Romano, Cunizza da
Fernando Coletti
Sorella del più famoso dei da R., Ezzelino III (v.), e di Alberico, signore di Treviso.
È ricordata nel cielo di Venere (Pd IX 13-66; cfr. v. 33) fra le anime di [...] , verde e limpido il Sile, giallo e torbido il Cagnano, e nella vivezza dell'immagine di Rizzardo, colto nel suo andare spavaldo, la terzina è sembrata ad alcuni dare un senso di cose vedute e riproporre così l'ipotesi di una dimora o visita di D. a ...
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Donati, Piccarda
Mario Fubini
Figlia di Simone Donati, sorella di Corso e di Forese. Suora nel convento francescano di Monticelli presso Firenze, fu per volere del fratello Corso rapita dal chiostro [...] la propria domanda e nella risposta della beata l'esaltazione della santa fondatrice del suo ordine. Non dunque più che una terzina, un accenno che non poteva essere evitato ma che pur non turba la serenità paradisiaca: Uomini poi, a mal più ch ...
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MONALDESCHI, Monaldo
Mario Marrocchi
– Nacque in data imprecisata della seconda metà del XII secolo da Pietro di Cittadino. L’attività del M. è documentata tra il 1199 e il 1230.
Se il M. è senz’altro [...] del XIII e l’inizio del XIV secolo, che necessiterebbe di una più articolata lettura. Il riferimento è alla famosa terzina della Commedia: «Vieni a veder Montecchi e Cappelletti / Monaldi e Filippeschi, uom senza cura: color già tristi, e costor con ...
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Buondelmonti, Buondelmonte
Simonetta Saffiotti Bernardi
, Nobile cavaliere della famiglia fiorentina dei B., è considerato l'involontaria causa iniziale della lotta delle fazioni in Firenze e delle [...] , fuisset suffocatus in flumine Ema ", mentre il Buti, non scindendo i due personaggi, come infatti richiederebbe la logica della terzina, risolve: " Benché lo casato di Buondelmonte fusse già dinanzi in Firenze, molti vi erano rimasti come cattani e ...
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Esopo (Isopo)
Clara Kraus
Il nome del celebre favolista greco, che si ritiene vissuto all'inizio del sec. VI a. C. e della cui opera autentica nulla è rimasto, ricorre due volte nell'opera dantesca, [...] (If XXII 133 ss.). Il parallelo appare a D. perfetto nelle premesse e nell'esito finale e la favola è brevemente accennata in una terzina: If XXIII 4 ss. Vòlt'era in su la favola d'Isopo / lo mio pensier per la presente rissa, / dov'el parlò de la ...
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Beccari, Antonio (Antonio da Ferrara)
Laura Bellucci
, Rimatore (1315-1370 c.). Mutevole per indole e aperto a tutte le suggestioni provenienti dal mondo circostante, non si sottrasse all'influsso della [...] della Commedia, visibile anche nella sua capacità di assimilare certe metafore e anafore, nel suo modo di adoperare la terzina, nella bravura con cui sa vincere le imposizioni della rima.
La sua imitazione dantesca d'altronde non può considerarsi ...
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Illuminato da Rieti
Lorenzo Di Fonzo
Uno degli antichi discepoli di s. Francesco, collocato da D. (insieme con Agostino di Assisi, v.) accanto a s. Bonaventura nel cielo del Sole, primo tra gli spiriti [...] di frate Elia e poi vescovo di Assisi (nato c. 1200; morto nel 1282).
Per l'intelligenza e a precisazione della citata terzina dantesca, Illuminato e Augustin son quici (Pd XII 130), si noti che, pur non essendo essi tra i veri primi scalzi poverelli ...
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sette salmi penitenziali
Marcello Aurigemma
Volgarizzamento dei salmi penitenziali, tramandato in vari manoscritti (per es. il Barberiniano lat. 4000 e l'Urbinate lat. 687 della bibl. Vaticana) e attribuito [...] la prolissità, anch'essa sviluppata evidentemente dal fatto che da ogni versetto l'autore ritiene di dover ricavare una terzina (o addirittura più terzine): ad es. il Salmo primo " Domine, ne in furore tuo arguas me: neque in ira tua corripias me ...
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o
Alla vocale ‛ o ' D. accenna soltanto in Cv IV VI 4: allorché spiega il verbo molto lasciato da l'uso in gramatica [" latino "], che significa tanto quanto ‛ legare parole ', cioè ‛ auieo ', e che [...] quod ulterius quaeratur, cum sit Alfa et O, idest principium et finis (Ep XIII 90). Per l'esegesi di tutta la terzina, v. LEGGERE.
Alla rapidità con la quale si può tracciare un segno circolare - e, rispettivamente, lineare - si riferisce il verso di ...
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ponente
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
Una voce che compare soltanto nella Commedia, due volte: ed entrambe le volte presentando qualcosa da chiarire.
Così in If XIX 83 dopo lui verrà di più laida opra [...] la visione di Marte - viene non da p. ma da levante (per l'orizzonte del Purgatorio). Insomma c'è nella terzina una caratteristica mescolanza o fusione o compenetrazione di dati, che la rende più letteraria che scientifica: D. all'alba vede sul ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.