistica, considerato il rapporto di stretta dipendenza degli artisti [...] ), dove D. coglierebbe a fondo il senso di blocco del telamone romanico (Carli; ma il riferimento, stando attenti alla terzina, potrebbe andare a qualunque cariatide, e anche a una di quelle figurette rannicchiate che si conoscono, perfino in periodo ...
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gettare (gittare; indic. pres. II singol., in rima, gette)
Antonio Lanci
Verbo ad alta frequenza, che ricorre, per lo più nella forma ‛ gittare ', largamente attestata nell'uso trecentesco, in tutte [...] orme, è tanto volta, / che quel dinanzi a quel di retro gitta: vera ‛ crux interpretum ', non per il senso dell'intera terzina, che è chiaro (cioè: " mentre i primi seguaci di s. Francesco seguitarono per la via percorsa dal santo, ora i francescani ...
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Amico di Dante
Marcello Aurigemma
Nome attribuito per convenzione ormai diffusa all'autore non identificato in modo preciso (anche se il Barbi e il Di Benedetto hanno indicato, raccogliendo scarsi consensi, [...] dal Contini nella frequenza singolarmente sviluppata dell'enjambement e del legame sintattico da quartina a quartina, da quartina a terzina, da parte a parte delle stanze delle canzoni, si riferisce a una prassi stilistica realmente presente anche in ...
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Lasso ! per forza di molti sospiri
Mario Pazzaglia
Sonetto della Vita Nuova (XXXIX 8-10), sullo schema, comune a quasi tutti quelli in morte di Beatrice, abba abba; cde dce; presente, oltre che nella [...] e assoluta. La sirma, dopo una ripresa del motivo della fronte, con passaggio, però, dagli occhi al core (prima terzina), libera finalmente l'immagine conclusiva, il vero acquisto gnoseologico del sonetto: però ch'elli [i pensieri] hanno in lor li ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.